Posted: Ottobre 22nd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, anthropos, au-delà, bio, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Costretti a donare? Nota su “L’enigma del dono” di Maurice Godelier
di Marco Dotti
In apertura del suo Saggio sul dono, pubblicato nel 1923-1924 sulle pagine dell’“Année sociologique”, Marcel Mauss poneva una doppia domanda. Una domanda che, ancora oggi, non manca di interrogare chiunque si rapporti al controverso tema del dono e alla sua struttura per molti versi enigmatica.
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Di seguito intervista a Maurice Godelier.
Posted: Ottobre 19th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: bio, Japan, kunst, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Per una genealogia dell’immaginario tentacolare. “Tentacle erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici” di Marco Benoît Carbone
di Elisa Fiorucci e Antonello Festa
Benoît Carbone, Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici, Mimesis, Milano-Udine, 2013 ISBN:978-88-5751-673-8. Prefazione di Massimo Fusillo
Partiamo da un tentativo di definizione. Benché il Tentacle Erotica – o Tentacle Rape, oppure ancora Tentacle Porn – non rappresenti un corpus unico e unidirezionale, esso fa riferimento ad uno strano tropo visuale che fa leva sul potenziale metaforico del polpo. E che, a partire dall’ultimo decennio, si intreccia ad una particolare declinazione dell’immaginario sessuale in cui entità dotate di tentacoli – che hanno nel polpo la matrice comune – intrecciano rapporti sessuali con personaggi umani, per lo più figure femminili di cui non sempre è certa la consensualità.[1]
Attraverso questa “cartografia dei movimenti dell’immaginario” legati alla figura retorica del polpo, Marco Benoît Carbone rende conto dell’ evoluzione del porno tentacolare in un’ottica transnazionale, fino alla sua configurazione nel panorama transmediale contemporaneo. La sua ricerca, dettagliata, meticolosa, complessa, restituisce al lettore la varietà di forme espressive attraverso cui si irradia il tentacle erotica, seguendo il continuum antropologico-estetico che dai primi shunga del Giappone del primo Ottocento, giunge fino alla ricomposizione di una matassa variegata di riferimenti, resa possibile da Internet, a cui si assegna finalmente un nome – comprovato dall’apparizione della sua definizione in strumenti come wikipedia.
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Posted: Ottobre 6th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, arts, epistemes & società, Révolution, vita quotidiana | 8 Comments »
«Scegliete l’atmosfera musicale della vostra stazione!» Questo invito lanciato a maggio dalla Sncf (Société nationale des chemins de fer, Società nazionale delle ferrovie francesi) agli utenti delle sue linee dell’Ile-de-France nascondeva un’intenzione meno innocente di quanto potesse apparire: i concerti di Mozart e i notturni di Chopin miravano ad allontanare i giovani e i senza fissa dimora. Ancora balbettante, il modellamento dell’universo sonoro delle città suscita una ridda di iniziative… e di questioni.
di Juliette Volcler *
«Trent’anni fa, in Francia, ogni individuo aveva un altoparlante: la radio. Oggi, se ciascuno contasse il numero di altoparlanti a sua disposizione, ne troverebbe decine. Assistiamo a una moltiplicazione e a una diversificazione, dal momento che gli altoparlanti assumono diverse forme: non sono soltanto le casse poste ai due lati dello stereo hi-fi. Sono oggetti connessi alla vita quotidiana, cuffiette, campanelli, piccoli sistemi vocali, telefoni cellulari (1).»
