à propos Félix Guattari

Posted: Settembre 24th, 2012 | Author: | Filed under: au-delà, post-filosofia, Révolution | 8 Comments »

transversal 2012
à propos Félix Guattari
Politics | Poetics | Therapy

12 + 13 October 2012
Academy of Fine Arts
Vienna, Schillerplatz 3, Room M31

Participation: free of charge!
No reservation necessary

For Info and materials in German: http://www.kaosmose.tk

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Schedule

Friday 12th Oct. 2012

14.00 Reception: Ruth Sonderegger and Wolfgang Neurath

Lectures

14.30 Elisabeth von Samsonow: “François Tosquelles, Félix Guattari and the politics of madness” (Lecture will be held in German)

15.30 Wolfgang Pircher: “Guattari against the state. War Machine and Apparatus of Capture as Mediums” (Lecture will be held in German)

Can an informational materialism be helpful to accentuate the functioning and the transition of war machine and apparatus of appropriation? How can such a materialism be compatible with a historical materialism and a universal history as developed by Deleuze and Guattari? In this regard, what kind of differences can found between the nomadic and the settled?

16.30 Break

17.00 Anne Querrien and Anne Sauvagnargues: “Machines that break down” (Lecture will be held in English)

Transversality, typewriter and political activism; the difference between machine and structure; semiotics, especially capitalist semiotics; machinic heterogenesis; the aesthetic paradigm; chaosmosis.

18.00 Franco “Bifo” Berardi: “Chaosmic Spasm and the Re-thinking of Desire” (Lecture will be held in English)

In “Chaosmosis”, Félix Guattari uses the concept of “chaosmic spasm”. By “spasm”, he understands an intensification of the rhythm of the desiring organism that leads to panic and is a prelude to depressive blackout. The spasm is a form of vibration, the searching for a new rhythm. But if this search does not lead to a successful end, the organism can enter into a phase of paralysis. Chaosmosis is a mode of alleviating the spasm. By reflecting on the concept of chaosmic spasm, one can rethink desire as a problematic concept.

19.00 Water and wine, bread and beer

Saturday 13th Oct. 2012
Workshops in terms of creative milieus for a non-academic exchange on philosophy

10.00 “Subject-Groups”
Coordination: Vivianne Costabile, Klaus Neundlinger, Sandra Lehmann

13.00 “Lines of Flight”
Coordination: Harald Katzmair, Wolfgang Neurath

15.00 “Machines”
Coordination: Sandro Barberi, Birgit Mennel, Helmut Neundlinger, Tom Waibel
Light, sound and theory machines with Stephan Gregory, Michael Kargl, Gerald Raunig, Tim Stüttgen etc.

Supported by: Academy of Fine Arts, Vienna, Wolfgang Neurath and FAS.Research

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transversal mailing list | info: trasversal


David Graber

Posted: Settembre 22nd, 2012 | Author: | Filed under: au-delà, BCE, crisi sistemica, epistemes & società, Révolution | Commenti disabilitati su David Graber

La democrazia viene da Occupy
intervista di François Peverali

Le politiche dell’austerità servono a consolidare il potere costituito senza tuttavia risolvere la crisi del capitalismo. Un’intervista con l’antropologo statunitense autore di un saggio sul «Debito»
L’antropologo David Graeber ricorda con piacere il suo viaggio in Germania, per presentare l’edizione tedesca del suo libro sul Debito (tradotto in Italia dal Saggiatore con il titolo Debito. I primi 5000 anni, pp. 581, euro 23. Il volume è stato analizzato nel numero del settimale «Alias» allegato al «manifesto» del 31 marzo 2012): un’analisi critica del nesso di sudditanza tra debitori e creditori attraverso 5.000 anni di storia, e dei punti di rottura della sottomissione quando i debiti diventano insostenibili. In Germania, il libro ha trovato recensioni entusiaste perfino in un giornale conservatore come la Frankfurter Allgemeine Zeitung, e resta ai primi posti nelle classiche dele vendite come i bestseller. Forse proprio perché la Germania è il paese che più ha ideologizzato, in chiave rigorista, la sacralità dei vincoli del debito, c’è tanto interesse per chi mette in dubbio questa costruzione.

