Riflessioni amichevoli nella crisi attuale

Posted: Giugno 6th, 2012 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Riflessioni amichevoli nella crisi attuale

di ANTONIO NEGRI

1. Gli uomini per i quali sento una certa simpatia, si sono battuti, in Europa, nel secolo XX, attorno a tre obiettivi: per il socialismo contro il fascismo; per una Europa unita contro lo stato-nazione; per la pace contro la guerra. I primi due di questi obiettivi, nella crisi attuale, sembrano essersi fortemente appannati, e le lotte che ora si sviluppano attorno ad essi appaiono di risultato incerto – ed i risultati di quelle già sviluppatesi o dimenticati o in solida crisi. Quanto alla pace essa c’è ancora, ma quanto malsicura!

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Il grande alibi e la grande ipocrisia

Posted: Giugno 6th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo, postgender | Commenti disabilitati su Il grande alibi e la grande ipocrisia

di Sergio Bologna

E’ finito il tempo in cui tutta la crisi del paese si poteva addossare alle responsabilità della Lega e del Cavaliere. E’ finito il Grande Alibi con il quale certi partiti e grandi organi di stampa hanno vissuto, o vegetato, coprendo le loro responsabilità storiche con le immagini marionettistiche o truci di Bossi e Berlusconi. Adesso stanno lì, mezzi nudi, e la loro pochezza è sempre più visibile. Cercano di fare un po’ lo stesso giochetto con il governo Monti, ci provano, ma è più difficile, lo hanno voluto loro, lo ha confezionato il Presidente. Come si può sconfessare una cultura, propria di quella generazione di ex comunisti, che ha sempre visto il nemico a sinistra e considerato alla stregua dell’eversione le espressioni di autonomia di pensiero che si fanno rappresentanza?

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Vattimo: Heidegger, nazismo e filosofia

Posted: Giugno 6th, 2012 | Author: | Filed under: philosophia | Commenti disabilitati su Vattimo: Heidegger, nazismo e filosofia

Heidegger, maestro nazista
«Attaccato da tutti, ha ispirato la filosofia europea».

Lettera43, 9 maggio 2012. Intervista di Bruno Giurato

Ogni volta che si nomina il professore «agreste e boschivo» torna puntuale come un orologio al plutonio la polemica, o meglio l’etichetta di «nazista». È il destino di Martin Heidegger, probabilmente il pensatore più influente del 900, almeno per quanto riguarda il lato continentale della filosofia.

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Illusioni perdute dell’altro mondo

Posted: Giugno 2nd, 2012 | Author: | Filed under: post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, Révolution | 33 Comments »

di Pierre Macherey

Il pensiero utopico aiuta a interpretare i periodi di transizione, quando il vecchio non è ancora morto e il futuro si manifesta con difficoltà. Nella crisi attuale può infatti fornire strumenti per elaborare realistiche strategie di resistenza al neoliberismo.

A differenza di quanto avveniva appena un secolo fa, oggi non si scrivono più grandi favole utopiche: le ultime, senza dubbio, sono state quelle di H. G. Welles le quali, però, si presentavano più come racconti d’anticipazione che come utopie in senso stretto.

Perché questo declino? Molto probabilmente perché si è consumata l’aspirazione che dava la forza di credere alla virtù delle utopie, quelle che si situavano all’incrocio dell’immaginario e del reale, in questo punto d’incertezza, ma anche di speranza, in cui sembra si prolunghino l’una nell’altra. È come se questa divisione tra immaginario e reale fosse divenuta insormontabile.

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