Posted: Febbraio 8th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: 99%, anthropos, comune, crisi sistemica, epistemes & società, Foucault, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Il Rosso e il Tricolore
di Alain Badiou
Sfondo: la situazione mondiale
Oggigiorno, il mondo è totalmente investito dal capitalismo globale, sottomesso ai dettami dell’oligarchia internazionale e asservito all’astrazione monetaria come unica figura riconosciuta dell’universalità. Viviamo in un periodo di transizione molto difficile, che separa la fine della seconda tappa storica dell’Idea comunista (la costruzione indifendibile, terrorista, di un “comunismo di Stato”) dalla terza tappa (il comunismo come realizzazione politica, adatta al reale, dell’“emancipazione dell’umanità intera”). In questo contesto, si è insediato un mediocre conformismo intellettuale; una sorta di rassegnazione al contempo lamentevole e soddisfatta, che accompagna l’assenza di ogni futuro altro, ovvero la ripetizione dispiegata di ciò che già c’è.
[–>]
Posted: Gennaio 28th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, au-delà, epistemes & società, post-filosofia | 9 Comments »
Language and the future: code is a way to submit future to language, and to annihilate subjecting it to the algorithm. In the beginning someone is writing the code, and others are supposed to submit themselves to the effects of the code written by someone. Power is more and more inscribed in code. Writing to Thomas Sebeok, Bill Gates once remarked that “power is making things easy” (quoted by Arthur Kroker and Michael A. Weinstein in Data Trash, 1994). Code and interfaces: interfaces are supposed to make the complexity of the code easy, but code in itself is more often about simplifying technical procedures of social life, particularly of economic production and exchange. So code is speaking us, but we are not always working through the effects of written code. More and more we are escaping (or trying to escape) the automatisms implied in the written code.
[–>]
Posted: Gennaio 23rd, 2015 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, bio, crisi sistemica, epistemes & società, kunst | Commenti disabilitati su Il vessillo squarciato. Genealogie di potere e questioni di immaginario (ma non solo)
Soggettività, individui-folla e comunità
L’intreccio di parole, emozioni, fatti e vissuti racchiude, per ciascuno, il senso più intimo di quanto successo a Parigi. E proprio perché tante e varie sono le soggettività coinvolte – diverse per estrazione sociale, genere, colore, credo religioso, fede politica – che è pericoloso operare su questo piano, rischiando di cadere in semplificazioni o luoghi comuni.
Il trauma è stato collettivo, partiamo di qui. Bisogna intendersi, però, sul significato di “collettivo”: il termine non è sinonimo di un insieme di persone che, già a priori, si sente unito; è l’occasione scioccante che impone, inconsapevolmente e con forza, la condivisione di un terreno simbolico comune.
All’epoca delle post-democrazie ciò significa che la prospettiva entro cui collocare l’accadimento è chiaramente intersoggettiva, ossia di singoli che decidono di essere, per l’occasione, parte di un medesimo contesto sociale. “Per l’occasione” – va precisato – perché adottando una prospettiva intersezionale, cioè valutando l’intreccio dei frammenti culturali che costruiscono l’identità di ciascun individuo (genere, colore, classe, religione…), il medesimo tragico atto risuona in modi differenti.
[–>]
Posted: Gennaio 22nd, 2015 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, au-delà, bio, crisi sistemica, epistemes & società | Commenti disabilitati su Monsters. Tracce per la decostruzione dell’immaginario distopico post-Charlie Hebdo
Nelle righe che seguiranno proverò, in linea e in dialogo con quanto scritto da Gabriele, a comprendere quanto dietro all’utopia della (ri)fondazione della comunità immaginata (dei buoni, dell’occidente) stia il delinearsi di una codificazione del mostruoso che, sin dall’11 Settembre, vede nel maschio musulmano non-bianco l’altro che per contrasto definisce il Noi. La letteratura critica è, per fortuna, molto vivace e tocca tantissimi temi – quello dell’islamofobia come eredità coloniale, della nuova fondazione dello stato ‘morale’ e conservatore mediante omonazionalismo e femonazionalismo (ossia la strumentalizzazione ideologica da parte del discorso nazionalista dei discorsi emancipazionisti delle formazioni gay e femministe) contro il barbaro immorale, il razzismo multiculturalista, le nuove forme di razzismo culturalizzate. Non sto ora a darne una descrizione approfondita, ma delle fantasie di bianchezza e delle gerarchie patriarcali ed eterosessiste abbiamo scritto in ciascuno dei brevi saggi apparsi in Distopie.