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Posted: Ottobre 6th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: anthropos, bio, epistemes & società, Révolution, riots, sud, U$A, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Filosofia del filo spinato
Nell’epoca delle telecamere per la videosorveglianza, delle tecniche biometriche di identificazione, dei dissuasori per arredo urbano, il filo spinato potrebbe sembrare obsoleto. Eppure è tuttora molto utilizzato in tutto il mondo, anche se in Occidente è limitato a impieghi molto circoscritti, poiché lo si associa ai campi di concentramento. Passare in rassegna tutti i suoi usi, e i suoi sostituti, è un esercizio che può insegnare molto.
di Olivier Razac *
Inventato nel 1874 dall’agricoltore statunitense Joseph Glidden per recintare le proprietà delle Grandi Pianure, il filo spinato diventò subito uno strumento politico di importanza primaria. In meno di un secolo e mezzo, è servito di volta in volta a recintare le terre degli indiani d’America e a rinchiudere intere popolazioni al tempo della guerra di indipendenza di Cuba (1895-1898) o della seconda guerra dei boeri in Sudafrica (1899-1902); ha circondato le trincee nella prima guerra mondiale, e di filo spinato era l’incandescente recinzione dei campi di concentramento e sterminio nazisti.
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Posted: Settembre 8th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: arts, au-delà, epistemes & società, post-filosofia, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Postmoderno / Postmodernismi: appunti bibliografici di teoria e letteratura dagli Stati Uniti
di Paolo Simonetti
1.
Cos’è il postmoderno? E soprattutto, è mai esistito?
“I am, like, overthinking myself into brainfreeze, here”
Thomas Pynchon
Il titolo di questo saggio è un omaggio all’importante volume collettivo curato da Giovanni Cianci nel 1989 – intitolato
Modernismo / Moderni-smi – cui va il merito di aver affrontato il modernismo anglo-americano «nelle sue composite, complesse, diversificate articolazioni e correlazioni».
Ponendo il fenomeno nel «contesto più ampio delle sollecitazioni, delle poetiche e dei movimenti» del periodo e «disegnando la trama effettuale delle proposte, delle polemiche, delle intersezioni, dei prestiti e delle interazioni che alimentavano la tumultuosa sperimentazione in atto», Cianci si proponeva di «analizzarne i caratteri, gli aspetti e le tendenze costitutive […], lasciando parlare i singoli modernismi storici nella loro specifica essenza e particolarità, senza sacrificarli ad un astratto, tassonomico Modernismo»4.
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Posted: Settembre 8th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: comune, epistemes & società, Marcos, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su La escuela zapatista
di MIGUEL CONCHA *
La Escuelita zapatista è stata colma di esperienze, saperi e speranze confermate. Sono stati momenti utili per generare nuovi stimoli in un’epoca che sembra perdere riferimenti di lotta e trasformazione. La vita in comunità ed il lavoro collettivo hanno permesso a 1.700 persone, venute da diverse parti della Repubblica e del mondo, di riconoscersi nel forte desiderio di collaborare nella costruzione di un mondo dove stiano tutti i mondi.
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Posted: Settembre 2nd, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, bio, comunismo, postoperaismo, Révolution, vita quotidiana | 7 Comments »
di Antonio Negri
When we speak of the globalization of markets we also speak of a limitation imposed on the sovereignty of nation-states. In Western Europe, the essential error of national left-wing movements and parties [des gauches nationales] has been their failure to understand that globalization is an irreversible phenomenon.
Up until the fall of the Soviet Union, the US leadership succeeded in combining – with prudence, but also with manifest consistency – the national specificities of countries belonging to the Western alliances (and NATO, above all) with the continuity of classical imperialism, marshalling them together against ‘real socialism’. Ever since 1989, with the fall of the Soviet bloc, the ‘hard power’ of the United States has been replaced little by little by the ‘soft power’ of the markets: the freedom of commerce and money have subordinated the old instruments of power (the military and the international police), and financial power and the authoritarian management of public opinion have determined the field in which the new liberal actions that support market policies will be undertaken from now on. Neoliberalism has organized itself powerfully on the global level: today it manipulates the current economic and social crisis to its own advantage and can quite probably look forward to a radiant future… A democratic and peaceful transformation of the political foundations [assises] of neoliberalism is unimaginable on the global level – at least so long as no revolutionary ruptures take place.
