HACKING NETCULTURE E SABOTAGGIO

Posted: Aprile 20th, 2012 | Author: | Filed under: hacking, vita quotidiana | 57 Comments »

di Arturo di Corinto per “Come si fa” di Franco Bifo Berardi (Manni Editore)

Autorevolezza contro autorità, competenza contro gerarchie, libertà contro controllo

All’inizio c’era l’attivismo.
Diverso dalla militanza nei partiti e nelle associazioni, l’activism è l’azione diretta dei movimenti di base per denunciare un torto, contestare una scelta politica e dare voce alla protesta sociale su questioni specifiche. Poi è venuto l’hack-tivism, l’attivismo al computer, l’azione diretta in rete con tecniche da hacker, e dopo ancora il media-attivismo, l’uso consapevole e critico di telecamere, televisioni di strada e web-tv autogestite. Oggi va di moda l’attivismo 2.0: giovani e meno giovani hanno abbracciato i social media (il web 2.0) per promuovere campagne sociali e fare attivismo oltre le forme tradizionali degli scioperi, delle occupazioni, dei boicottaggi, dei cortei e delle petizioni virtuali.

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Gli economisti sul libro paga della finanza

Posted: Aprile 17th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su Gli economisti sul libro paga della finanza

Editoriali, trasmissioni mattutine alla radio, palcoscenici televisivi: in piena campagna per le presidenziali, un pugno di economisti si spartisce l’intero spazio della comunicazione e delimita il terreno delle possibilità in campo. Presentati come accademici, incarnano il rigore tecnico nel mezzo della mischia ideologica. Ma se di questi “esperti” fossero note anche le altre attività, le loro analisi risulterebbero altrettanto credibili?

di Renaud Lambert

Si chiama «effetto Dracula»: allo stesso modo del celebre vampiro dei Carpazi, gli accordi illegittimi non possono resistere all’esposizione alla luce. Così, nel 1998, la scoperta del Multilateral agreement on investment (Mai), negoziato di nascosto allo scopo di accentuare la liberalizzazione dell’economia, ha determinato la sua disintegrazione. Questa volta, la controversia riguarda invece la collusione tra economisti e istituzioni finanziarie.

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Scacco (matto?)

Posted: Aprile 14th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Scacco (matto?)

di Franco Berardi Bifo

Il pensiero politico contemporaneo manca del senso del tragico, e si sforza di interpretare la realtà in base a categorie discorsive che non riescono ad agire sugli automatismi tecnici, linguistici, finanziari, e psichici che sempre più spesso conducono al suicidio: il suicidio collettivo della devastazione ambientale, e il suicidio individuale che inghiotte un numero crescente di vite umane. Occorre invece comprendere la tragedia e parlare il suo linguaggio, se si vuole entrare in sintonia con la mutazione profonda che sta attraversando la società. E se si vuole cercare, ammesso che esista, una via d’uscita dall’abisso cui il capitalismo ha destinato la storia dell’umanità.

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The neoliberal crisis

Posted: Aprile 14th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica | Commenti disabilitati su The neoliberal crisis

Viaggio in Europa/Londra

La crisi vista dal muro della City

Perché la Grande Recessione non ha prodotto il rigetto dell’ideologia e delle pratiche che l’hanno causata? Le riflessioni nell’e-book “The neoliberal crisis”, di Stuard Hall, Michael Rustin, John Clarke e Doreen Massey

What is this crisis? è la questione posta dall’ebook The Neoliberal Crisis nel quale Stuard Hall, Michael Rustin, John Clarke e Doreen Massey, collaboratori della rivista Soundings, indagano il ruolo materiale e culturale svolto dalla neoliberal revolution nella trasformazione della società inglese e ricercano le cause dell’attuale crisi e le prospettive politiche che ne possono derivare. Per quanto l’attenzione sia rivolta alla realtà britannica, le loro riflessioni hanno un interesse più generale, tenuto conto dell’importanza che ha avuto il thatcherismo e il suo prolungamento nel blairismo e nell’attuale cameronismo nel pensiero e nell’azione politica dell’ultimo trentennio.

