Ragione sanguinosa: 20 tesi contro il cosiddetto Illuminismo e i “valori occidentali”

Posted: Luglio 19th, 2014 | Author: | Filed under: post-filosofia | Commenti disabilitati su Ragione sanguinosa: 20 tesi contro il cosiddetto Illuminismo e i “valori occidentali”

di Robert Kurz

ofelia

12.
La forma del pensiero e dell’acquisizione della conoscenza, tanto dei “pragmatici” quanto dei teorici contemplativi, è la logica dell’identità. In questa logica, in termini pratici, il mondo, la natura, così come la società e tutti i suoi membri, sono assimilati all’astrazione del valore, essendo stati resi compatibili con esso e, in questa stessa misura, resi uguali al valore. Quest’approccio, già di per sé distruttivo, per così dire configura una “intenzione oggettiva”, cioè un’inversione che, a sua volta, si riferisce al paradosso fondamentale della relazione sociale, nella misura in cui le intenzioni degli individui e delle istituzioni si incontrano preformati dalla forma di percezione e di attuazione che è loro propria, ben prima di ogni intenzione “soggettiva”. Nel processo di valorizzazione che agisce su sé stesso (processo del lavoro, processo della circolazione, ritorno del capitale finanziario moltiplicato per sé stesso), il soggetto del valore stende le qualità di segno diverso sul letto di Procuste dell’astrazione del valore. Tutto e niente, dalla materia più grezza fino alle emozioni dell’anima, si trovano assoggettati a questo processo di identificazione pratica, secondo la sola ed unica caratteristica di quest’astrazione reale.

[–>]


La differenza italiana

Posted: Giugno 26th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, Deleuze, Foucault, Marx oltre Marx, post-filosofia | Commenti disabilitati su La differenza italiana

Genealogie dell’impersonale, della passività radicale e della debolezza tra Esposito, Agamben e Vattimo

di Andrea Sartori*

giger10

In un articolo pubblicato nel 1976 sulla rivista L’erba voglio fondata dallo psicoanalista Elvio Fachinelli (1928-1989), Mario Perniola individuava nell’eterno ritorno dell’uguale il tratto fondamentale (e paradossale) della differenza italiana. Secondo quella diagnosi, il Paese era bloccato – fin nel suo genoma culturale – nell’impossibilità di evadere dall’apparenza del cambiamento. Perniola dilatava pertanto l’amara constatazione di Tomasi di Lampedusa (1896-1957) – secondo la quale tutto deve cambiare perché tutto rimanga così com’è – a cifra interpretativa non solo dell’Italia unificata, ma delle sue radici culturali pre-risorgimentali, addirittura cinquecento-secentesche. Il barocco italiano, ad esempio, con la sua enfasi sulla mutevolezza delle forme e delle immagini – l’Adone di Giovan Battista Marino (1569-1625) venne pubblicato nel 1623 a Parigi – già preludeva nell’analisi di Perniola alla levità, alla leggerezza senza peso specifico d’una società che ben conosciamo. Un società, in altri termini, il cui immaginario doveva essere fagocitato a breve da un nuovo soggetto economico-politico, incentrato sul possesso e l’utilizzo dei mass-media (della televisione, in particolare). Non molti anni dopo il 1976 in cui uscì l’articolo di Perniola, il governo socialista presieduto da Bettino Craxi cedette di fatto, tra il 1984 e il 1985, il monopolio della televisione commerciale a Silvio Berlusconi – ponendo così le basi di un successo che l’imprenditore, a partire dal 1994, avrebbe sfruttato anche sul piano politico.

