#OWS: la ballerina e il toro: breve storia di un’epifania

Posted: Gennaio 5th, 2012 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, riots | 1 Comment »

Tutto parte da questa immagine diffusa il 18 luglio 2011 dal magazine radicale Adbusters: il toro, il simbolo di wall street, la ballerina simbolo del virtuosismo, della grazia, di chi vive nella più violenta crisi del capitalismo dal 1929, e resta in equilibrio, domandola senza redini, con la pressione di un solo piede che calza, appunto, una ballerina. La bestia oscilla, scalcia. La ballerina, imperturbabile, resta sul dorso. Un incanto perfetto, mentre la bestia sembra cedere sotto la gentile, ma inflessibile, pressione del piede calzato. Dietro i lacrimogeni, emergono le maschere antigas degli attivisti.

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Tragedies of Globalization: The Truth Behind Electronics Sweatshops

Posted: Gennaio 3rd, 2012 | Author: | Filed under: Impero di Mezzo | 7 Comments »

Preface

On May 20, 2011 an explosion in the Foxconn Chengdu factory resulted in three deaths and sixteen injuries. During the past ten years of investigations conducted by China Labor Watch, similar tragedies have been periodically recorded in many of China’s factories. While hazardous working conditions are a concern across all of China’s labor-intensive industries, in fact, the problems facing China’s labor force are more numerous and systemic.

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Ti auguro tempo per vivere

Posted: Gennaio 1st, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, Earth | Commenti disabilitati su Ti auguro tempo per vivere

Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

http://www.youtube.com/watch?v=PkkYnBleJOA&feature=share


Bansky

Posted: Dicembre 31st, 2011 | Author: | Filed under: arts | Commenti disabilitati su Bansky


Dopo

Posted: Dicembre 31st, 2011 | Author: | Filed under: arts, au-delà | Commenti disabilitati su Dopo

Io rinascerò senza cuore,
sempre nello stesso universo,
portando sempre la stessa testa,
le stesse mani,
forse di colore diverso,
ma tutto ciò non mi consolerà affatto.

Sarò crudele e solitario
e mi nutrirò di serpi
e di insetti crudi.

Non parlerò con nessuno,
se non con parole d’insetto
o di nude serpi,
con parole che, mio malgrado, vivranno, rideranno.

Réne Daumal


Céline

Posted: Dicembre 30th, 2011 | Author: | Filed under: arts | Commenti disabilitati su Céline

Céline rivisitato in tempo di crisi

A cinquant’anni dalla morte dell’autore di «Viaggio al termine della notte», può essere utile rileggere un testo poco noto del medico romanziere: per abbattere i tassi di disoccupazione, si abbatteranno i disoccupati?
Per abbattere i tassi di disoccupazione, abbatteranno i disoccupati? Se lo chiedeva Louis-Ferdinand Céline nell’inverno del 1933, a pochi mesi dall’avventurosa pubblicazione del suo Viaggio al termine della notte. Un libro edito in sincrono, nel ’32, con un’altra grande disamina della lunga deriva di vita e lavoro nel secolo che tardiamo a lasciarci alle spalle, quell’Operaio di Ernst Jünger che, nel suo piano elementare, può (anche) essere letto come l’altra faccia della falsa moneta della tecnica messa alla berlina nel Viaggio. Con una differenza, tra le tante che qui si omettono: se in Der Arbeiter è – come da sottotitolo – di Herrschaft e Gestalt, dominio e forma e, di conseguenza, di mobilitazione totale che si fa questione, nel Voyage il tragitto è inverso, tanto che non è più al piano agonistico e drammatico, ma alla caleidoscopica e dirompente potenza dell’infamia e dell’informe in una prefigurata era di mobilisation infinie che si guarda.

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“Lo storicismo è finito”

Posted: Dicembre 29th, 2011 | Author: | Filed under: epistemes & società, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su “Lo storicismo è finito”

Intervista con Slavoj Zizek

Un personaggio scomodo, di quelli che fanno sempre parlare di sé…Slavoj Zizek, intellettuale di Lubjana che quando apre la bocca riesce sempre a scatenare un polverone; come quando nega il concetto di tolleranza, o quando esalta, come unica tradizione europea, quella dell’ateismo, o, ancora, quando decostruisce il concetto di “diritti umani”.