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SCAFFALI

L’anarchia di un antropologo

David Graeber è un docente di antropologia al Goldsmith College di Londa, che lo ha accolto dopo che la prestigiosa Yale non gli ha rinnovato il contratto nel 2005. Un mancato rinnovo che, il diretto interessato, ha imputato per le sue dichiarazioni sulla militanza anarchica e per la critica al capitalismo statunitense da lui svolta all’interno del suo settore disciplinare, l’antropologia. Autore di «Direct Action and Radical Social Theory», ha partecipato alle iniziative del movimento no-global. Recentemente è stato indicato come uno dei teorici più influenti nell’esperienza Occupy Wall Street. In Italia sono stati pubblicati, oltre a «Debito. I primi 500 anni» (Il saggiatore), «La rivoluzione che viene. Come ripartire dopo la fine del capitalismo» (Manni editore), «Critica della democrazia occidentale. Nuovi movimenti, crisi dello stato, democrazia diretta» (Eleuthera) e «Frammenti di antropologia anarchica» (Eleuthera). Il suo anarchismo non gli ha impedito di vedere nell’opera di Karl Marx uno degli strumenti più importanti per individuare «vie di fuga» dal capitalismo.


Quale democrazia?

Posted: Settembre 21st, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, Révolution | Commenti disabilitati su Quale democrazia?

di Etienne Balibar

Jürgen Habermas ha parlato alto e chiaro sulla situazione europea e le decisioni che essa esige nell’articolo scritto assieme all’economista Peter Bofinger – membro del Consiglio tedesco dei saggi – e all’ex ministro bavarese Julian Nida-Ruemielin, uscito sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung il 3 agosto scorso (in italiano su Repubblica del 4 agosto) con il titolo «Rifiutiamo una democrazia di facciata», nel quale prende di mira le allusioni di alcuni membri del governo sulla elezione a suffragio universale di un presidente dell’Europa per legittimare il patto di bilancio europeo.

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La perdita del desiderio rivoluzionario

Posted: Settembre 20th, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, donnewomenfemmes, Révolution | Commenti disabilitati su La perdita del desiderio rivoluzionario

La memoria contro il rancore:
la sinistra del risentimento

di Ida Dominijanni

Perché nel linguaggio (anti)politico della sinistra e dei movimenti dilagano moralismo, vittimismo e legalitarismo, colpa e punizione? All’origine, dice Wendy Brown, c’è la perdita del desiderio rivoluzionario.

Wendy Brown, pensatrice politica americana di rilevanza riconosciuta anche nel miglior dibattito filosofico europeo, è nota alle lettrici e ai lettori del manifesto per i suoi contributi al giornale (da ultimo un’analisi di Occupy Wall Street, “Il ritorno della res publica”, il manifesto 11/11/2011), nonché per la sua brillante partecipazione, assieme a Judith Butler, al convegno su Sovranità, confini, vulnerabilità organizzato da chi scrive nel 2008 all’università Roma Tre (si vedano le pagine speciali sul manifesto del 25 marzo 2008). La sua spiccata capacità di interpretare il presente intrecciando l’analisi della cronaca con l’uso dei classici ne fa un punto di riferimento imprescindibile su un arco tematico che va dalla crisi delle forme e delle categorie politiche della modernità alle dinamiche della globalizzazione, dalla dissoluzione del soggetto sovrano alle modalità odierne della soggettivazione, dall’analisi del potere alla passione della libertà, dalla critica del neoliberalismo all’interrogazione sulla paralisi e la depressione della sinistra ex comunista.

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Tra postoperaismo e neoanarchia

Posted: Settembre 19th, 2012 | Author: | Filed under: au-delà, Révolution | Commenti disabilitati su Tra postoperaismo e neoanarchia

di Carlo Formenti

La storica frattura fra marxisti e anarchici, durata per un secolo e mezzo, sta per ricomporsi? Ancorché accomunate dall’obiettivo – la distruzione dello Stato borghese – le due correnti rivoluzionarie sembravano essersi irreversibilmente divise su come realizzarlo. Da qualche tempo, sostiene tuttavia David Graeber, uno dei più noti intellettuali libertari a livello mondiale, la distanza fra anarchici da un lato, autonomi, consigliaristi e situazionisti dall’altro, si è molto ridotta e, pur se i punti di vista restano diversi, è possibile che intrattengano un rapporto di complementarietà, più che di opposizione. Posto che le tre correnti chiamate in causa possano essere effettivamente riconosciute come rappresentanti ed eredi del marxismo rivoluzionario (molti non sarebbero d’accordo, ma qui, per semplicità, daremo per buono il punto di vista di Graeber), mi propongo di affrontare alcuni problemi sollevati dalla sua tesi. Prima, proverò a evidenziare gli elementi di convergenza fra gli anarchici e le altre componenti antagoniste, concentrando l’attenzione su quattro aree tematiche: critica delle tradizionali forme organizzative dei movimenti anticapitalistici; ruolo dell’immaginazione nel processo rivoluzionario; transizione alla società postcapitalista; uso della violenza per la realizzazione degli obiettivi rivoluzionari. Poi tenterò, al contrario, di evidenziare le differenze fra anarchici e postoperaisti che, a mio parere, consistono soprattutto nel ruolo strategico che il concetto di composizione di classe svolge nell’analisi teorica dei secondi. Infine, cercherò di mettere in luce le aporie in cui quest’analisi si è invischiata, e come tali aporie rischino di appiattire il discorso posto-peraista su quello anarchico.

