Posted: Aprile 28th, 2017 | Author: agaragar | Filed under: 99%, bio, crisi sistemica, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo | 170 Comments »
di Sergio Bologna
Un testo importante di Sergio Bologna che analizza tre libri collettanei pubblicati di recente, all’interno dei quali, nelle differenze di taglio e di configurazioni, è centrale il tema della gratuità del lavoro contemporaneo, cioè la crisi del “valore” del lavoro (“merce per eccellenza, la madre di tutte le merci”). Si tratta di: Salari rubati, a cura di Francesca Coin, Ombre Corte, 2017; Le reti del lavoro gratuito, a cura di Emiliana Armano e Annalisa Murgia, Ombre Corte, 2016; Platform capitalism e confini del lavoro negli spazi digitali, a cura di Emiliana Armano, Annalisa Murgia e Maurizio Teli, Mimesis, 2017
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Posted: Marzo 5th, 2017 | Author: agaragar | Filed under: au-delà, comune, crisi sistemica, digital conflict, epistemes & società, hacking, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo | 18 Comments »
di Toni Negri
(SEMINARIO LE PIATTAFORME DEL CAPITALE, MILANO, MACAO, 3-4 marzo)
1. Nel dibattito sull’impatto del digitale sulla società, prendendo atto che le tecnologie digitali hanno profondamente modificato il “modo di produrre”(oltre al conoscere e al comunicare), si presenta la solida ipotesi che il lavoratore, il produttore sia trasformato dall’uso della macchina digitale. La discussione sulle conseguenze psico-politiche delle macchine digitali è talmente larga che vale solo la pena di ricordarla, anche se i risultati cui queste ricerche pervengono sono altamente problematici.
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Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: agaragar | Filed under: comunismo, crisi sistemica, critica dell'economia politica, Deleuze, digital conflict, epistemes & società, Foucault, Marx oltre Marx, Nietzsche, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo | 60 Comments »
a cura di Obsolete Capitalism <a href="http://obsoletecapitalism.blogspot.it/
E’ finalmente disponibile online l’antologia e.book curata dal collettivo Obsolete Capitalism intitolata «Moneta, rivoluzione e filosofia dell’avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» (Edizioni Rizosfera/Obsolete Capitalism Free Press, 2016).
Gli autori sono: Algorithmic Committee, Sara Baranzoni, Edmund Berger, Lapo Berti, Paolo Davoli, Ettore Lancellotti, Network Ensemble, Obsolete Capitalism, Obsolete Capitalism Sound System, Letizia Rustichelli, Francesco Tacchini, Paolo Vignola.
Siamo proiettati a velocità fotonica nella comunicazione istantanea e nel controllo continuo mentre le forme di dominio rapido appaiono inarrestabili. Il museo delle ideologie si riempie di concetti in via di esaurimento quali capitalismo, neoliberismo, marxismo, keynesismo. Ora, con più esattezza, il sistema modula i vari flussi che innervano il pianeta: Moneta, Ricerca, Controllo, Informazione, Circuito sono i vecchi nomi che attraverso una nuova velocità producono potere. Maggiore è l’immanenza del Mercato, maggiore è la probabilità che al conflitto si sostituisca l’interruzione, il virus, la fuga di notizie, l’invisibilità, il fuori-circuito, la biforcazione. Uno squarcio nella «zona grigia» dell’egemonia.
Gli autori del libro Moneta, rivoluzione e filosofia dell’avvenire indagano alcune aree poco battute di politica accelerazionista attraverso linee teoriche contagiate dalle filosofie più visionarie: Nietzsche, Klossowski, Deleuze, Guattari, Foucault. Più che analizzare la grande trasformazione culturale in atto, la presente antologia evidenzia i pericoli in cui incorre il pensiero del futuro quando ancora mantiene pratiche, schemi e linguaggi di un’epoca industriale e post-industriale che mostra in tutti i suoi aspetti una crisi perpetua. Siamo tutti coinvolti nel duro intreccio di liberazioni insperate e nuovi asservimenti che ci prospetta la presentificazione del futuro da parte della tecnologia a linguaggio numerico, ma – come afferma Deleuze – «non è il caso né di avere paura, né di sperare, bisogna cercare nuove armi». Sperimentare è dunque il primo impegno politico e filosofico per un futuro differente
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Posted: Novembre 23rd, 2015 | Author: agaragar | Filed under: 99%, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, Révolution, riots | Commenti disabilitati su Lo sciopero nelle fabbriche neoliberali del sapere
di Paolo Do
Squat the ranking! le proteste studentesche nella “fabbrica della qualità” in Cina. Considerazioni sul rapporto formazione lavoro nella superpotenza cinese a partire dagli scioperi degli stagisti nell’ultimo decennio.
Nel 2006, in un college privato cinese, un nuovo tipo di protesta studentesca è scoppiata facendo spazio alla figura sociale che potremmo chiamare “studente-consumatore”. Allo Shengda College, gli studenti hanno prima occupato l’auditorium del campus e poi costretto lo stesso preside alle dimissioni. La rabbia è scoppiata non appena scoperto che il college per cui hanno pagato fior fior di soldi di tasse è stato declassato (KAHN, 2006). A questo istituto, infatti, è stato imposto di firmare le lauree emesse con il proprio pressoché anonimo nome, anziché il rispettabile e ben conosciuto dell’Università Zhengzhou che, grazie al riconosciuto prestigio e indubbia reputazione, ha permesso al piccolo college privato di emettere titoli di studio.
