The Network of Global Corporate Control

Posted: Gennaio 13th, 2012 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su The Network of Global Corporate Control

by Stefania Vitali, James B. Glattfelder, Stefano Battiston*

Chair of Systems Design, ETH Zurich, Zurich, Switzerland
Abstract Top

The structure of the control network of transnational corporations affects global market competition and financial stability. So far, only small national samples were studied and there was no appropriate methodology to assess control globally. We present the first investigation of the architecture of the international ownership network, along with the computation of the control held by each global player. We find that transnational corporations form a giant bow-tie structure and that a large portion of control flows to a small tightly-knit core of financial institutions. This core can be seen as an economic “super-entity” that raises new important issues both for researchers and policy makers.

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La tecnica del capitale

Posted: Gennaio 12th, 2012 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su La tecnica del capitale

di Antiper – Critica rivoluzionaria dell’esistente – Teoria e preassi per il non ancora esistente – Dicembre 2011 (1)

“Siamo effettivamente nell’Età della Tecnica, ma questa non assomiglia assolutamente alle età che l’hanno preceduta, perché tutte le età che l’anno preceduta dall’antichità, al medioevo, al rinascimento, l’illuminismo, il romanticismo, il positivismo erano tutte età pre-tecnologiche dove funzionava il paradigma che l’uomo è il soggetto della Storia e la Tecnica è lo strumento con cui realizza i suoi scopi. Oggi non è più così. La Tecnica è diventata il soggetto della Storia e gli uomini sono diventati funzionari negli apparati tecnici. Siamo stati deposti dal protagonismo storico. La Storia non è più il luogo della nostra azione, ma il luogo dell’azione della Tecnica” [2].

Da quando è nato il Governo “tecnico” di Mario Monti si è fatto un gran parlare di sottomissione della “politica” ai “tecnici”, di “espropriazione” e “sospensione” della democrazia, di “dittatura dei mercati finanziari”, ecc… Lo ha detto a gran voce la destra, lo dice la sinistra [3]. Ma è proprio così? C’è davvero un prima “democratico” e un dopo non democratico, post-democratico, anti-democratico di cui il Governo Monti rappresenta lo spartiacque?

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Causa ecologica e causa antropologica

Posted: Dicembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su Causa ecologica e causa antropologica

Salvare il genere umano, non solo il pianeta
di Lucien Sève

È più facile rimettere in discussione i nostri sistemi di consumo piuttosto che quelli di produzione? Se nessuno più ignora l’ampiezza della crisi ambientale che l’umanità sta affrontando, la crisi di civiltà, a cui questa si accompagna, rimane poco conosciuta. Non si può tuttavia uscire dall’impotenza se non la si diagnostica e non se ne misura l’effettiva gravità.

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intervista a Toni Negri

Posted: Dicembre 10th, 2011 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su intervista a Toni Negri

“La representación es la ausencia de la participación”

Intervista a TONI NEGRI di VERONICA GAGO

En conversación con el filósofo italiano Toni Negri en Buenos Aires, tras su paso por el ciclo Debates y Combates, los rastros de la crisis global se proyectan como crisis de la democracia representativa en el continente europeo, creador de esa fórmula de gobierno hace siglos. Sin embargo, más allá de los encantos de la filosofía, el punto de partida para Negri es firme: son las experiencias sociales las que crean el pensamiento. En esa estela, antepone su entusiasmo con el movimiento estudiantil chileno, frente al cual dio una conferencia en una universidad ocupada hace una semana, y con el movimiento de “indignados” de España, donde estuvo un mes atrás. Para este intelectual ya convertido en visitante asiduo de Argentina, se trata de auspiciar una época de transición en la cual la pasión democrática común rompa y vaya más allá de los bloqueos que impone la democracia representativa. El acelerado escenario de crisis del antiguamente llamado Primer Mundo pone un tono de urgencia a estas discusiones.

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Marazzi

Posted: Dicembre 10th, 2011 | Author: | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Marazzi

Ciò a cui oggi assistiamo è una forma rinnovata di allocazione di ricchezza come monetizzazione del comune. La crisi europea è l’esito dell’ avvitamento della finanziarizzazione che ha portato alla situazione dei debiti sovrani che rapidamente determina una de-europeizzazione.Un probabile scenario è l’ uscita dall’euro della Germania e anche i grandi istituti bancari e le multinazionali disegnano questo scenario.

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L’uomo in debito

Posted: Dicembre 7th, 2011 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su L’uomo in debito

La fabbrica dell’uomo indebitato*

di Maurizio Lazzarato

In Europa la lotta di classe, così come è accaduto in altre regioni del mondo, si manifesta e si concentra oggi intorno al debito. La crisi del debito minaccia anche gli Stati Uniti e il mondo anglosassone, paesi dai quali ha avuto origine non solo l’ultimo crollo finanziario, ma anche e soprattutto il neoliberismo. La relazione creditore-debitore, che definisce il rapporto di potere specifico della finanza, intensifica i meccanismi dello sfruttamento e del dominio in maniera trasversale, perché non fa alcuna distinzione tra lavoratori e disoccupati, consumatori e produttori, attivi e inattivi. Tutti sono dei «debitori», colpevoli e responsabili di fronte al capitale, che si manifesta come il Grande Creditore, il Creditore universale. Una delle questioni politiche maggiori del neoliberismo è ancora, come illustra senza ambiguità la «crisi» attuale, quella della proprietà, poiché la relazione creditore-debitore esprime un rapporto di forza tra proprietari (del capitale) e non proprietari (del capitale). Attraverso il debito pubblico, la società intera è indebitata, cosa che non impedisce, ma anzi esaspera «le diseguaglianze», che è tempo di chiamare «differenze di classe».

