Posted: Dicembre 21st, 2011 | Author: agaragar | Filed under: bio, Marx oltre Marx, post-filosofia | Commenti disabilitati su rizoma
di Edoardo Acotto
Presentato per la prima volta in un testo omonimo pubblicato dalle Éditions de Minuit nel 1976 e poi ripubblicato come primo capitolo (Introduzione) di Millepiani quello di rizoma è un concetto cardinale della coppia filosofica formata dai francesi Gilles Deleuze (filosofo) e da Félix Guattari (antipsichiatra).
“Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale” (da Wikipedia). Tuttavia nel repertorio concettuale di Deleuze & Guattari il rizoma indica tutt’altro che radicamento, verticalità e gerarchia (si pensi alla metaforica heideggeriana legata al Grund): il rizoma cresce infatti orizzontalmente e ha struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura.
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Posted: Dicembre 12th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Marazzi
di Christian Marazzi: La bolla dell’insubordinazione
La crisi del capitalismo finanziario che si è imposto negli ultimi trent’anni è speculare alla crisi del rapporto tra capitale e lavoro che ha siglato la fine del regime fordista d’accumulazione e la transizione verso un capitalismo caratterizzato dalla centralità della rendita rispetto alle variabili «reali» dell’economia, ossia salario, prezzo e profitto. La finanziarizzazione dell’economia prende avvio negli anni Settanta con la deregolamentazione dei mercati dei cambi che ha fatto seguito alla rottura degli accordi di Bretton Woods, si sviluppa con la deregolamentazione dei mercati finanziari con la nascita dei mercati obbligazionari ai quali gli Stati si rivolgono per finanziare i propri debiti pubblici, si espande ulteriormente alla fine degli anni Ottanta con lo sviluppo dei mercati dei prodotti derivati e, dalla metà degli anni Novanta a oggi, con la globalizzazione dei mercati monetari e finanziari. «Ma l’elemento più impressionante – scrive François Morin nel suo Un mondo senza Wall Street? – è senza alcun dubbio la rapidità con la quale i mercati di copertura si sono sviluppati. Nel 1987, sui mercati delle opzioni e dei futures il volume degli scambi era pari a 1,7 teradollari (T$), mentre alla fine 2009 aveva raggiunto i 426,7 T$. Se si eccettuano i Cds che sono passati da 0,9 T$ nel 2001 a 62,1 T$ nel 2007, prima di calare di nuovo a 30,4 T$ nel 2009, questa folgorante espansione non è stata arrestata dalla crisi». La creazione di liquidità, in altre parole, è praticamente illimitata e lubrifica una finanza di mercato in cui i rischi legati ai più diversi prodotti finanziari sono tra loro tutti correlati, dando origine a processi contagiosi che alimentano una bolla dopo l’altra, dalla bolla internet a quella dei subprime alla bolla dei debiti sovrani. È infatti nella natura stessa dei mercati finanziari il fatto di essere intrinsecamente instabili, soggetti cioè a processi autoreferenziali, tali per cui l’aumento del prezzo di un attivo finanziario non provoca la riduzione della sua domanda, bensì l’opposto, ossia un ulteriore aumento della domanda, facilitato dall’accesso al credito.
L’autonomizzazione della finanza dall’economia reale è l’altra faccia dell’autonomizzazione del capitale dal rapporto diretto tra capitale e lavoro salariato, quel processo che vede il capitale colonizzare sempre nuove «terre vergini», sussumendo prima il lavoro salariato alla finanza e al debito, poi i beni comuni di intere popolazioni attraverso la privatizzazione dei debiti pubblici e, infine, la stessa sovranità degli Stati. È un processo sincopatico, fatto di alternanza tra espansione e contrazione, che nel corso degli ultimi decenni ha visto la biforcazione tra tassi di profitto e tassi di accumulazione, con i primi in costante aumento e i secondi stagnanti, se non regressivi. Gli aumenti dei profitti si effettuano attraverso tagli di salari e occupazione, flessibilizzazione del lavoro e esternalizzazione dei processi di estrazione/appropriazione del valore prodotto nella sfera della circolazione del capitale. In questo movimento espansivo del capitale i beni comuni vengono «recintati», ossia privatizzati, generando esclusione e povertà. L’accumulazione del capitale si effettua a mezzo di esclusione, di sfruttamento non remunerato della vita, di «disoccupazione attiva». Si effettua attraverso la generalizzazione dei rapporti di debito/credito all’intero ciclo di vita del capitale e della forza-lavoro. Di fatto, il capitalismo finanziario è, come ha scritto Maurizio Lazzarato, una vera e propria «fabbrica dell’uomo indebitato».