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Hardt – Holloway

Posted: Aprile 12th, 2012 | Author: | Filed under: Révolution | Commenti disabilitati su Hardt – Holloway

Creating Common Wealth and Cracking Capitalism. A Cross-Reading

Autor(es): Hardt, Michael – Holloway, John

Hardt, Michael Hardt, Michael . Nació en Washington DC en 1960, es un filósofo político y crítico literario, actualmente establecido en la Duke University, Carolina del Norte. Luego de su graduación en ingeniería, comenzó a trabajar para compañías de energía solar en América Latina, pensando que suministrar fuentes de energía alternativa a los países del tercer mundo era la mejor manera de activar políticamente. Finalmente, luego de trabajar para varias ONG en América Central, decidió volver a los EE.UU. y dedicarse a estudiar las posibilidades de cambios sociales y políticos fundamentales en su propio país. En 1990 se doctoró en literatura comparada en la Universidad de Washington. Sus obras más famosas son “Imperio” (2000) y “Multitud: guerra y democracia en la era del imperio” (2004), fueron escritas en colaboración con Antonio Negri. En el 2009 a estas obras se sumará la tercera parte de la trilogía, titulada “Commonwealth”. Michael Hardt es también autor de “Gilles Deleuze: an Apprenticeship in Philosophy” (1993) y “Labor of Dionysus: A Critique of the State Form” (también escrita en colaboración con Antonio Negri, 1994), “Radical Thought in Italy (coeditada con Paolo Virno, 1996), y “The Jameson Reader” (con Kathi Weeks, 2000).
Holloway, JohnHolloway, John. Nació en Dublín, Irlanda. Es abogado, doctor en Ciencias Políticas, egresado de la Universidad de Edimburgo y diplomado en altos estudios europeos en el Collège d’Europe. Es profesor e investigador del Instituto de Ciencias Sociales y Humanidades de la Benemérita Universidad Autónoma de Puebla, México. En la Argentina, con Ediciones Herramienta, ha publicado como autor: Cambiar el mundo sin tomar el poder (2002); Keynesianismo: una peligrosa ilusión (2003); Contra y más allá del capital (2006). Como compilador o coautor: Clase ˜= lucha (2004); Marxismo abierto (2 volúmenes, 2005 y 2007); Negatividad y revolución (2007); Zapatismo (2008); Pensar a contrapelo (2010). Varios de sus libros han sido publicados en inglés, francés, portugués, alemán, italiano, turco, neerlandés, griego, sueco, esloveno, danés, coreano, japonés, polaco y búlgaro. En América Latina existen ediciones en Bolivia, Brasil, México y Venezuela. Chile y Perú tienen obras en preparación. En el Estado Español se suman las Ediciones de Intervención Cultural, de Barcelona. Actualmente, se encuentra en preparación una selección de sus obras dirigidas por el autor y a cargo de Ediciones Capital Intelectual de Buenos Aires.

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La riforma del mercato del lavoro

Posted: Aprile 10th, 2012 | Author: | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | 8 Comments »

(sullo sfondo, The family e un poker di donne)

di Cristina Morini

Mentre le vicende di The family annichiliscono il Paese con beffarda e insieme crudele evidenza fisiognomica, è stata presentata la riforma del mercato del lavoro. Riforma storica eppure derubricata dai media a notizia collaterale, con la metà delle redazioni d’Italia a pedinare l’uomo di Gemonio.
La misera telenovelas padana non ci ha distratti e non ci sfugge la portata della transizione, giocata tra favolose coincidenze, ponti pasquali e ruoli di donne. Elsa Fornero, sempre più compresa nella parte dell’allieva modello (nel nome del padre) del professor Monti, da lui rimproverata o sorretta a seconda dei casi. Susanna Camusso che, grazie all’incredibile fair play dell’“altra parte sociale”, Emma Marcegaglia, si trova servita la possibilità di sfuggire a quello che parrebbe, al semplice buonsenso, l’obbligo di respingere il contropacco dicendo finalmente qualcosa di sinistra. La presidente di Confindustria, che calca esageratamente i toni, disponibile a tradursi in caricatura quando in un’intervista rilasciata al Financial Times si spinge addirittura a sostenere che il testo del duetto è pessimo e che tanto valeva non fare alcunché. Ecco allora che Camusso difende il Ddl, sperando possa funzionare l’equivoco argomento “se non piace ai padroni allora abbiamo vinto noi” (“Si tratta di un importante risultato della Cgil e della mobilitazione unitaria dei lavoratori”). Sulle prime pagine, intanto, le leghiste Rosy Mauro e Manuela Marrone rubano la scena a tutte loro con “scuole bosine” (sic) finanziate con soldi pubblici e lauree acquistate (pare) in Svizzera. Son queste le quote rosa che ci confondono, siamo sincere.
Istantanee da un’Italia stordita dalla crisi, con progressivo aumento del numero dei suicidi, dei casi di rapina finiti male per pochi euro, dove i giovani sono sempre più disoccupati perché i vecchi sono costretti a restare al lavoro fino all’ultimo respiro – e sul tema la retorica si spreca ma mai nessuno che dica la verità.

