Posted: Settembre 1st, 2011 | Author: agaragar | Filed under: BCE, crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su resistenza
Il diritto alla bancarotta come contropotere finanziario
di Andrea Fumagalli *
Solo il diritto all’insolvenza degli stati potrebbe smontare il potere finanziario. L’Euopa potrebbe cambiare le regole e unire le sue politiche fiscali Una finanza mondiale grande otto volte l’economia reale non è sopportabile e la politica monetaria aiuta la speculazione
In queste settimane di crisi finanziaria e di pressione speculativa sui paesi mediterranei, l’Europa non ha fatto una bella figura. E non poteva essere altrimenti, dal momento che la costruzione di un’Europa politica, economica e sociale è ancora lungi dall’essere raggiunta. I poteri sono in mano alla Bce, che detta legge, tramite l’asse Merkel -Sarkozy. Eppure, ci potrebbero essere gli spazi per creare le premesse della costruzione di quell’Unione europea, sociale, economica, solidale e federale che tutti auspichiamo, in grado di essere superiore agli opportunismi nazionalistici.
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Posted: Agosto 27th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su crisi
Dietro e oltre la crisi (1)
di Guglielmo Carchedi*
La crisi finanziaria del 2007-2010 ha riacceso la discussione sulle crisi, sulla loro origine e sui loro possibili rimedi (2). Oggigiorno, la tesi più influente nella sinistra identifica le cause della crisi da una prospettiva sottoconsumista e raccomanda politiche redistributive e politiche di investimento Keynesiane come soluzioni. Questo articolo sostiene che la giusta prospettiva per capire la crisi dovrebbe essere la legge della caduta tendenziale del tasso di profitto medio (TPM) di Marx, in breve la legge. La sua caratteristica è che il progresso tecnologico diminuisce il TMP piuttosto che aumentarlo, come si pensa comunemente. Vediamo perché.
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Posted: Agosto 15th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx | Commenti disabilitati su Intervista a Toni Negri
Una discussione intorno al comune
Intervista a TONI NEGRI – di FILIPPO DEL LUCCHESE e JASON E. SMITH
Da alcuni anni ormai le tue opere più importanti sono scritte a quattro mani con Michael Hardt, e il suo contributo appare sempre più evidente, specialmente in quest’ultimo libro. L’evoluzione appare ancora più palese a chi conosca le tue opere precedenti, in cui affiora uno stile di ragionamento, di pensiero e di scrittura estremamente originale, singolare, con un percorso ben definito e riconoscibile attraverso le tue esperienze politiche e culturali.
Qual è il vostro metodo di lavoro a due, e quali sono gli elementi più importanti che derivano da questo ‘incontro’?
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Posted: Agosto 12th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | 1 Comment »
New Lines of Alliance, New Spaces of Liberty
Félix Guattari and Antonio Negri
“The project: to rescue ‘communism’ from its own disrepute. Once invoked as the liberation of work through mankind’s collective creation, communism has instead stifled humanity. We who see in communism the liberation of both collective and individual possibilities must reverse that regimentation of thought and desire which terminates the individual….”
Thus begins the extraordinary collaboration between Félix Guattari and Antonio Negri, written at dawn of the 1980s, in the wake of the crushing of the autonomous movements of the previous decade. Setting out Guattari and Negri diagnose with incisive prescience transformations of the global economy and theorize new forms of alliance and organization: mutant machines of subjectivation and social movement.
Prefiguring his collaboration with Michael Hardt, Negri and Guattari enact a singular hybridization of political and philosophical traditions, brining together psychiatry, political analysis, semiotics, aesthetics, and philosophy. Against the workings of an increasingly integrated world capitalism, they raise the banners of singularity, autonomy, and freedom to search out new routes for subversion.
This newly expanded edition includes previously untranslated materials and a new introduction by Matteo Mandarini.
“After the highpoint of the subversive decade 1968-1977, Italian autonomist Marxism and French theory of desire meet at the intersection of two different methodologies of subjectivation. Social recomposition of the working class and molecular proliferation of desire merge, and together open a new space for theory and for social action. While the ideologies of the twentieth century are falling, Toni Negri and Félix Guattari trace the lines of a new vision of autonomy.” – Franco ‘Bifo’ Berardi
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Posted: Agosto 12th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su commun
Construire le commun : une ontologie
par Judith Revel
La question de la forme que peut prendre une subjectivité, qu’elle soit singulière ou collective, est politique avant même qu’on s’interroge sur la nature des subjectivités politiques en tant que telles. Politique, elle l’est à double titre : parce qu’elle implique qu’on interroge son propre temps et qu’on exige de celui-ci, à la fois par différenciation d’avec un passé qui n’est plus et par diagnostic d’un présent auquel nous participons, des catégories à la hauteur de ce qu’il nous donne à penser ; et qu’elle sous-entend que si des formes – de représentation, d’organisation, d’agencement, d’identification, d’objectivation… – sont toujours historiquement localisées, c’est-à-dire déterminées, et qu’elles possèdent en vertu de cette historicité une date d’émergence, alors, elles doivent aussi posséder, en un horizon hypothétique, une date de disparition.
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Posted: Agosto 12th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Lazzarato
La dynamique de l’événement politique
Processus de subjectivation et micropolitique
par Maurizio Lazzarato
Les soulèvements appartiennent à l’histoire.
Mais, d’une certaine façon, ils lui échappent.
Michel Foucault
La péremption des formes classiques de là « politique révolutionnaire »
Dans ce qui suit, nous allons nous interroger sur ce que sont devenus la « politique révolutionnaire » et le « sujet révolutionnaire » à la lumière de la micropolitique de Gilles Deleuze et Félix Guattari, ainsi que de la microphysique du pouvoir de Foucault, et tirer quelques enseignements de la lutte des intermittents, à la fois très lointaine et très proche de ces questionnements théoriques.
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Posted: Agosto 12th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: comune, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Alla ricerca del Commonwealth
di Antonio Negri
Dopo Empire e Multitude, molti problemi restavano aperti: inutile qui ridefinirli, così com’era stato inutile tentare di chiuderli. In effetti si trattava piuttosto di ripartire sulla base dei concetti che erano stati fissati, per approfondire la questione: che cos’è il politico oggi? Che cos’è la politica sovversiva, quale partage del sociale essa prevede? Come si puo’ combattere il capitale oggi? Solo andando avanti, di questo siamo convinti, i problemi irrisolti sarebbero stati affrontati con nuova forza. Avevamo tuttavia una convinzione, alla fine dei dieci anni di lavoro su Empire e Multitude – una percezione ormai matura – e cioè che la contemporaneità si fosse ridefinita, che fosse terminato il tempo nel quale la determinazione del presente potesse darsi sotto la sigla del post-. Avevamo senz’altro vissuto una transizione; ora, quali erano i sintomi della sua fine?
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Posted: Agosto 4th, 2011 | Author: agaragar | Filed under: critica dell'economia politica | 9 Comments »
di ANDREA FUMAGALLI
L’emergenza ha sempre caratterizzato le decisioni salienti della politica italiana, soprattutto quando si tratta di tematiche socio-economiche. La politica dell’emergenza – si sa – è diventata lo strumento principale dell’arte del comando. Certo, da sola, rischia di non essere sufficiente, se non è accompagnata anche da una “predisposizione istituzionale” che accomuna maggioranza e opposizione, sotto l’egida del presidente della repubblica.
parte prima
parte seconda