Posted: Luglio 15th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, comunismo, Marx oltre Marx, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su 10 reasons communism will win
by libcom.org
The top ten reasons to be optimistic, politically, no matter how bad the situation seems at present.
As those of you who know me will know, I am a very pessimistic person, politically speaking. For the time being I think that we, meaning both the working class and those of us who are the minority of the class who want to create a free, communist society, are pretty much fucked.
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Posted: Luglio 6th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comunismo, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Philosophie du present
Nouvelle collection « Philosophie du présent » (2013)
by Clare O’Farrell
En septembre 2013 paraîtront chez Vrin (Paris) les premiers deux volumes de la nouvelle collection « Philosophie du présent », dirigée par Jean-François Braunstein, Arnold I. Davidson et Daniele Lorenzini.
Le but de cette collection est de mettre au centre des interrogations philosophiques la question du présent, de notre présent, et de réactiver, à l’égard de cette question, une attitude à la fois théorique et pratique : le présent se configure bien sûr comme un donné, mais aussi et en même temps comme une tâche. En prenant toujours comme point de départ un problème actuel, les livres qui seront publiés dans « Philosophie du présent » montrent que chacun de ces problèmes renvoie inévitablement à une configuration historique, et que présent et histoire ne sont pas deux dimensions séparées de notre expérience. Si le présent est le lieu, le seul lieu possible de notre action et de notre activité créatrice, notre efficacité suppose de rendre visible ce que d’ordinaire nous ne voyons pas, non parce qu’il est caché, mais précisément parce qu’il est sous nos yeux. Dans la contingence de notre présent nous sommes appelés à dégager la possibilité d’introduire un écart pour mettre à l’épreuve les limites qui nous sont constamment imposées. Notre rapport au présent prend ainsi la forme d’une attitude critique.
Cette collection est vouée à accueillir une série d’ouvrages qui, implicitement ou explicitement, et dans des domaines différents, témoignent de cette attitude fondamentale, dans la conviction que, pour utiliser les mots de Foucault, faire du travail en philosophie signifie toujours introduire une différence significative dans le champ du savoir, en ouvrant ainsi l’accès à une autre figure de la vérité, et peut-être aussi à une autre manière de penser et de vivre.
La collection « Philosophie du présent » accueillera en outre la série « Foucault inédit », publiée sous la direction de Jean-François Braunstein, Arnold I. Davidson, Henri-Paul Fruchaud et Daniele Lorenzini, dont le but est d’établir l’édition critique d’une série de conférences et d’interviews de Michel Foucault qui demeurent encore inédites en français, ou inédites tout court. Le premier volume, à paraître en septembre 2013, recueillera les conférences données par Foucault à Dartmouth College en novembre 1980 sur « L’origine de l’herméneutique de soi », avec les variantes de la version prononcée par Foucault le mois précédent à Berkeley, ainsi que deux autres interventions inédites, contemporaines de ces conférences.
Posted: Luglio 5th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Robert Castel
La fragile società del non lavoro
di Benedetto Vecchi
Dall’ordine psichiatrico alla questione sociale
Docente e ricercatore all’«École des hautes études en sciences sociales», Robert Castel non ha mai nascosto il suo interesse per gli aspetti più problematici del «vivere in società». Dopo una breve collaborazione con Pierre Bourdieu, ha concentrato la sua attenzione alla psichiatria, alla fabbrica e alle istituzione del welfare state. La sua griglia teorica trova poche eco nelle scienze sociali francesi. Anzi si può tranquillamente dire che è stato più studiato fuori dai confini nazionali che in Francia (i suoi scritti sono stati molto discussi in Germania e in Americalatina). In Italia sono stati tradotti: «Lo psicanalismo» (Einaudi), «L’ordine psichiatrico. L’epoca d’oro dell’alienismo» (Feltrinelli), «L’insicurezza sociale. Che significa essere protetti?» (Einaudi), «Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato» (Sellino), «La discriminazione negativa» (Quodlibet) e questo libro-intervista «Proprietà privata, proprietà sociale e proprietà di sé» può essere considerato il testamento dello studioso recentemente scomparso. Ha inoltre il pregio di presentare una lucida analisi della crisi sociale provocata dal neoliberismo e di proporre il reddito di cittadinanza come proposta per salvaguardare lo spirito del welfare state.
