Tra politica ed etica: la questione della soggettivazione

Posted: Novembre 3rd, 2014 | Author: | Filed under: au-delà, Deleuze, epistemes & società, Foucault, post-filosofia | Commenti disabilitati su Tra politica ed etica: la questione della soggettivazione

di JUDITH REVEL

Versione italiana della conferenza presentata a Yale il 17 giugno nell’ambito del convegno internazionale “Michel Foucault: after 1984″ – Yale University, Whitney Center for Humanities, 17-18 ottobre 2014″

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Prendendo alla lettera l’intitolato di questo convegno, ho provato a riflettere su cosa avesse cambiato nella mia ricezione di Foucault negli ultimi anni – o per dirlo più direttamente, sulla differenza tra l’approccio al pensiero foucaultiano che esisteva quando ho cominciato ad avvicinarmi a Foucault, alla fine degli anni 1980, e il modo in cui mi sembra si possa – o si debba – lavorare oggi. È una banalità, probabilmente, ma lo sottolineo : la pubblicazione dei Dits et écrits, e successivamente l’impresa di edizione, ormai quasi compiuta, dei corsi al Collège de France, hanno radicalmente spostato, completato e a volte corretto molti degli assi di lettura di cui disponevamo. Ora uno degli assi di lettura, o se volete di problematizzazione, più importanti che è stato modificato in quel modo, mi sembra quello che articola insieme l’analitica dei poteri che segna la ricerca di Foucault negli anni 1970, e la dimensione etica che emerge nel suo pensiero nei primi anni 1980. È al modo in cui ciò avviene che vorrei tornare oggi, cercando di evidenziare quanto la nozione di soggettivazione sia stata fondamentale nel costruire il passaggio tra politica ed etica, fino ad evidenziare – sarà la mia ipotesi – la dimensione politica dell’etica, vale a dire anche l’etica intesa come prolungamento della politica e non come “ripiegamento” dalla politica.

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Foucault(s)

Posted: Novembre 2nd, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, Foucault, Marx oltre Marx, post-filosofia | 7 Comments »

di Sandro Chignola

Pubblichiamo la versione italiana dell’intervento di Sandro Chignola al Colloque International “Foucault(s) 1984-2014″ (Paris, 19-21 mai 2014), in occasione dell’uscita del suo Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia (Derive Approdi, Roma, pp. 208).

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Il mio intervento sarà molto breve come mi è stato richiesto. Intendo mettere a tema – e mi scuso se posso farlo solo in modo molto diretto e brusco – una serie di questioni che riguardano Foucault, la sua filosofia, il rapporto che essa intrattiene con le scienze sociali.

Procedo per punti. Il primo: io credo si debba lavorare l’archivio dei testi foucaultiani con molta attenzione ed evitando un doppio rischio. Da un lato quello di fare di Foucault un Autore: un rischio che è evidentemente radicato nella nuova ondata degli studi foucaultiani e che viene sospinto dalla incessante pubblicazione di testi, corsi, materiali ed inediti che vengono offerti all’interpretazione degli studiosi. Operazione importante, certo, quest’ultima – non intendo affatto negarlo – e che ha permesso, in particolare in Italia, di sottrarre Foucault all’oblio cui era stato frettolosamente consegnato già sul finire degli anni ‘70. Ma operazione che, almeno a mio avviso, può però, per una paradossale eterogenesi dei fini, concludersi con il «monumentalizzare» Foucault riducendolo ad un semplice capitolo di una storia della filosofia rinsaldata nel suo accademicismo.

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Linguaggio e immanenza. Kierkegaard e Deleuze sul “divenir-animale”

Posted: Ottobre 28th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, Deleuze, philosophia, post-filosofia | Commenti disabilitati su Linguaggio e immanenza. Kierkegaard e Deleuze sul “divenir-animale”

di FELICE CIMATTI
[dal n. 363/2014 di “aut aut“]

Quanto grande dev’essere la violenza da fare al pensiero per diventare capaci di pensare, la violenza di un movimento infinito che ci priva al tempo stesso del potere di dire Io?[1]

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1. “La nostra impresa più difficile”

Immanenza. È una nozione difficile da articolare, perché se per spiegare un concetto si ricorre a un altro concetto, al suo contrario o a uno simile, questo non si può fare per l’immanenza, che è un concetto limite, che assorbe in sé tutti gli altri, e li annulla. L’immanenza non è propriamente il contrario della trascendenza. È questa che ha bisogno dell’immanenza, come suo contrario, per precisare se stessa, per definirsi come l’ambito di ciò che non è immanente, non è mondano, non è terreno. L’immanenza è lo spazio che si apre quando tutti i dualismi sono stati superati, e non rimane che un unico ambito, quello appunto dell’immanenza. Uno spazio che proprio per questa ragione è impensabile e indicibile: “Il piano di immanenza non è un concetto, né pensato né pensabile”.[2] Non si può pensare, ché per pensarlo occorrerebbe essere al suo esterno, ossia nella trascendenza; per la stessa ragione non può dirsi, perché il linguaggio incarna l’essenza stessa di ogni dualismo, della cosa e del segno, del significato e del significante, del contenuto e dell’espressione. È difficile quindi pensare l’immanenza.

