Posted: Agosto 27th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, au-delà, bio, donnewomenfemmes, epistemes & società, post-filosofia, psichè, Révolution | 20 Comments »
di Judith Butler
[Esce in questi giorni la nuova traduzione italiana di The Psychic Life of Power : Theories in Subjection di Judith Butler (La vita psichica del potere. Teorie del soggetto, a cura di Federico Zappino, Mimesis 2013). Ne presentiamo un estratto. «Ognuno di noi – si legge nel risvolto di copertina dell’edizione italiana – contribuisce attivamente a creare i meccanismi di quel potere che poi subisce. […] Butler ricostruisce scrupolosamente il modo in cui ogni soggetto è sempre compromesso con il potere che lo assoggetta. Questo circolo virtuoso di collaborazione, spesso inconsapevole, si crea nella contiguità e nella mutua reciprocità tra universo psichico individuale e universo della cultura condivisa. Universi che creano una dimensione comune, senza soluzione di continuità. Lungi dall’esprimere giudizi morali su questo meccanismo – autentico tratto distintivo del nostro tempo –, tra le pieghe dell’analisi di Butler l’unica forma di emancipazione possibile si può ravvisare nel momento in cui la connessione tra mondo interno psichico e mondo esterno sociale viene individuata, esplicitata e messa a tema in modo critico dal soggetto che la produce»].
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Posted: Agosto 25th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: comunismo, epistemes & società, Marx oltre Marx, post-filosofia, postoperaismo, Révolution | 9 Comments »
Gilles Deleuze in conversation with Antonio Negri
Negri: The problem of politics seems to have always been present in your intellectual life. Your involvement in various movements (prisoners, homosexuals, Italian autonomists, Palestinians), on the one hand, and the constant problematizing of institutions, on the other, follow on from one another and interact with one another in your work, from the book on Hume through to the one on Foucault. What are the roots of this sustained concern with the question of politics, and how has it remained so persistent within your developing work? Why is the relation between movement and institution always problematic?
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Posted: Agosto 24th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comune, digital conflict, epistemes & società, hacking, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Nuvole cinguettanti che offuscano i padroni della Rete
di Pizio Daniele
La rivoluzione o la rivolta non si fanno con Twitter, come è stato sostenuto con le primavere arabe. Il social network ha però il potere di veicolare punti di vista ostili al potere. Un volume sul suo uso politico.
Il sapere, è noto, non è fatto per comprendere ma per prendere posizione. Un’affermazione che sembra tanto più vera quando ci si ritrova tra le mani Blitzkrieg Tweet. Come farsi esplodere in rete, l’ultimo libro di Francesco De Collibus (Agenzia X, pp. 136, euro 12): dalla sua lettura, statene certi, trarrete spunti preziosi per decidere come schierare le vostre truppe sul campo di battaglia dell’informazione.
Una premessa è doverosa. L’autore (filosofo, informatico e animatore di spinoza.it) non ha dato alle stampe l’ennesimo manuale di guerriglia marketing. O almeno, non sembra essere stato mosso da quest’unico intento. Certo, il libro è denso di suggerimenti su come concepire le vostre bombe mediatiche, influenzare l’opinione pubblica e «incendiare» il terreno della comunicazione (possibilmente senza farvi terra bruciata intorno). Ma allo stesso tempo, sotto la superficie delle 130 gustose pagine pubblicate da Agenzia X scorre come un fiume carsico una stimolante riflessione sulla rete, le ambivalenze dei fenomeni sociali che l’attraversano e i pericoli che ne stanno mettendo a repentaglio la libertà.
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Posted: Agosto 24th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, crisi sistemica, epistemes & società, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Chomsky
Mappa verso un mondo giusto La democrazia rianimata dalla gente
(Fonte: znetitaly.altervista.org)
di Noam Chomsky ”’ 17 giugno 2013
DW Global Media Forum ”’ Bonn: ‘Il futuro della crescita ”’ Valori economici e media’
Vorrei commentare argomenti che penso dovrebbero essere regolarmente sulle prime pagine, ma non lo sono e in molti casi cruciali sono scarsamente citati del tutto o sono presentati in modi che mi sembrano ingannevoli perche’ sono inquadrati, quasi per un riflesso automatico, in termini di dottrine dei potenti.
In questi commenti mi concentrero’ principalmente sugli Stati Uniti per molti motivi: Uno, si tratta del paese piu’ importante in termini del suo potere e della sua influenza. In secondo luogo e’ il paese piu’ avanzato non nel suo carattere intrinseco, bensi che nel senso che a motivo della sua potenza, altre societa’ tendono a muoversi nella sua stessa direzione. Il terzo motivo e’ semplicemente che e’ il paese che conosco meglio. Ma penso che quello che dico sia generalizzabile in misura molto piu’ ampia; almeno per quanto ne so, ovviamente ci sono delle variazioni. Percio’ mi interessero’ alle tendenze della societa’ statunitense e su cosa fanno presagire per il mondo, considerata la potenza statunitens.
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Posted: Luglio 31st, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, crisi sistemica, critica dell'economia politica, Révolution | 7 Comments »
di Ernesto Screpanti
La globalizzazione sta realizzando una nuova forma di imperialismo nella quale il grande capitale multinazionale, attraverso il mercato, priva di sovranità e di autonomia politica le organizzazioni locali, i sindacati, i partiti e le istituzioni deliberative. La grande crisi del 2007-13 ha fatto esplodere le contraddizioni tra stato e capitale. Nello stesso tempo sta accelerando il processo di affermazione dell’imperialismo globale. Si configura come una crisi di transizione fra il sistema delle relazioni e dei pagamenti internazionali tardo-novecentesco e un nuovo sistema basato sul multilateralismo e un Super-Sovereign Currency Standard.
