Morte mimetica

Posted: Ottobre 21st, 2012 | Author: | Filed under: anthropos | Commenti disabilitati su Morte mimetica

di Massimo Canevacci

Pigrizia

Non sono uno specialista sulla malavita né ho mai fatto ricerche su tale argomento. La mia impostazione teorica ed empirica si basa sul metodo etnografico, che è nella sua immanenza basato sulla ricerca micrologica. A causa di questa assenza, il mio svolgimento sarà di tipo filosofico. O meglio, affermerà la connessione profonda di una certa filosofia sociale che si intreccia con un’antropologia teorica cui mi sento di appartenere. Entrambe, a mio avviso, rifiutano ogni ontologia e trovano la loro parziale quanto temporanea verità nella ricerca focalizzata e nella trasformazione dell’esistente. In genere rifiuto di scrivere su cose che non conosco direttamente. In questo caso ho accettato per diversi motivi: in primo luogo perché questa rivista di filosofia e la sua scelta monografica sulla malavita mi continuano a mantenere un legame con l’Italia, da cui mi sono auto-esiliato da qualche anno. E poi per la speranza che questo infelice paese si trasformi su criminalità e corruzione e continui a lottare contro ogni realismo. Ma soprattutto perché è una sfida cui è difficile rinunciare, che – mi sembra chiaro – rifiuto esplicitamente di leggere come metafora, nei limiti secondo cui ogni scrittura è sempre metaforica. La mia riflessione svolgerà e tenterà di applicare concetti di Bateson (doppio vincolo e schismogenesi), di Adorno (mimesi e morte), di Tony Soprano (valori e turpiloquio), autori vari (cinema e melodramma).

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