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La potenza di astrazione e il suo antagonismo. Sulle psicopatologie del capitalismo cognitivo

Posted: Ottobre 25th, 2014 | Author: | Filed under: au-delà, comune, crisi sistemica, Deleuze, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su La potenza di astrazione e il suo antagonismo. Sulle psicopatologie del capitalismo cognitivo

di MATTEO PASQUINELLI

La vita fende la materia, elabora e contrae la materia, dando vita alle virtualità contenute nel materiale in direzioni sconosciute. La vita emerge come divenire-concetto, divenire-pensiero o, nel caso della coscienza, come divenire-cervello. — Elisabeth Grosz[1]

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Il dibattito filosofico-politico degli ultimi anni, almeno alle latitudini del pensiero francese e italiano, è stato caratterizzato da una oscillazione concettuale che ha focalizzato di volta in volta il lavoro immateriale o il lavoro affettivo, l’economia della conoscenza o l’economia del desiderio, il cognitivo o il biopolitico. Nessuna agenda di ricerca o politica è stata immune a questa oscillazione, talvolta recitando in modo polemico un polo contro l’altro.

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Social unionism and digital labour in the transnational space of European austerity

Posted: Ottobre 15th, 2014 | Author: | Filed under: au-delà, bio, comune, critica dell'economia politica, digital conflict, epistemes & società, hacking, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | 27 Comments »

by TIZIANA TERRANOVA

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Over the past few years, European social movements have struggled to find new ways of cooperating and connecting in order to oppose the verticalization of European governance. Following the crash of 2008, in fact, a regime of austerity, that is severe cuts to public spending, has gone together with a remodulation of modes of welfare and work inspired by the German model.

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Verifica dei poteri

Posted: Ottobre 7th, 2014 | Author: | Filed under: au-delà, BCE, comune, comunismo, critica dell'economia politica, epistemes & società, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Verifica dei poteri

di EURONOMADE

femminismo

“Siamo pronti anche ad altri interventi non convenzionali”, dichiara solenne Draghi dalla Reggia di Capodimonte a Napoli. I banchieri applaudono all’eroe della faccia espansiva dell’austerity: da Intesa San Paolo/Banconapoli a Unicredit, è tutto un inno allo sforzo erculeo del banchiere buono per vincere l’idra a doppia testa della recessione e del debito. Intanto, i manifestanti della benemerita mobilitazione Block Bce decidono, con una schivata intelligente, di sciamare per il quartiere Sanità, dove il corteo non ha alcuna difficoltà a farsi capire. Lì hanno le idee molto chiare sulla natura della crisi: un enorme processo di estrazione e di concentrazione di ricchezza, che distrugge quel che resta del welfare, impone precarietà, traduce l’instabilità finanziaria in un tentativo continuo di rafforzamento del comando.

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The Mesh of Power

Posted: Ottobre 4th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, epistemes & società, Foucault, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su The Mesh of Power

by Michel Foucault

Cyborg

We will attempt to pro­ceed towards an analy­sis of the con­cept of power.1 I am not the first, far from it, to attempt to skirt around the Freudian schema that pits instinct against sup­pres­sion [répres­sion], instinct against cul­ture.2 Many decades ago, an entire school of psy­cho­an­a­lysts tried to mod­ify and develop this Freudian schema of instinct ver­sus cul­ture, and of instinct ver­sus sup­pres­sion – I am refer­ring to psy­cho­an­a­lysts in the Eng­lish as well as the French lan­guage, like Melanie Klein, Win­ni­cott, and Lacan, who have tried to show that sup­pres­sion, far from being a sec­ondary, ulte­rior, or later mech­a­nism, which would attempt to con­trol a given or nat­ural play of instinct, con­sti­tutes a part of the mech­a­nism of instinct, or, more or less, of the process through which the sex­ual instinct [l’instinct sex­uel] is devel­oped, unfolded and con­sti­tuted as drive [pul­sion].

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Epistemologia e politica in Gilbert Simondon. Individuazione, tecnica e sistemi sociali

Posted: Settembre 27th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, epistemes & società, post-filosofia | Commenti disabilitati su Epistemologia e politica in Gilbert Simondon. Individuazione, tecnica e sistemi sociali

di Andrea Bardin

simondon

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L’Anti-Edipo

Posted: Settembre 13th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, Deleuze, epistemes & società, Marx oltre Marx, philosophia, post-filosofia, psichè | Commenti disabilitati su L’Anti-Edipo

di Gilles Deleuze e Felix Guattari

deleuzeyguattari

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Algoritmi del capitale

Posted: Settembre 10th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, crisi sistemica, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | 7 Comments »

di Matteo Pasquinelli

algoritmi

Sta per uscire Algoritmi del capitale. Accelerazionismo, macchine della conoscenza e autonomia del comune (Ombre corte, 2014), a cura di Matteo Pasquinelli. Il libro raccoglie i contributi di Franco Berardi “Bifo”, Mercedes Bunz, Nick Dyer-Witheford, Stefano Harney, Christian Marazzi, Antonio Negri, Matteo Pasquinelli, Nick Srnicek, Tiziana Terranova, Carlo Vercellone, Alex Williams.

Essendo un tema molto dibattuto e di grande valore per tutti coloro che seguono la rubrica di cheFare, abbiamo chiesto all’editore, che ringraziamo, il permesso di pubblicare un estratto dell’introduzione, a firma del curatore.

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Introduzione (PDF)