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Posted: Agosto 31st, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, comune, crisi sistemica, postoperaismo, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su moltitudini europee
di Toni Negri
Scusate se la prendo da lontano. Vorrei infatti chiedermi prima di tutto che cosa vuol dire “far politica oggi” e risalire poi al tema Europa. Far politica sul terreno dell’autonomia, vale a dire assumendo il punto di vista del soggetto sovversivo e di conseguenza analizzando le figure e i modi di agire del proletariato precario-cognitivo. Ritrovo infatti i bisogni e i desideri di questo soggetto come dispositivo centrale, virtualmente egemonico, nell’analisi dei movimenti della moltitudine dominata e sfruttata nella sua lotta contro l’ordine capitalista.
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Posted: Agosto 24th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, au-delà, comune, digital conflict, epistemes & società, hacking, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Nuvole cinguettanti che offuscano i padroni della Rete
di Pizio Daniele
La rivoluzione o la rivolta non si fanno con Twitter, come è stato sostenuto con le primavere arabe. Il social network ha però il potere di veicolare punti di vista ostili al potere. Un volume sul suo uso politico.
Il sapere, è noto, non è fatto per comprendere ma per prendere posizione. Un’affermazione che sembra tanto più vera quando ci si ritrova tra le mani Blitzkrieg Tweet. Come farsi esplodere in rete, l’ultimo libro di Francesco De Collibus (Agenzia X, pp. 136, euro 12): dalla sua lettura, statene certi, trarrete spunti preziosi per decidere come schierare le vostre truppe sul campo di battaglia dell’informazione.
Una premessa è doverosa. L’autore (filosofo, informatico e animatore di spinoza.it) non ha dato alle stampe l’ennesimo manuale di guerriglia marketing. O almeno, non sembra essere stato mosso da quest’unico intento. Certo, il libro è denso di suggerimenti su come concepire le vostre bombe mediatiche, influenzare l’opinione pubblica e «incendiare» il terreno della comunicazione (possibilmente senza farvi terra bruciata intorno). Ma allo stesso tempo, sotto la superficie delle 130 gustose pagine pubblicate da Agenzia X scorre come un fiume carsico una stimolante riflessione sulla rete, le ambivalenze dei fenomeni sociali che l’attraversano e i pericoli che ne stanno mettendo a repentaglio la libertà.
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Posted: Agosto 24th, 2013 | Author: agaragar | Filed under: 99%, crisi sistemica, epistemes & società, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Chomsky
Mappa verso un mondo giusto La democrazia rianimata dalla gente
(Fonte: znetitaly.altervista.org)
di Noam Chomsky ”’ 17 giugno 2013
DW Global Media Forum ”’ Bonn: ‘Il futuro della crescita ”’ Valori economici e media’
Vorrei commentare argomenti che penso dovrebbero essere regolarmente sulle prime pagine, ma non lo sono e in molti casi cruciali sono scarsamente citati del tutto o sono presentati in modi che mi sembrano ingannevoli perche’ sono inquadrati, quasi per un riflesso automatico, in termini di dottrine dei potenti.
In questi commenti mi concentrero’ principalmente sugli Stati Uniti per molti motivi: Uno, si tratta del paese piu’ importante in termini del suo potere e della sua influenza. In secondo luogo e’ il paese piu’ avanzato non nel suo carattere intrinseco, bensi che nel senso che a motivo della sua potenza, altre societa’ tendono a muoversi nella sua stessa direzione. Il terzo motivo e’ semplicemente che e’ il paese che conosco meglio. Ma penso che quello che dico sia generalizzabile in misura molto piu’ ampia; almeno per quanto ne so, ovviamente ci sono delle variazioni. Percio’ mi interessero’ alle tendenze della societa’ statunitense e su cosa fanno presagire per il mondo, considerata la potenza statunitens.
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