Finanza globale ed Europa

Posted: Maggio 10th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, au-delà, BCE, bio, comune, comunismo, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, Global, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo | Commenti disabilitati su Finanza globale ed Europa

intervista di Andrea Fumagalli e Stefano Lucarelli a Christian Marazzi

art18

Parte I

Parte II


Negri: La Comune della cooperazione sociale

Posted: Aprile 27th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, anthropos, au-delà, bio, comune, comunismo, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Negri: La Comune della cooperazione sociale

di FEDERICO TOMASELLO

tatoo

(Domanda). Ormai diversi anni fa, alcuni tuoi scritti riguardanti l’oggetto di questa intervista sono stati raccolti in un testo il cui titolo, Dalla fabbrica alla metropoli, rimanda all’adagio secondo cui la metropoli sta alla moltitudine come, una volta, la fabbrica stava alla classe operaia. Vorrei oggi parlare con te di cosa le trasformazioni, i movimenti e la crisi globale di questi anni ci dicono rispetto all’analisi della metropoli intesa come griglia analitica attraverso cui è possibile rileggere e interpretare molte categorie di lettura del presente. Recentemente – in particolare nell’intervento Per la costruzione di coalizioni moltitudinarie in Europa – hai fatto cenno all’esigenza di sottoporre a verifica critica alcune categorie consolidate dell’esperienza post-operaista: vorrei chiederti anzitutto se ritieni che anche questo schema di lettura del rapporto fra metropoli e moltitudine debba essere sottoposto a verifica e aggiornamento.

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Forum su Lazzarato

Posted: Aprile 14th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, anthropos, au-delà, comune, crisi sistemica, epistemes & società, Foucault, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo | Commenti disabilitati su Forum su Lazzarato

Interventi di Federico Chicchi, Stefano Lucarelli e Sandro Mezzadra

Forum su Maurizio Lazzarato, Il governo dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista, DeriveApprodi, Roma 2013 (216 p.)

a cura di Emanuele Leonardi

Foucault

Domanda: Ne Il governo dell’uomo indebitato (2013) – ma ancor più, in effetti, nel precedente La fabbrica dell’uomo indebitato (2012) – Maurizio Lazzarato lega l’emergere e il consolidarsi delle politiche di austerità al progressivo introiettamento di un senso di colpa legato al debito in quanto dispositivo autoritario di controllo. Prova dell’esistenza pervasiva del debito-colpa sarebbe, secondo il filosofo italiano, l’attuale onnipresenza di richiami all’auto-limitazione, alla cautela, alla circospezione dopo anni di “vita vissuta al di là delle proprie possibilità”. Ritiene che questa chiave di lettura possa risultare utile alla comprensione critica del presente – e alla sua trasformazione?

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Postumano – Oltre la gabbia del soggetto

Posted: Aprile 11th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, digital conflict, donnewomenfemmes, epistemes & società, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, posthumanism | Commenti disabilitati su Postumano – Oltre la gabbia del soggetto

di Alessandra Pigliaru

Postumano. Il femminismo ha sperimentato modelli politici da cui partire per contrastare la violenza del capitalismo. Sul piano teorico vanno assunte come irreversibili le mutazioni delle soggettività attivate dalla scienza. Un’intervista con la teorica femminista Rosi Braidotti, in Italia per presentare il suo nuovo libro «Il postumano»

posthumanism

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Les entreprises ne créent pas l’emploi

Posted: Aprile 1st, 2014 | Author: | Filed under: 99%, BCE, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Les entreprises ne créent pas l’emploi

par Frédéric Lordon

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Il faut avoir sérieusement forcé sur les boissons fermentées, et se trouver victime de leur propension à faire paraître toutes les routes sinueuses, pour voir, comme s’y emploie le commentariat quasi-unanime, un tournant néolibéral dans les annonces récentes de François Hollande [1]. Sans porter trop hauts les standards de la sobriété, la vérité appelle plutôt une de ces formulations dont Jean-Pierre Raffarin nous avait enchantés en son temps : la route est droite et la pente est forte — mais très descendante (et les freins viennent de lâcher).

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Per una teoria del potere destituente

Posted: Marzo 31st, 2014 | Author: | Filed under: 99%, anthropos, au-delà, bio, comune, comunismo, epistemes & società, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Per una teoria del potere destituente

di Giorgio Agamben

Conferenza pubblica (Atene, 16 novembre 2013), trascrizione a cura di ΧΡΟΝΟΣ
Traduzione di Giacomo Mercuriali

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Una riflessione sul destino della democrazia oggi qui ad Atene in qualche modo è inquietante, poiché obbliga a pensare alla fine della democrazia nel luogo stesso in cui questa è nata. In effetti, l’ipotesi che vorrei proporre è che il paradigma governamentale predominante oggi in Europa non solo non sia democratico, ma che non possa nemmeno essere considerato politico. Tenterò allora di mostrare che la società europea non è più una società politica: è qualcosa di totalmente nuovo, qualcosa per cui ci manca una terminologia appropriata e dovremo quindi inventare una nuova strategia.