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Posted: Luglio 2nd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, crisi sistemica, Global, Révolution, vita quotidiana | 68 Comments »
DISORDINI IN PARADISO
di Slavoj Zizek
Nei suoi primi scritti, Marx descrive la situazione in Germania come una di quelle situazioni in cui l’unica risposta a problemi specifici sarebbe una soluzione universale: la rivoluzione globale. E’ l’espressione condensata della differenza tra un periodo riformista e un periodo rivoluzionario: in un periodo riformista, la rivoluzione globale resta come un sogno che, se serve a qualcosa, è solo per dare peso a tentativi di cambiare qualcosa a livello locale; in un periodo rivoluzionario, si vede chiaramente che niente migliorerà senza un cambiamento globale radicale. In questo senso puramente formale, il 1990 è stato un anno rivoluzionario: le molte riforme parziali negli stati comunisti non avrebbero mai risolto i problemi; ed è stato necessario un crollo totale, per risolvere tutti i problemi della vita di tutti i giorni. Per esempio, il problema di dare cibo sufficiente alle persone.
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Posted: Giugno 22nd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, comunismo, crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Il diritto del comune
di Girolamo De Michele
G. Allegri, A. Amendola, A. Arienzo, M. Blecher, M. Bussani, P. Femia, A. Negri, U. Mattei, G. Teubner, Il diritto del comune. Crisi della sovranità, proprietà e nuovi poteri costituenti, a cura di Sandro Chignola, Ombre Corte, Verona 2012, pp. 236, € 20,00
Questo volume, che raccoglie parte dei materiali prodotti in occasione di una giornata di studi nel marzo 2011, ha la sua ragion d’essere in almeno due temi: la crisi del diritto e della sovranità, e la pratica necessità di processi costituenti messi all’opera dai movimenti globali.
Che in un’epoca di crisi dell’economia globale siano entrate in crisi tanto gli istituti della rappresentanza politica “democratico-costituzionale”, quanto il diritto in quanto tale; che si debba parlare di una crisi delle costituzioni sia dal lato teorico (fondamenti formali dell’architettura giuridica che regolamenta la produzione di leggi e la loro applicazione), sia dal lato materiale (garanzia dell’inviolabilità dei diritti fondamentali iscritti nelle carte costituzionali e tutela sostanziale del cittadino), non è una novità per gli studiosi di questi argomenti.
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Posted: Giugno 17th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, bio, comune, comunismo, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Foucault: Quella potenza umana ridotta a merce
di Sandro Mezzadra
SAGGI «Il soggetto produttivo. Da Foucault a Marx» di Pierre Macherey, per la casa editrice ombre corte
Per organizzare il lavoro si producono «norme», che regolano comportamenti, ma anche limiti e resistenze
«Marx per me non esiste», dichiarò Michel Foucault in un dialogo del 1976 con la redazione della rivista Hérodote. E aggiungeva: «voglio dire questa specie d’entità che s’è costruita attorno a un nome proprio, e che si riferisce ora a un certo individuo, ora alla totalità di quel che ha scritto, ora a un immenso processo storico che deriva da lui». C’è qui una chiave per intendere il rapporto intrattenuto da Foucault con Marx, tema che continua a essere al centro di molti studi e dibattiti (si veda ad esempio il bel libro curato da Rudy Leonelli, Foucault-Marx. Paralleli e paradossi, Bulzoni, 2010): la radicale distanza di Foucault dal marxismo, inteso come compatto edificio dogmatico, si accompagnava in lui alla diffidenza nei confronti di ogni tentativo di «accademicizzare» Marx, di ridurlo a un «autore» come un altro. Quest’ultima è un’operazione certo legittima, continuava Foucault nell’intervista del 1976, ma equivale a «misconoscere la rottura che lo stesso Marx ha prodotto». Quella rottura nel cui solco Foucault ha continuato per molti versi a pensare – non senza produrre ulteriori rotture, che lo hanno spesso condotto lontano da Marx.