Nella configurazione odierna del capitalismo finanziario i margini di riforma, di «riregolamentazione[ dei mercati, di ristrutturazione del debito privato e sovrano, sono estremamente ridotti. La rivendicazione del «diritto all’insolvenza» ha infatti senso come obiettivo di uscita dal capitalismo, come processo di insubordinazione dal basso che deve trovare in sé le forme della propria autodeterminazione. La posta in palio non è il fallimento di un paese o di un altro, dato che la finanziarizzazione ha ormai raggiunto un tale livello di interdipendenza da rendere pressoché impossibile qualsiasi riduzione del debito senza effetti devastanti per tutti. La posta in palio è la costruzione di un contro-potere costituente interno ai processi di mobilitazione sociale.
Audiodell’INTERVENTO DI MARAZZI AL SEMINARIO Oltre il welfare verso il commonfare, Milano 3 dicembre 2011
Posted: Dicembre 11th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: au-delà, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su nuda vita
Il “nudo” e il “sacro”. La biopolitica di Giorgio Agamben
nov21 by sentierierranti
di Fabio Milazzo
“La storia della ratio governamentale, la storia della ragione governamentale e la storia delle contro condotte che le si sono opposte non possono essere dissociate l’una dall’ altra.”
Michel Foucault, “Sicurezza, territorio e popolazione. Corso al Collège de France (1977-1978), p.365.
Un concetto.
Nel 1979 Michel Foucault rese celebre il concetto di “biopolitica” dedicandogli un intero corso al Collège de France[1].
Durante il ciclo di lezioni Foucault cercò di dimostrare la correlazione tra il liberalismo, l’economia e il governo. L’economia, con il liberalismo, diventa il paradigma orientante le pratiche di governo.
“ Mi sembra che l’analisi della biopolitica non si possa fare senza aver compreso il regime generale di questa ragione governamentale di cui vi sto parlando, regime generale che si può chiamare questione di verità, in primo luogo della verità all’interno della ragione governamentale, e di conseguenza se non si comprende bene di che cosa si tratta in questo regime che è il liberalismo, (…) e una volta che avremo saputo che cos’è questo regime governamentale chiamato liberalismo potremo sapere cos’è la biopolitica”[2].
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Posted: Dicembre 10th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su intervista a Toni Negri
“La representación es la ausencia de la participación”
Intervista a TONI NEGRI di VERONICA GAGO
En conversación con el filósofo italiano Toni Negri en Buenos Aires, tras su paso por el ciclo Debates y Combates, los rastros de la crisis global se proyectan como crisis de la democracia representativa en el continente europeo, creador de esa fórmula de gobierno hace siglos. Sin embargo, más allá de los encantos de la filosofía, el punto de partida para Negri es firme: son las experiencias sociales las que crean el pensamiento. En esa estela, antepone su entusiasmo con el movimiento estudiantil chileno, frente al cual dio una conferencia en una universidad ocupada hace una semana, y con el movimiento de “indignados” de España, donde estuvo un mes atrás. Para este intelectual ya convertido en visitante asiduo de Argentina, se trata de auspiciar una época de transición en la cual la pasión democrática común rompa y vaya más allá de los bloqueos que impone la democracia representativa. El acelerado escenario de crisis del antiguamente llamado Primer Mundo pone un tono de urgencia a estas discusiones.
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Posted: Dicembre 10th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Marazzi
Ciò a cui oggi assistiamo è una forma rinnovata di allocazione di ricchezza come monetizzazione del comune. La crisi europea è l’esito dell’ avvitamento della finanziarizzazione che ha portato alla situazione dei debiti sovrani che rapidamente determina una de-europeizzazione.Un probabile scenario è l’ uscita dall’euro della Germania e anche i grandi istituti bancari e le multinazionali disegnano questo scenario.