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Posted: Settembre 13th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, arts, au-delà, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Un medium pronto a tutto
di Francesco Antonelli
Codici aperti
« La razionalità digitale» del filosofo Byung Chul Han e un’inchiesta sull’uso di Internet come strumento politico aiutano a demistificare l’idea che il web sia il protopito di una forma inedita di democrazia diretta.
Il rapporto tra Rete e democrazia è uno dei fenomeni più studiati dalle scienze sociali contemporanee. Questo accade perché, sin dal loro apparire, questi mezzi di comunicazione si caratterizzano per l’interattività e la possibilità data agli utenti di comunicare senza i tradizionali filtri alla circolazione di opinioni e contenuti del passato (mass media, partiti e intellettuali). Se nell’Ottocento il fantasma che «s’aggira per l’Europa» era stato il comunismo, il Novecento ha nutrito le proprie classi dirigenti del culto della delega e del rifiuto della partecipazione diretta al governo della cosa pubblica, sino ad arrivare ad un punto, alla fine del XX secolo, nel quale il nuovo fantasma che «s’aggira» è rappresentato dalle ondate di destabilizzazione e di riassestamento delle post-democrazie contemporanee favorite dall’ascesa delle tecnologie digitali.
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Posted: Settembre 8th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: 99%, bio, crisi sistemica, critica dell'economia politica, digital conflict, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su il biopotere che scorre su Amazon
di Benedetto Vecchi
Non è mai troppo tardi. E’ la frase più facile da usare per quanto è accaduto dopo la pubblicazione di un reportage del quotidiano statunitense New York Times sulle condizione dei lavoratori del più grande shopping mall telematico presente in Rete. In un articolo Amazon viene passata al setaccio a partire dalle regole alle quali i lavoratori devono attenersi. Il giornalista ha raccolto i racconti, le invettive, le analisi di dipendenti e ex-dipendenti dove il giudizio più benevolo verso lo store digitale è: una caserma. Ma è il decalogo delle regole – doveri e obblighi, più che altro, visto che di diritti non ce ne è traccia alcuna – che tutti devono seguire che ha fatto gridare allo scandalo. Dal divieto di parlare di come e di cosa accade negli enormi capannoni di Amazon, all’invito-obbligo a esprimere giudizi sul comportamento di altri lavoratori e di capi e capetti, non c’è nulla che viene omesso dal giornalista. Neppure il costante controllo al quale è sottoposto il singolo, usando i badge e un geolocalizzatore che segnala posizione e tempo di percorrenza per trovare la merce da impacchettare, viene dimenticato. Grande rilevo viene dato alla divisione tra i buoni (gli iperproduttivi) e cattivi (fanno ciò che devono senza dannarsi l’anima) lavoratori. Altrettanta enfasi è dedicata alla disponibilità “h24, sette giorni su sette” che i lavoratori devono garantire.
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Posted: Gennaio 5th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: digital conflict, epistemes & società, Foucault | Commenti disabilitati su Circuiti disintegrati: Peter Halley
di Marco Dotti
Ci sono paradossi che si inscrivono direttamente nelle forme, anche in quelle più lineari e semplici. Nel lavoro di Peter Halley questi paradossi assumono forma di «diagrammi sociali», di celle, di «microchips» stilizzati, di circuiti di linee e cortocircuiti di colori a rappresentare – in qualche modo – il calco di una «realtà» in preda alla follia spettacolarizzata e travolta nel suo flusso alienante.
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Posted: Dicembre 11th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, au-delà, bio, comune, digital conflict, epistemes & società, post-filosofia | Commenti disabilitati su Knowledge
by Mercedes Bunz
Citation:
Bunz, M. (2014): “Knowledge”, in: Critical Keywords for the Digital Humanities, available at: keywords
Knowledge is processed information. As specified by Oxford Dictionaries, it is traditionally understood to be gained by “experience or by education” (cf. Oxford Dictionaries 2013). Today, however, it is also provided by digital technology and described as “information held on a computer system” (ibid.). Despite not being a digital term in the strict sense, this new meaning fundamentally affects our concept of knowledge, which provides the reason for addressing this word in the Critical Keywords for the Digital Humanities.
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Posted: Dicembre 11th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, au-delà, bio, digital conflict, epistemes & società, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, posthumanism | Commenti disabilitati su Augmented Intelligence
by Matteo Pasquinelli
Citation:
Pasquinelli, M. (2014): “Augmented Intelligence”
Augmented intelligence is an umbrella-term used in media theory, cognitive sciences, neurosciences, philosophy of mind and political philosophy to cover the complex relation between human intelligence, on one side, and mnemo-techniques and computational machines, on the other, both understood as an expansion (also to a social and political degree) of human cognitive faculties.
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Posted: Dicembre 7th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: au-delà, digital conflict | Commenti disabilitati su Unlike Us Reader
by G. Lovink and M. Rasch
https://issuu.com/instituteofnetworkcultures/docs/unlikeus/41?e=0