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Posted: Giugno 3rd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, comunismo, crisi sistemica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | 14 Comments »
di Toni Negri
Postfazione di Gerald Raunig, Fabbriche del sapere, industrie della creatività, ombre corte / cartografie 2012
Inutile insistere sulla ricchezza e l’efficacia della ricerca di Gerald Raunig. La sua scrittura si muove su quel terreno che si stende dai Mille Plateaux di Deleuze-Guattari fino alle costituzioni del postoperaismo ed ivi produce modulazioni ricche ed articolate della critica del potere ed inaugura nuove linee di fuga, diserzioni, dialettiche di nuovi mondi, riterritorializzazioni creative… È un controcanto questo a tutti quegli sviluppi del pensiero postmoderno (ed anche postoperaista) che coagulano linee di critica (altrimenti aperte) ed inclinano in maniera teoreticistica e rigida momenti di resistenza (altrimenti vivaci). È dunque un controcanto essenziale che ci rimette tutti con i piedi per terra.
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Posted: Giugno 3rd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comune, crisi sistemica, epistemes & società, Révolution, riots | Commenti disabilitati su les langages des *banlieus*
par Birgit Mennel / Stefan Nowotny
Traduit par Maximilian Raguet & Clément et Jérome Segal
93
91, 92, 93, 94. – Ces nombres désignaient, avant la création d’un État algérien indépendant, les départements français d’Alger, d’Oran, de Constantine et des Territoires du Sud, qui furent progressivement colonisés à partir de 1830 et qui, contrairement aux autres colonies, étaient considérés comme faisant partie intégrante du territoire français. En 1968, une réforme administrative distribua ces numéros, « libres » depuis 1962, à différents départements de la région parisienne : le numéro 91 désigne depuis le département de l’Essonne situé plutôt dans le sud de l’agglomération parisienne et faisant partie de la « grande couronne » parisienne qui forme une ceinture de communes définissant les limites de l’espace métropolitain. Les numéros 92, 93 et 94 devinrent eux la « petite couronne » qui est le cercle de « banlieues » accolé à la ville. Les numéros 92, 93 et 94 sont aujourd’hui les Hauts-de-Seine (92), qui s’étendent du nord au sud de l’ouest de la capitale, la Seine-Saint-Denis (93) au nord et au Nord-est, ainsi que le Val-de-Marne (94) au Sud et au Sud-est.
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Posted: Maggio 29th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, crisi sistemica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, Révolution | 177 Comments »
di MARCO BERTORELLO e DANILO CORRADI
La crisi da strutturale si va trasformando in sistemica nella misura in cui l’economia di mercato, nel suo produrre disfunzioni e inefficacia, dà vita a un crescente mancato consenso sociale. L’incapacità di quest’ultimo di riversarsi su un progetto alternativo consente all’attuale sistema di permanere ancora saldamente in sella. Ma allo stesso tempo è sempre più evidente il distacco in ordine sparso e atomizzato, e qui sta il limite che sviluppa impotenza, di importanti segmenti della società. Il problema sarà come passare dal mancato consenso al dissenso, dalla critica alla proposta. Quello che intanto appare come un dato ineliminabile è l’incapacità concreta di uscire dalla crisi da parte delle attuali classi dirigenti. Restando quindi su questo punto, sono necessarie alcune considerazioni per comprendere come sia in corso una sorta di fine dell’Impero a cui è sempre più urgente contrapporre un’alternativa, pena il rischio che forze centrifughe e di destra prendano il sopravvento. Se ci convinciamo seriamente della parabola da fine dell’Impero allora saremo costretti a prendere più seriamente anche la necessità di un’alternativa radicale, capace di uscire dagli schemi politici, economici e sociali che il Novecento ancora riversa sul nuovo secolo.
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Posted: Maggio 16th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, comunismo, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | 356 Comments »
di Mona Chollet
da “Le Monde Diplomatique”, maggio 2013
Si lavora e, in cambio, si ricevono soldi. Questa logica è così ben impressa nella mente, che la prospetti- va di garantire un reddito di base incondizionato, cioè di versare a ciascuno una somma mensile sufficiente a permettergli di vivere, indipendentemente dall’attività lavorati- va, sembra un’aberrazione. Siamo ancora convinti di dover strappare a una natura arida e ingrata i mezzi per la sussistenza individuale; ma la realtà è ben diversa.
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