I really like this book. It’s well researched, well-argued, debunks a lot of popular positions and arguments that don’t hold water but mislead a lot of people, it offers a reasonable interpretation of some very difficult issues and makes a case for plausible understanding of what has been happening the last 20 or 30 years. All in all, a tremendous accomplishment.
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Posted: Luglio 15th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, comunismo, Marx oltre Marx, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su 10 reasons communism will win
by libcom.org
The top ten reasons to be optimistic, politically, no matter how bad the situation seems at present.
As those of you who know me will know, I am a very pessimistic person, politically speaking. For the time being I think that we, meaning both the working class and those of us who are the minority of the class who want to create a free, communist society, are pretty much fucked.
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Posted: Luglio 5th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Robert Castel
La fragile società del non lavoro
di Benedetto Vecchi
Dall’ordine psichiatrico alla questione sociale
Docente e ricercatore all’«École des hautes études en sciences sociales», Robert Castel non ha mai nascosto il suo interesse per gli aspetti più problematici del «vivere in società». Dopo una breve collaborazione con Pierre Bourdieu, ha concentrato la sua attenzione alla psichiatria, alla fabbrica e alle istituzione del welfare state. La sua griglia teorica trova poche eco nelle scienze sociali francesi. Anzi si può tranquillamente dire che è stato più studiato fuori dai confini nazionali che in Francia (i suoi scritti sono stati molto discussi in Germania e in Americalatina). In Italia sono stati tradotti: «Lo psicanalismo» (Einaudi), «L’ordine psichiatrico. L’epoca d’oro dell’alienismo» (Feltrinelli), «L’insicurezza sociale. Che significa essere protetti?» (Einaudi), «Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato» (Sellino), «La discriminazione negativa» (Quodlibet) e questo libro-intervista «Proprietà privata, proprietà sociale e proprietà di sé» può essere considerato il testamento dello studioso recentemente scomparso. Ha inoltre il pregio di presentare una lucida analisi della crisi sociale provocata dal neoliberismo e di proporre il reddito di cittadinanza come proposta per salvaguardare lo spirito del welfare state.
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Posted: Luglio 4th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, comune, comunismo, crisi sistemica, epistemes & società, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Startup, classe creativa e capitalismo delle “relazioni”
Note per una discussione
a cura di KAINOS
Le riflessioni che seguono sono relative alla lettura di due libri sulle nuove “forme del lavoro” e sul “capitalismo digitale”. Il primo di questi libri, il più importante, serio e stimolante, è quello di Carlo Formenti, intitolato Felici e sfruttati. Il capitalismo digitale e l’eclissi del lavoro1. Il secondo, molto meno stimolante, ma a suo modo utile come “oggetto” teorico su cui riflettere, è il libro a più (troppe) mani, curato da Gianni Vattimo, Pasquale Davide de Palma e Giuseppe Iannantuono, dal titolo Il lavoro perduto e ritrovato2.
La discussione di tali libri mi ha dato l’opportunità di rileggere l’importante saggio di Jean-Luc Nancy, La création du monde ou la mondialisation3, pubblicato in Francia nel 2002. Tale rilettura mi ha portato a porre in questione l’ideologia della creatività che è il presupposto (in parte non ancora indagato) sia delle teorie neo-liberiste relative alla “classe creativa” (Florida4) sia delle teorie che (apparentemente) si oppongono alle attuali forme del capitalismo tecno-globalizzato.
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Posted: Luglio 2nd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, crisi sistemica, Global, Révolution, vita quotidiana | 68 Comments »
DISORDINI IN PARADISO
di Slavoj Zizek
Nei suoi primi scritti, Marx descrive la situazione in Germania come una di quelle situazioni in cui l’unica risposta a problemi specifici sarebbe una soluzione universale: la rivoluzione globale. E’ l’espressione condensata della differenza tra un periodo riformista e un periodo rivoluzionario: in un periodo riformista, la rivoluzione globale resta come un sogno che, se serve a qualcosa, è solo per dare peso a tentativi di cambiare qualcosa a livello locale; in un periodo rivoluzionario, si vede chiaramente che niente migliorerà senza un cambiamento globale radicale. In questo senso puramente formale, il 1990 è stato un anno rivoluzionario: le molte riforme parziali negli stati comunisti non avrebbero mai risolto i problemi; ed è stato necessario un crollo totale, per risolvere tutti i problemi della vita di tutti i giorni. Per esempio, il problema di dare cibo sufficiente alle persone.
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Posted: Giugno 30th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, bio, epistemes & società, psichè, Révolution, vita quotidiana | 51 Comments »
di Michel Foucault
(cfr. l’introduzione di Gianvito Brindisi)
Ho cercato di mostrare l’ascesa di un sistema coercitivo eterogeneo, nella sua natura e nel suo funzionamento, rispetto al sistema penale del XVIII secolo, e che si vede all’opera nelle società di moralizzazione e nel gioco delle lettres de cachet1. Questo sistema coercitivo2, che si è spostato a poco a poco nei suoi punti di applicazione e nei suoi strumenti, e che alla fine del XVIII secolo è stato preso in carico dall’apparato di stato, […] si è innestato nel sistema penale così da trasformarlo, per la prima volta, in un sistema penitenziario. Insomma, abbiamo a che fare con un qualcosa che definisco società punitiva, vale a dire con una società nella quale l’apparato di stato giudiziario viene sempre più ad assumere funzioni correttive e penitenziarie […].
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