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Posted: Dicembre 7th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Giorgio Agamben e l’“homo sacer”
di Marco Pacioni
L’estrema versatilità disciplinare e tematica ha potuto disorientare per un po’ i lettori di Giorgio Agamben, renderli perplessi riguardo gli obiettivi ai quali mirava la sua opera. Si pensi, ad esempio, all’apparente eclettismo del suo secondo libro, Stanze. La parola e il fantasma nella cultura occidentale (Einaudi 2011, prima ed. 1977), che si interroga sul rapporto tra poesia e critica passando per la lirica provenzale (da cui deriva il titolo), la melanconia di Dürer, Baudelaire, Freud, Marx, Heidegger (a lui il libro è dedicato), per personaggi e miti come Odradek, Beau Brummel, Edipo, Narciso, Pigmalione, la Sfinge. Analoghe considerazioni si potrebbero fare per Infanzia e storia. Distruzione dell’esperienza e origine della storia (Einaudi 2001, prima ed. 1978), raccolta di saggi di estetica, antropologia culturale, teoria della storia che spaziano da Hegel a Heidegger, da Lévi-Strauss a Benveniste, da Adorno a Benjamin. Ma chi sulla base di un’apparente dispersione pensava che Agamben fosse un pensatore capace soltanto di grandi exploits, un disseminatore di spunti accattivanti privo di sistematicità si è dovuto ricredere.
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Posted: Dicembre 7th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su L’uomo in debito
La fabbrica dell’uomo indebitato*
di Maurizio Lazzarato
In Europa la lotta di classe, così come è accaduto in altre regioni del mondo, si manifesta e si concentra oggi intorno al debito. La crisi del debito minaccia anche gli Stati Uniti e il mondo anglosassone, paesi dai quali ha avuto origine non solo l’ultimo crollo finanziario, ma anche e soprattutto il neoliberismo. La relazione creditore-debitore, che definisce il rapporto di potere specifico della finanza, intensifica i meccanismi dello sfruttamento e del dominio in maniera trasversale, perché non fa alcuna distinzione tra lavoratori e disoccupati, consumatori e produttori, attivi e inattivi. Tutti sono dei «debitori», colpevoli e responsabili di fronte al capitale, che si manifesta come il Grande Creditore, il Creditore universale. Una delle questioni politiche maggiori del neoliberismo è ancora, come illustra senza ambiguità la «crisi» attuale, quella della proprietà, poiché la relazione creditore-debitore esprime un rapporto di forza tra proprietari (del capitale) e non proprietari (del capitale). Attraverso il debito pubblico, la società intera è indebitata, cosa che non impedisce, ma anzi esaspera «le diseguaglianze», che è tempo di chiamare «differenze di classe».
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Posted: Novembre 29th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Lucio Magri: “PRAGA E’ SOLA” (1969)
“PRAGA E’ SOLA” di Lucio Magri (1932-2011)
Posted: Settembre 21st, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Communism of Capital?
ephemera
theory & politics in organization
Call for Papers for an ephemera Special Issue on:
Communism of Capital?
Issue Editors: Armin Beverungen, Anna-Maria Murtola
and Gregory Schwartz
Deadline for submissions: 29 February 2012
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Posted: Agosto 15th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Intervista a Toni Negri
Una discussione intorno al comune
Intervista a TONI NEGRI – di FILIPPO DEL LUCCHESE e JASON E. SMITH
Da alcuni anni ormai le tue opere più importanti sono scritte a quattro mani con Michael Hardt, e il suo contributo appare sempre più evidente, specialmente in quest’ultimo libro. L’evoluzione appare ancora più palese a chi conosca le tue opere precedenti, in cui affiora uno stile di ragionamento, di pensiero e di scrittura estremamente originale, singolare, con un percorso ben definito e riconoscibile attraverso le tue esperienze politiche e culturali.
Qual è il vostro metodo di lavoro a due, e quali sono gli elementi più importanti che derivano da questo ‘incontro’?
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