Studioso fondatore della scuola Lacaniana slovena, di lui è stato detto che se Socrate fosse stato in cura da Lacan il risultato sarebbe stato Zizek.
Di seguito presento questa intervista, pubblicata originariamente sul Manifesto, uscita in concomitanza con l’ultima sua fatica: “In difesa delle cause perse”.

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Reddito di Cittadinanza e Lavoro

Posted: Dicembre 27th, 2011 | Author: | Filed under: crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Reddito di Cittadinanza e Lavoro

Il reddito promesso, il reddito frainteso. Brevi note sulla proposta di legge S1481 a firma Ichino + altri

di Luca Santini

Riflessioni sulla proposta Ichino della riforma del mercato del lavoro e la questione del reddito garantito.

La strada imboccata con decisione dall’Esecutivo Monti verso la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali non mancherà a breve di tradursi in proposte e articolati di legge concretamente valutabili. Ad oggi possiamo confrontarci con semplici dichiarazioni alla stampa, allusioni in trasmissioni televisive, generici programmi di riforma. La concentrazione del dibattito sul “superamento” della tutela reale prevista dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, nonché la forte esposizione mediatica recentemente rafforzata del Senatore PD Pietro Ichino, lascerebbero però pensare che la vera bozza legislativa allo studio del Governo sia modellata sulla proposta di legge n. 1481 depositata in Senato (a firma Ichino + altri), intitolata “disposizioni per il superamento del dualismo del mercato del lavoro, la promozione del lavoro stabile in strutture produttive flessibili e la garanzia di pari opportunità nel lavoro per le nuove generazioni”.

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Recurring Dreams

Posted: Dicembre 26th, 2011 | Author: | Filed under: crisi sistemica | Commenti disabilitati su Recurring Dreams

Written by Federico Campagna, 09.10.2011

Prologue

Looking around ourselves today, we realize that we have already seen all this. It wasn’t quite the same in terms of style; skirts were longer, kids were wearing shorts, cars were slower and fewer, and everything was in black and white. Yet, we have seen all this before. We have encountered it in history books, or in the tales of our grandparents. We have met it in the novels of Faulkner and Musil, or in the pig-faced paintings of Grosz. We forgot about it long ago, since we started to repeat to ourselves that its atrocious offspring would never come back to life. Never again. And yet, he is coming back now. Once again, we are living in the nervous times, pregnant with the monster.

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Hardt & Negri: auguri per il 2012

Posted: Dicembre 26th, 2011 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Hardt & Negri: auguri per il 2012

Alcune delle lotte sociali più incoraggianti del 2011 hanno posto la democrazia in cima alla lista.

di Michael Hardt e Antonio Negri

Sebbene siano il prodotto di condizioni molto diverse, questi movimenti – dalle insurrezioni della Primavera Araba alle lotte sindacali nel Wisconsin, dalle proteste studentesche in Cile a quelle negli USA e in Europa, dai disordini del Regno Unito alle occupazioni degli indignados spagnoli e dei greci di Piazza Syntagma – condividono un’istanza negativa: Basta con le strutture del neoliberismo! Non si tratta solo di una protesta di tipo economico, ma è di già una protesta politica, diretta contro la falsificazione della rappresentanza. Né Mubarak, né Ben Ali, e nemmeno i banchieri di Wall Street, non i media di élite, e neanche presidenti, governatori, membri del parlamento o altri funzionari elettivi – nessuno di essi ci rappresenta. La forza straordinaria del rifiuto è molto importante, ovviamente, ma il calore di dimostrazioni e scontri non dovrebbe farci perdere di vista un elemento che va al di là di protesta e resistenza. Questi movimenti condividono anche l’aspirazione a un nuovo genere di democrazia, un’aspirazione a volte esitante e incerta, a volte dichiarata e potente. Gli sviluppi di questa aspirazione costituiscono la traccia che siamo più ansiosi di seguire nel corso del 2012.

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