[–>]


Il sapere. Corso su Michel Foucault (1985-1986)

Posted: Giugno 15th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, arts, au-delà, Deleuze, epistemes & società, Foucault, Marx oltre Marx, post-filosofia | Commenti disabilitati su Il sapere. Corso su Michel Foucault (1985-1986)

Gilles

Anticipiamo qui un estratto dal volume Il sapere in libreria nei prossimi giorni per corte ombre . Con questo volume inizia la pubblicazione del Corso che Gilles Deleuze dedicò all’opera dell’amico a un anno di distanza dalla scomparsa. Sotto il titolo Il sapere – seguendo il suggerimento che lo stesso Deleuze sembra indicare individuando tre assi di sviluppo nell’opera di Foucault: il sapere, il potere e il desiderio – si presentano le prime otto lezioni, tenute tra l’ottobre e il dicembre del 1985. Deleuze si propone di elaborare una ricostruzione sistematica del pensiero di Foucault, considerato come filosofo a tutti gli effetti. L’itinerario proposto parte da quello che viene colto come un primo asse, relativo al problema e al concetto di sapere. L’analisi sulle condizioni di possibilità dell’enunciabile e del visibile sfocia in una ricerca filosofica sull’essere del linguaggio e della luce, in opposizione allo strutturalismo, alla fenomenologia e alla linguistica. A emergere è una concezione complessa e originale dei legami tra le visibilità e gli enunciati, che si definisce mettendo Foucault in relazione con Kant e Blanchot, con il cinema di Syberberg, degli Straub o di Duras, oltre che con la scrittura di Raymond Roussel.

[–>]


Lyotard

Posted: Giugno 13th, 2014 | Author: | Filed under: au-delà, Deleuze, epistemes & società, post-filosofia | Commenti disabilitati su Lyotard

di Pierluigi Fagan

Lyotard1

Il libricino uscito per i tipi di Cortina Editore nel 2013, riporta le quattro brevi conferenze che J.F.Lyotard tenne alla Sorbona nel 1964

Il tempo, in filosofia, ha una suo proprio statuto. Esiste una filosofia della fascia esterna che è più o meno in sincronia col proprio tempo storico (“il proprio tempo appreso col pensiero” diceva Hegel) ma esiste anche una filosofia del nucleo interno dove l’unico tempo esistente è il -grande istante-, una sorta di presente dilatato. In questo presente che in parte è sempre già stato, ed in parte, da sempre ancora non è, le questioni non sono soggette alle categorie dell’attuale-inattuale, sono “senza tempo”[1]. La questione sul -a cosa serve la filosofia ?- è una di queste questioni atemporali. Lo statuto della filosofia, la natura del suo nucleo interno, ovvero essere riflessione sulla riflessione, è per sua stessa condizione staccata dal tempo poiché è consustanziale al suo essere in quanto essere, prima o al di là dell’ esistenza di questa o quella filosofia specifica.

[–>]


Genealogie del presente

Posted: Giugno 2nd, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, comune, epistemes & società, Foucault, post-filosofia, Révolution, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Genealogie del presente

di Lorenzo Coccoli e Marco Tabacchini

art19

È da poco uscito Genealogie del presente. Lessico politico per tempi interessanti, a cura di Federico Zappino, Lorenzo Coccoli e Marco Tabacchini (Mimesis 2014).

Come si legge in quarta di copertina, «Viviamo oggi in tempi politicamente interessanti: tempi in cui vecchie parole d’ordine, significanti di appartenenze precise, vengono rimbalzate da un campo all’altro, svuotate di senso e di significato, appiattite su una dimensione astorica e acritica, in nome del mito della fine delle ideologie, oppure strumentalizzate ai fini della ragione neoliberale. In questo scenario, Genealogie del presente intende riaprire lo spazio di un pensiero critico in grado di svelare la profondità semantica e ideologica delle parole del discorso politico, bucando la superficie della retorica ufficiale ed esasperando le sue aporie. Diciotto interpreti acuti del presente, uniti in un comune percorso di ricerca che si snoda lungo un lessico di diciotto voci […], la cui analisi critica appare fondamentale per una comprensione delle poste in gioco della nostra epoca». Del “Preludio” dei tre curatori offriamo, oggi, un breve estratto.

[–>]


Il primato della relazione

Posted: Maggio 27th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, bio, comune, Deleuze, epistemes & società, post-filosofia, posthumanism | Commenti disabilitati su Il primato della relazione

di Giso Amendola

Bonn

Tempi presenti. Un percorso di lettura a partire dall’ambizioso volume «Il transindividuale» curato da Vittorio Morfino e Etienne Balibar. Si indaga il rapporto fra individuo e comunità e sul loro «dualismo» che ha inciso sui modi di interpretare e di vivere la sfera pubblica. Esiste un filo rosso nella filosofia in cui ogni singolo è espressione dei rapporti sociali, ma irriducibile al tutto. Nonostante ciò, la possibilità di una politica del comune.

