Posted: Novembre 28th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: BCE, crisi sistemica | Commenti disabilitati su Grèce: coup d’Etat européen face au soulèvement populaire
Par Stathis Kouvélakis
À l’heure où ces lignes sont écrites, Loukas Papadémos vient de former le nouveau gouvernement dit «d’entente nationale» appelé à succéder à celui du démissionnaire Georges Papandréou. Il a fallu plusieurs jours de tergiversations et d’âpres négociations entre le PASOK (social-démocrate), toujours majoritaire au Parlement, et la Nouvelle Démocratie (ND, opposition de droite), sans oublier le rôle particulièrement actif de l’extrême droite du LAOS [Rassemblement Populaire Orthodoxe], pour arriver à ce résultat.
Au final, un gouvernement dont les principaux portefeuilles économiques et sociaux restent aux mains du PASOK, la droite se cantonnant à deux ministères «régaliens» (Défense, Affaires étrangères). Un gouvernement également marqué par la participation de l’extrême-droite, pour la première fois depuis la chute du régime militaire (1974), qui se voit attribuer un ministère (Transports et Travaux publics) et trois secrétariats d’État.
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Posted: Novembre 27th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica, postoperaismo | Commenti disabilitati su la parola “Partito”
di Mario Tronti
La parola chiave serve per aprire la porta dell’agire politico. Ecco allora la difficoltà. La parola partito sembra oggi non assolvere più a questa funzione. Bisogna capire se è la chiave che si è sverzata nel tempo, o se è la serratura a essere stata cambiata, da qualcuno o da qualcosa. La forma-partito, per continuare a usare questa formula di gergo al tempo stesso burocratica ed eloquente, si è dissolta per consunzione interna, o è stata destrutturata da infiltrazioni climatiche esterne? Ricerca. Prima di tutto ricerca. Questo si vuole dire con questo fascicolo di Democrazia e diritto. E ricerca comparata, tra presente e passato e dentro un presente plurale, fatto di storie diverse, ancora declinate nel solco tradizionale dello Stato-nazione.
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Posted: Novembre 25th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune | Commenti disabilitati su commoning
Essay
Instead of a license: The words of “Property, Commoning and the Politics of Free Software” that you can read on your screen or print on paper belong to everyone. There is only one mind. However, by default they seem to belong to me exclusively in (copyright) law and in certain customs. These customs I wish to change. A culture where the word needs no protection from enclosure should be a minimum demand. Sharing is caring. If you use substantial parts or make money – ha! – on any of this, then do please get in touch, and if you forget to refer to where “your” ideas came from in an academic context, well that’s your problem. I don’t really believe in that system anyway, so what happens there is of little interest. Attribution is not only to be nice, but also to provide links between words with ideas, arguments and other trains of thought. Think carefully.
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Posted: Novembre 25th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: au-delà, comune, postcapitalismo cognitivo | 7 Comments »
L’intelletto generale alla ricerca del corpo
di Franco Berardi “Bifo”
Questo testo è tratto dalle pp. 121-125 di Franco Berardi Bifo, La sollevazione. Collasso europeo e prospettive del movimento, Manni, Lecce 2011, pp. 160, € 10.00 (qui la scheda di presentazione editoriale)
Il 14 dicembre del 2010 centinaia di migliaia di persone, per gran parte studenti e ricercatori invasero il centro delle città di Londra di Atene e di Roma e li misero a soqquadro. Non proprio a ferro e fuoco, per questa volta, la prossima si vedrà.
La loro piattaforma rivendicativa, se così la vogliamo chiamare, consisteva semplicemente in questo: la conoscenza, la ricerca, l’educazione non possono essere sottoposte agli interessi di arricchimento di una ristretta classe finanziaria, e le autorità politiche e finanziarie europee non possono tagliare i fondi per la ricerca e per la scuola, né possono pretendere di sottomettere le linee di sviluppo della ricerca e dell’educazione alle finalità del profitto e della competizione. Se si fa questo si avvia un processo di imbarbarimento, di de-civilizzazione.
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Posted: Novembre 25th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su Il codice del capo
di Michele Prospero
Una forma contingente della politica che in Italia è diventata forza di sistema. Anticipazione dalla relazione che l’autore terrà a Roma in un forum dedicato ai populismi.
Il populismo, colto in un senso ampio, comprende un atteggiamento, una retorica, una inclinazione che caratterizza molteplici soggetti e movimenti. Il tratto caratterizzante di tali manifestazioni, dipinte al solito come forme irrituali rispetto alla configurazione postulata come normale della politica, è la riconduzione alla entità denominata di volta in volta popolo, gente, società civile di virtù originarie che brillano come autenticità rispetto alla perdita di senso sprigionata dalla classe dirigente professionalizzata. In tal senso, alla fenomenologia del populismo appartengono molteplici figure e svariati comportamenti che contrappongono in maniera strutturale élite, poteri forti, istituzioni, caste e sfere pubbliche di rappresentanza. Troppi movimenti rientrano però in questo ambito di azione anticonvenzionale che sprigiona una palese estraneità o deviazione rispetto ai moduli della rappresentanza per rendere proficuo un concetto così elastico e onnicomprensivo. Questa sterilità assiologica di un concetto dalle maglie troppo larghe comporta la necessità di uno sforzo di delimitazione con l’adozione di una griglia concettuale capace di fornire una selezione più specifica del fenomeno. Poiché i populismi sono variegati e hanno storie e culture diverse, il populismo andrebbe assunto come un concetto che si presenta con uno spettro mutevole che oscilla dalle manifestazioni di protesta di minoranze intense ed escluse a una tratto sistemico di forze che raggiungono il potere e connotano in varie intensità un intero ciclo lungo della storia italiana.