[–>]
Posted: Gennaio 5th, 2015 | Author: agaragar | Filed under: digital conflict, epistemes & società, Foucault | Commenti disabilitati su Circuiti disintegrati: Peter Halley
di Marco Dotti
Ci sono paradossi che si inscrivono direttamente nelle forme, anche in quelle più lineari e semplici. Nel lavoro di Peter Halley questi paradossi assumono forma di «diagrammi sociali», di celle, di «microchips» stilizzati, di circuiti di linee e cortocircuiti di colori a rappresentare – in qualche modo – il calco di una «realtà» in preda alla follia spettacolarizzata e travolta nel suo flusso alienante.
[–>]
Posted: Dicembre 30th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: comune, comunismo, critica dell'economia politica, Foucault, Marx oltre Marx, postoperaismo | Commenti disabilitati su Un’esperienza marxista di Foucault
di ANTONIO NEGRI
1. La domanda che mi porrò oggi è semplice: come ho tentato di leggere, come mi è sembrato possibile farlo, nel mio lavoro, Marx con e dopo Foucault? Vorrei analizzare rapidamente questa esperienza. Si è trattato di fissare degli assi di lettura marxiana che si organizzassero attorno ad un dispositivo di soggettivazione, ricalcato su Foucault e del quale io cercherò di mostrare la possibilità d’essere applicato alla nostra attualità: esso impone un’ontologia adeguata. Se, inversamente, leggere Marx significa nutrire una volontà radicale di trasformazione dell’essere storico, la soggettivazione foucaltiana mi sembra debba essere confrontata a tale determinazione.
[–>]
Posted: Dicembre 29th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: au-delà, bio, Deleuze, epistemes & società, Foucault | Commenti disabilitati su Deleuze-Foucault, così vicini così lontani
di Roberto Ciccarelli
Gilles Deleuze. Pubblicato il primo volume che raccoglie i corsi del filosofo francese dedicati a Michel Foucault. Un’immersione nel labirinto rappresentato dal rapporto tra sapere e potere.
Gilles Deleuze e Michel Foucault hanno intrattenuto un’amicizia profonda e distante. Misterioso rapporto, l’ha definita Deleuze nell’intervista a Claire Parnet sull’Abecedaire. Poi subentrò il rammarico quando il filosofo delle Parole e le cose o di Sorvegliare e punire morì nel 1984. I rapporti si erano raffreddati dopo una serie di dissidi teorici e politici. Nel 1976 Foucault criticò la nozione di desiderio di Deleuze-Guattari nell’Antiedipo. Poi si allontanarono sul caso dell’avvocato della Raf Klaus Croissant, estradato dalla Francia in Germania nel 1977. Emersero divergenze anche sulla questione palestinese.
[–>]
Posted: Dicembre 22nd, 2014 | Author: agaragar | Filed under: comunismo, epistemes & società, Marx oltre Marx, postoperaismo | Commenti disabilitati su Il Novecento di Mario Tronti
di Carlo Formenti – Franco Milanesi – Damiano Palano
Questo testo è la trascrizione del dibattito svoltosi presso la Casa della Cultura di Milano il 20 novembre 2014, in occasione della presentazione del libro di Franco Milanesi, Nel Novecento. Storia, teoria, politica nel pensiero di Mario Tronti (Mimesis, Milano 2014).
[–>]
Posted: Dicembre 17th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: comunismo, critica dell'economia politica, postoperaismo | Commenti disabilitati su post-operaismo
Come il patrimonio teorico dell’operaismo italiano è servito a comprendere la realtà del lavoro postfordista – di Sergio Bologna
Sergio Bologna, protagonista dell’operaismo e del post-operaismo italiano, racconta l’evoluzione di un pensiero politico, vario e ricco di sfaccettature, che attraversa mezzo secolo di elaborazione teorica e azione militante in Italia, dagli anni Sessanta a oggi. Un pensiero che ancora oggi mostra tutta la sua potenziale ricchezza ed è capace di innervarsi con le energie delle nuove generazioni. Perché l’esercizio del pensiero critico è linfa per la comprensione di ciò che è successo e motore di ciò che verrà.
[–>]
Posted: Dicembre 13th, 2014 | Author: agaragar | Filed under: comune, comunismo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Viewpoint Magazine
The State, lo Stato e le problematiche a questo correlate, le possibilità e i limiti di un suo ripensamento strategico, questi i temi al centro del quarto numero della rivista “Viewpoint Magazine” che oggi presentiamo. Un tema spinoso e di stringente attualità quello dello Stato che i diversi articoli e testi raccolti in questo numero ci invitano a discutere in un’ottica rivoluzionaria. Insieme alla traduzione dell’editoriale dal titolo esplicito: Per una teoria rivoluzionaria dello Stato, pubblichiamo un testo di Asad Haider, tra i redattori della rivista, che ci presenta gli obiettivi e le linee guida di Viewpoint Magazine: Viewpoint, un laboratorio per le lotte.
[–>]