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la parola “Partito”

Posted: Novembre 27th, 2011 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica, postoperaismo | Commenti disabilitati su la parola “Partito”

di Mario Tronti

La parola chiave serve per aprire la porta dell’agire politico. Ecco allora la difficoltà. La parola partito sembra oggi non assolvere più a questa funzione. Bisogna capire se è la chiave che si è sverzata nel tempo, o se è la serratura a essere stata cambiata, da qualcuno o da qualcosa. La forma-partito, per continuare a usare questa formula di gergo al tempo stesso burocratica ed eloquente, si è dissolta per consunzione interna, o è stata destrutturata da infiltrazioni climatiche esterne? Ricerca. Prima di tutto ricerca. Questo si vuole dire con questo fascicolo di Democrazia e diritto. E ricerca comparata, tra presente e passato e dentro un presente plurale, fatto di storie diverse, ancora declinate nel solco tradizionale dello Stato-nazione.

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Il codice del capo

Posted: Novembre 25th, 2011 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su Il codice del capo

di Michele Prospero

Una forma contingente della politica che in Italia è diventata forza di sistema. Anticipazione dalla relazione che l’autore terrà a Roma in un forum dedicato ai populismi.

Il populismo, colto in un senso ampio, comprende un atteggiamento, una retorica, una inclinazione che caratterizza molteplici soggetti e movimenti. Il tratto caratterizzante di tali manifestazioni, dipinte al solito come forme irrituali rispetto alla configurazione postulata come normale della politica, è la riconduzione alla entità denominata di volta in volta popolo, gente, società civile di virtù originarie che brillano come autenticità rispetto alla perdita di senso sprigionata dalla classe dirigente professionalizzata. In tal senso, alla fenomenologia del populismo appartengono molteplici figure e svariati comportamenti che contrappongono in maniera strutturale élite, poteri forti, istituzioni, caste e sfere pubbliche di rappresentanza. Troppi movimenti rientrano però in questo ambito di azione anticonvenzionale che sprigiona una palese estraneità o deviazione rispetto ai moduli della rappresentanza per rendere proficuo un concetto così elastico e onnicomprensivo. Questa sterilità assiologica di un concetto dalle maglie troppo larghe comporta la necessità di uno sforzo di delimitazione con l’adozione di una griglia concettuale capace di fornire una selezione più specifica del fenomeno. Poiché i populismi sono variegati e hanno storie e culture diverse, il populismo andrebbe assunto come un concetto che si presenta con uno spettro mutevole che oscilla dalle manifestazioni di protesta di minoranze intense ed escluse a una tratto sistemico di forze che raggiungono il potere e connotano in varie intensità un intero ciclo lungo della storia italiana.

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reddito minimo

Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: | Filed under: comune, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su reddito minimo

Lettera aperta del Bin Italia al Presidente Monti e al Ministro del welfare

Il Bin-Italia ha rivolto al neo-presidente del consiglio Mario Monti e alla nuova ministra del welfare Elsa Fornero un appello per l’introduzione urgente, immediata di una misura di reddito minimo garantito incondizionato. L’appello del Bin-Italia è a fare presto nel realizzare misure efficaci e non più rinviabili per contrastare l’emergenza sociale in atto nel nostro paese. Per scongiurare il rischio di default dei diritti di cittadinanza e per consentire al nostro Paese di adeguarsi agli strandard europei di protezione della dignità umana si rende indispensabile il riconoscimento di forme individuali di reddito garantito.

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il paradosso dell’Italia

Posted: Novembre 21st, 2011 | Author: | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su il paradosso dell’Italia

di ANDREA FUMAGALLI

L’attuale situazione politica italiana è alquanto paradossale. Non è una novità, è una costante dell’Italia.

Soltanto un anno fa, da un punto di vista economico, non si riscontravano segnali che potessero far pensare ad una pressione speculativa così forte sull’Italia. Non aveva tutti i torti il ministro Tremonti ad affermare che i fondamentali economici del paese erano sufficientemente solidi. Il rapporto debito/pubblico italiano era sì molto elevato (120%), ma, tutto sommato, lo stesso di 20 anni fa e nel corso della crisi dei subprime l’Italia aveva fatto registrare l’aumento più contenuto, di gran lunga inferiore a quello Usa (dal 60% del 2007 al 105% di oggi). Al netto della spesa per interessi, il rapporto deficit/Pil risultava inferiore a quello francese e inglese e di poco superiore a quello tedesco. Inoltre il tasso d’inflazione era in linea con quello europeo e la disoccupazione ufficiale (sottostimata rispetto a quella reale) pure. Piuttosto, il problema economico dell’Italia risulta la sua bassa crescita, a seguito dell’elevata precarizzazione del lavoro che penalizza i settori a più alto valore aggiunto e la dinamica della produttività e un’eccessiva concentrazione dei redditi che penalizza la domanda interna.

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