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Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su reddito minimo
Lettera aperta del Bin Italia al Presidente Monti e al Ministro del welfare
Il Bin-Italia ha rivolto al neo-presidente del consiglio Mario Monti e alla nuova ministra del welfare Elsa Fornero un appello per l’introduzione urgente, immediata di una misura di reddito minimo garantito incondizionato. L’appello del Bin-Italia è a fare presto nel realizzare misure efficaci e non più rinviabili per contrastare l’emergenza sociale in atto nel nostro paese. Per scongiurare il rischio di default dei diritti di cittadinanza e per consentire al nostro Paese di adeguarsi agli strandard europei di protezione della dignità umana si rende indispensabile il riconoscimento di forme individuali di reddito garantito.
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Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: agaragar | Filed under: Révolution | 9 Comments »
Je voudrais, avant de commencer ce post, faire un appel à ses lecteurs. Comme vous le savez, ce blog comme de nombreuses publications sur ce site ne sont possibles que parce que « Le Monde diplomatique » existe et finance ces activités. Comme tous les ans, nous faisons appel aux dons des lecteurs pour aider et consolider notre indépendance. Je vous invite à y participer, dans la mesure de vos moyens, et à relayer cet appel autour de vous.
Les prévisions les plus pessimistes étaient devenues monnaie courante. Après le printemps venait l’automne arabe, la contre-révolution était en marche, et, pour certains, la révolution n’avait même pas eu lieu. Ce sentiment était sans doute d’autant plus prégnant que le renversement des régimes tunisien et égyptien s’était opéré avec une apparente facilité, créant l’illusion que les transformations seraient simples. Dès que le processus sembla ralenti, les augures annoncèrent que la révolution avait perdu. Pourtant, toute l’histoire des révolutions, de la révolution anglaise à la révolution française, de la révolution bolchevik à la révolution algérienne, prouve que les transformations nécessitent du temps, de l’énergie, souvent des affrontements violents. Rarement les classes dominantes cèdent sans combattre. Mais si la contre-révolution est une réalité, rien n’indique qu’elle doive nécessairement l’emporter.
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Posted: Novembre 21st, 2011 | Author: agaragar | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su il paradosso dell’Italia
di ANDREA FUMAGALLI
L’attuale situazione politica italiana è alquanto paradossale. Non è una novità, è una costante dell’Italia.
Soltanto un anno fa, da un punto di vista economico, non si riscontravano segnali che potessero far pensare ad una pressione speculativa così forte sull’Italia. Non aveva tutti i torti il ministro Tremonti ad affermare che i fondamentali economici del paese erano sufficientemente solidi. Il rapporto debito/pubblico italiano era sì molto elevato (120%), ma, tutto sommato, lo stesso di 20 anni fa e nel corso della crisi dei subprime l’Italia aveva fatto registrare l’aumento più contenuto, di gran lunga inferiore a quello Usa (dal 60% del 2007 al 105% di oggi). Al netto della spesa per interessi, il rapporto deficit/Pil risultava inferiore a quello francese e inglese e di poco superiore a quello tedesco. Inoltre il tasso d’inflazione era in linea con quello europeo e la disoccupazione ufficiale (sottostimata rispetto a quella reale) pure. Piuttosto, il problema economico dell’Italia risulta la sua bassa crescita, a seguito dell’elevata precarizzazione del lavoro che penalizza i settori a più alto valore aggiunto e la dinamica della produttività e un’eccessiva concentrazione dei redditi che penalizza la domanda interna.
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Posted: Novembre 20th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: arts, au-delà | Commenti disabilitati su Pina
http://www.youtube.com/watch?v=SFF8XHmOccg&feature=related
Posted: Novembre 19th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su contropotere europeo
Étienne Balibar: Se l’Europa fosse un contropotere
Se l’Europa fosse un contropotere
“La risposta alla crisi da parte delle élite europee e dei mercati è l’instaurazione di uno stato d’eccezione incentrato su una «dittatura commissaria”
Intervista a Étienne Balibar
a cura di Benedetto Vecchi
da il manifesto, 19 nov. 2011
La provocazione arriva a metà del seminario tenuto all’Università di Bologna. «Quello che sta accadendo in Europa può essere considerato la messa in forma di un nuovo modello di governo politico. Stiamo cioè assistendo al rilancio del processo di unificazione politica dopo la battuta d’arresto successiva ai referendum francese, olandese e irlandese, che misero in evidenza il diffuso dissenso al processo avviato dai tecnocrati di Bruxelles.
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