[–>]


Soggettivazioni

Posted: Maggio 22nd, 2014 | Author: | Filed under: 99%, au-delà, bio, comunismo, crisi sistemica, epistemes & società, Foucault, lacanism, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo | 17 Comments »

di FEDERICO CHICCHI

selvaggi

Intervento sulla “produzione di soggettività” nell’incontro di autoformazione “Cartografia delle lotte”

Il soggetto come estimità del capitale

Non è per nulla facile costruire una riflessione sistematica sul soggetto. La soggettività è un concetto teorico a dir poco scivoloso, che scappa da tutte le parti quando provi a includerla in paradigma interpretativo.

Il soggetto (come la sua etimologia mostra chiaramente) è al contempo il risultato della presa dell’ordine simbolico sul bios, dell’azione del potere sull’individuo, e al contempo quell’elemento che rende strutturalmente insaturo quello stesso ordine e che bucandolo lo costringe ad un processo dinamico di continua trasformazione. Il capitalismo non è un cristallo.

[–>]


L’uso e la norma

Posted: Maggio 14th, 2014 | Author: | Filed under: 99%, au-delà, comune, comunismo, epistemes & società, Marx oltre Marx, post-filosofia | Commenti disabilitati su L’uso e la norma

di Augusto Illuminati

sessantotto15

Il ciclo dedicato dalla Lum dedicato all’uso ha già fornito una messe di problemi e suggerimenti di grande interesse, di cui è apparsa subito chiara la connessione con i punti ciechi non solo della teoria ma anche della prassi politica in cui siamo coinvolti. Uso e istituzione da un lato hanno a che fare, come alternativa, con un’ontologia della trascendenza, dall’altro investono in diretta l’ideologia della legittimità, insomma se questo sia il solo mondo possibile, cui al massimo opporre un altro mondo speculare fondato sull’inversione di tutti i valori e le pratiche. L’uso, invece, ci è sembrato fertile per tracciare un sentiero fra i due poli astratti di un potere sempre ineludibile e malvagio e l’assenza di potere o la rinuncia ad esso, fra qualsiasi arché (comando, principio, effettualità egemonica) e an-archia.

[–>]


Three Concepts for Crossing the Nature-Artifice Divide: Technology, Milieu and Machine

Posted: Maggio 4th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, Deleuze, epistemes & società, Foucault, post-filosofia, posthumanism | 25 Comments »

by Marco Altamirano

The distinction between nature and artifice has been definitive for Western conceptions of the role of humans within their natural environment. But in order to distinguish between nature and artifice, the human must be separated from nature. This separation, in turn, facilitates a classification of knowledge in general, typically cast in terms of a hierarchy of sciences that ascends from the natural sciences to the social (or human) sciences. However, this hierarchy considers nature as a substantial foundation upon which artifice operates and to which it responds. Here I examine three inter-related concepts that, by focusing on events rather than substances, operate beyond the nature–artifice distinction and thereby resist the hierarchical classification of the sciences: Foucault’s concept of technology, the concept of milieu as it crosses over historically from physics to biology and anthropology, and Deleuze and Guattari’s reconfiguration of the concept of milieu in terms of their concept of machine.

[–>]


Atlas of Transformation

Posted: Aprile 30th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, epistemes & società, philosophia, post-filosofia | Commenti disabilitati su Atlas of Transformation

alfa-thumb

Atlas of Transformation is a book with almost 900 pages. It is a sort of global guidebook of transformation processes. With structured entries, its goal is to create a tool for the intellectual grasping of the processes of social and political change in countries that call themselves “countries of transformation” or are described by this term. The Atlas of Transformation was first published in Czech and it contains more than 200 “entries” and key terms of transformation. Several dozen authors (more than 100) from the whole world contributed to this book and also some influential period texts were republished here.

[–>]