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sovrapposizioni

Posted: Aprile 9th, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, arts, au-delà | Commenti disabilitati su sovrapposizioni

di Carmelo Bene e Gilles Deleuze

Traduzione di Jean-Paul Manganaro
Il volume contiene 48 tavole in bianco e nero fuori testo con fotografie, in buona parte inedite, scattate durante le prove per la prima del Riccardo III

“È come se ci fossero due operazioni opposte. Da un lato si eleva a ‘maggiore’: di un pensiero si fa una dottrina, di un modo di vivere si fa una cultura, di un avvenimento si fa Storia. Si pretende così riconoscere e ammirare, ma, in effetti, si normalizza. Succede lo stesso per i contadini delle Puglie, secondo Carmelo Bene: si può dar loro teatro, cinema e persino televisione. Non si tratta di rimpiangere il vecchio buon tempo, ma d’essere sgomenti di fronte all’operazione che subiscono, l’innesto, il trapianto fatto alle loro spalle per normalizzarli. Sono divenuti maggiori. Allora, operazione per operazione, chirurgia contro chirurgia, si può concepire l’inverso: in che modo ‘minorare’ (termine usato dai matematici), in che modo imporre un trattamento minore o di minorazione, per sprigionare dei divenire contro la Storia, delle vite contro la cultura, dei pensieri contro la dottrina, delle grazie o delle disgrazie contro il dogma?” (dal testo di Gilles Deleuze).

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Deleuze

Posted: Aprile 8th, 2012 | Author: | Filed under: au-delà, post-filosofia, Révolution | Commenti disabilitati su Deleuze


J.-P. Sartre: sulla tortura

Posted: Aprile 7th, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, racisme, Révolution | Commenti disabilitati su J.-P. Sartre: sulla tortura

Nel 1943, in via Lauriston, erano dei francesi a gridare d’angoscia e di dolore.
La Francia intera li udiva. L’esito della guerra non era certo, e non si voleva neppure pensare al futuro; ma una sola cosa ci pareva comunque impossibile: che si sarebbero fatti urlare altri uomini, un giorno, in nostro nome.

Ma impossibile non è francese: nel 1958, ad Algeri, si tortura abitualmente, sistematicamente; tutti lo sanno, da Lacoste ai contadini dell’Aveyron. Nessuno ne parla, o quasi: fili di voce si estinguono, nel silenzio. La Francia non era più muta di oggi sotto l’occupazione; ma aveva almeno la scusa di essere imbavagliata. All’estero, il caso nostro è già giudicato: la Francia continua a degradarsi: dal ’39 secondo alcuni, dal ’18 secondo altri.
Io non credo però così facilmente alla degradazione di un popolo; credo ai suoi marasmi e alle sue ottusità. Durante la guerra, quando la radio inglese o la stampa clandestina ci parlavano dei massacri di Ouradour, guardavamo i soldati tedeschi che passeggiavano per le vie con aria innocua, e ci capitava di osservare tra noi: “Eppure sono uomini che ci rassomigliano: come possono fare quello che fanno?” Eravamo fieri di noi, perché riuscivamo a non capirli.

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Atene

Posted: Aprile 6th, 2012 | Author: | Filed under: General, Révolution | Commenti disabilitati su Atene