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La norma biopolitica e il conflitto possibile

Posted: Marzo 21st, 2014 | Author: | Filed under: 99%, au-delà, bio, comune, crisi sistemica, donnewomenfemmes, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su La norma biopolitica e il conflitto possibile

di CRISTINA MORINI

ego27

Alcuni avvenimenti di cui siamo stati testimoni appena ieri hanno segnato fatalmente i nostri immaginari. Voglio iniziare il mio ragionamento sul tema “Generi e generazioni” ricordandoli perché, piaccia o meno, essi ci hanno cambiati per sempre. Le nuove generazioni di uomini e donne dell’altra sponda del Mediterraneo, giovani “con buona formazione ma senza lavoro, produttive ma impoverite” come le ha definite Michael Blecher[1], sono scese in piazza e hanno sovvertito regimi. In Spagna hanno invaso le strade rendendo evidente lo scandalo di aver vent’anni e nessuna prospettiva in un mondo fatto come è fatto oggi, e di non sentirsi rappresentate dalla cosiddetta “democrazia”, occupata da una classe politica adulta indifferente alle loro sorti. In Turchia hanno eletto un parco a loro simbolo, costringendo il governo a confrontarsi con nuove esigenze che parlano anche dell’eco-sostenibilità del mondo, della precarietà del territorio e degli spazi metropolitani, entità mutevoli, in continua trasformazione e alla ricerca di nuove connessioni.

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Giorgio Agamben: la democrazia è un concetto ambiguo

Posted: Marzo 4th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, au-delà, comune, crisi sistemica, epistemes & società, Global, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Giorgio Agamben: la democrazia è un concetto ambiguo

di Stavros Burnazos

anarchy

Cos’è la politica? Questo, con sguardo ottimista, Agamben suggerisce di chiedersi nell’intervista greca che presentiamo, a ridosso delle elezioni europee (22-25 maggio) in cui il radicale greco Tsipras sarà il candidato della Sinistra. Le questioni su cui il filosofo ci invita a riflettere sono molteplici. Il filo conduttore è rintracciabile in un richiamo a quei dispositivi che, pur assoggettando la materia biologica, investono la nostra capacità di attivare processi di soggettivazione che vi oppongano resistenza. La crisi che stiamo vivendo può allora diventare ricerca di nuove forme. Queste non sono né giuridiche, né morali, ma innanzitutto politiche. Sulla scia del migliore insegnamento foucaultiano, più che un gesto di liberazione, noi dobbiamo costruire una pratica della libertà, non un altro esistenzialismo ma un’etica del sé non ridotta a individualità.

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Governare e punire. Interiorizzazione della colpa e governamentalita’ autoritaria – parte III

Posted: Marzo 1st, 2014 | Author: | Filed under: bio, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Governare e punire. Interiorizzazione della colpa e governamentalita’ autoritaria – parte III

di Maurizio Lazzarato

kaishakunin

E se i Padri Padroni fossero invece di ritorno?

Per cominciare ringrazio tutti per aver letto il libro e «Materiali foucaultiani» per aver organizzato il forum! Non è una cosa scontata!

1. Non sostengo che la morale del debito sostituisce quella del consumo. Trattando del debito dicevo che la “crisi” mette in primo piano la colpa legata al debito, ma questo non esclude le altre morali, le fa invece funzionare insieme.

Nell’introduzione all’edizione italiana dicevo che le differenti morali (la morale del lavoro, la morale del consumismo, la morale del debito) convivono in maniera più contraddittoria di prima del 2007. L’esempio della «televisiun che ha la forza di un leun», con il suo discorso significante colpevolizzante (i giornali televisivi) e le semiotiche della pubblicità che spinge a un consumo compulsivo e frustrante, voleva mostrare questa coesistenza.

Come può il compagno Chicchi dire che la morale della colpa non funziona più, quando tutte le “riforme di struttura” hanno al loro centro e come obiettivo principale il mercato del lavoro?

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Parte I

Parte II


“Politiche monetarie, banche centrali e crisi dell’Euro” – Una moneta del comune per il reddito di cittadinanza in Europa

Posted: Febbraio 27th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, bio, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su “Politiche monetarie, banche centrali e crisi dell’Euro” – Una moneta del comune per il reddito di cittadinanza in Europa

Intervista a cura di Beppe Caccia Metropolitan Multiversity

Abbiamo intervistato Christian Marazzi a Lugano, nei giorni della tempesta che ha investito le valute delle potenze economiche emergenti e all’indomani del referendum con cui oltre il 50 per cento degli elettori svizzeri hanno chiesto misure restrittive nei confronti dell’immigrazione proveniente dai paesi dell’Unione Europea. Ne è venuta fuori una lettura originale e stimolante delle politiche monetarie seguite dalla Federal Reserve Bank americana e dalla Banca Centrale Europea, nel quadro dell’evoluzione della crisi finanziaria globale. E alcune utili indicazione per i movimenti sociali costituenti in Europa.

Anche nella comunicazione dominante, la narrazione della “ripresa” ha sostituito la retorica dei “sacrifici”: dalle “lacrime e sangue” dell’austerity si è passati a descrivere l’apertura di un nuovo ciclo, di una nuova fase economica di superamento della crisi. Quanto c’è di reale in questo discorso, guardando ovviamente alle diverse aree economiche e politiche del pianeta? Un discorso vale sicuramente per gli Stati Uniti, un discorso vale per le cosiddette “economie emergenti”, un discorso vale per l’Europa. Ma possiamo dire che la crisi è entrata in una nuova fase e che questa è caratterizzata, in qualche modo, da una “ripresa”?

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