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biocapitalismo

Posted: Settembre 15th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su biocapitalismo

Scuola Esitiva UniNomade: Conricerca e biocapitalismo – registrazioni audio

Ascolta tutti gli audio delle relazioni, delle discussioni e dei workshop nelle quattro giornate della prima Summer School di UniNomade.

6 settembre Biocapitalismo e costituzione politica del presente

Introduzione: Carlo Romagnoli
Toni Negri parte prima – parte seconda

7 settembre Critica marxiana dell’economia politica e suoi sviluppi in epoca di biocapitalismo cognitivo

Benedetto Vecchi
Matteo Pasquinelli
Toni Negri
Discussione

Workshop: inchiesta e conricerca.

Introduzione: Gigi Roggero
Discussione parte prima – parte seconda – parte terza – parte quarta e conclusioni

8 settembre Rendita e biopotere: socializzazione del reddito e rifiuto del debito

Christian Marazzi
Stefano Lucarelli
Maurizio Lazzarato
Discussione

Workshop: processi di socializzazione del reddito e di rifiuto del debito

Introduzione: Andrea Fumagalli, Sandro Chignola, Francesco Festa
Discussione parte prima – parte seconda – parte terza – parte quarta e conclusioni

9 settembre La fabbrica della strategia ai tempi delle moltitudini. Riproduzione sociale, biopolitica e resistenze.

Introduzione: Anna Curcio
Cristina Morini
Roberta Pompili
Renato Busarello
Giso Amendola
Discussione e conclusioni

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Marikana Massacre

Posted: Settembre 12th, 2012 | Author: | Filed under: Révolution | Commenti disabilitati su Marikana Massacre

What the Marikana Massacre tells us
by Shawn Hattingh

While any human being with any sense of justice should be appalled by what happened at Marikana it would, however, be a mistake to view it as an isolated incident that emerged out of the blue.

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Zizek

Posted: Settembre 7th, 2012 | Author: | Filed under: arts, post-filosofia, Révolution | Commenti disabilitati su Zizek

LA POLITICA DI BATMAN

Repubblica Popolare di Gotham

Il nuovo film della serie di Batman, Il cavaliere oscuro – Il ritorno, dimostra che i grandi successi di Hollywood sono indicatori precisi della situazione ideologica delle nostre società. La storia: a Gotham City otto anni dopo gli avvenimenti del Cavaliere oscuro – il secondo episodio della trilogia diretta da Christopher Nolan – regnano la legge e l’ordine. Grazie ai poteri straordinari concessi dalla legge anticrimine voluta da Harvey Dent, il commissario Gordon ha quasi sradicato la malavita organizzata. Si sente colpevole per aver insabbiato i crimini commessi da Dent e vuole confessare pubblicamente.

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Mediterraneo

Posted: Settembre 5th, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, crisi sistemica, Révolution | 7 Comments »

Introduzione al dossier Mediterraneo
di GLENDA GARELLI e MARTINA TAZZIOLI

Le rivoluzioni arabe hanno portato in primo piano il Mediterraneo, come spazio di lotte, come ambito a partire da cui costruire nuove linee di ricomposizione sociale e come scenario del cambiamento politico. É qui del resto, sulla sponda sud e est del Mediterraneo così come nell’Europa meridionale, che gli effetti della crisi si sono fatti sentire prima e con un impatto maggiore che altrove. I sommovimenti che dalla Tunisia si sono propagati dal Maghreb alla Libia fino alla Siria passando per i paesi del Golfo ci indicano infatti che le ragioni delle proteste vanno oltre il “dégagé!” alle dittature mettendo in atto un rifiuto radicale di quel regime economico che sulla sponde sud come su quella europea ha reso insostenibili e precarie le esistenze di milioni di persone.

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Bernard Stiegler

Posted: Settembre 2nd, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, post-filosofia, Révolution | 8 Comments »

La stupidità intelligente che cattura l’attenzione

di Marco Dotti

Un breve sentiero di lettura a partire dagli ultimi due libri del filosofo Bernard Stiegler. Il sapere codificato in un sistema di macchine che toglie potere agli umani in nome della telecrazia I dispositivi tecnologici sono l’interfaccia sviluppata per mettere in comunicazione la «bestia e il sovrano».

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una recensione sul portale kainòs