Posted: Febbraio 21st, 2012 | Author: agaragar | Filed under: crisi sistemica | Commenti disabilitati su crisi
di Paul Mattick junior
Come descrivere gli eventi che hanno sconvolto l’economia globale negli ultimi tre anni?
La maggior parte dei commentatori economici concordano sul fatto sia stata una crisi finanziaria, a dare origine a una recessione, ma che una azione rapida del governo per salvare le società finanziarie e “stimolare” l’economia abbia scongiurato la minaccia di una vera e propria depressione. Alcuni economisti non si aspettano una ripresa economica prima di un anno o due, mentre quasi tutti sono d’accordo che anche se vi fosse un miglioramento dell’economia sarà una ripresa senza posti di lavoro, secondo l’opinione comune, almeno per il momento, è che il peggio è alle nostre spalle. Ma, con tutte le varianti, l’idea di base è che la causa principale dei problemi del mondo sia stato il crollo del settore finanziario americano, causato da una assunzione di rischi finanziari senza precedenti, stimolati dai fantastici profitti raggiunti da questo settore negli anni 90 e aiutati da una regolamentazione governativa lassista.
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Posted: Febbraio 17th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica | Commenti disabilitati su sovranità giuridiche
LA SOVRANA LEGGE DELLA DISEGUAGLIANZA
di Ugo Mattei
Sia in Europa che negli Stati Uniti il principio della «legge uguale per tutti» viene messo in discussione attraverso l’istituzione di norme e assetti legislativi che istituiscono stati d’eccezione per le imprese e il mondo degli affari. Un percorso di lettura sulle tradizioni della civil law e della common law.
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Posted: Febbraio 12th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: crisi sistemica | Commenti disabilitati su Intervista a Lunghini
“Per salvare l’Italia Monti faccia cose di sinistra”
Niccolò Cavalli
Applicando la ricetta individuata da Keynes nell’ultimo capitolo della Teoria generale, l’Italia potrebbe crescere in 5 anni del 2,5% in termini reali. Ne è convinto Giorgio Lunghini, ordinario di Economia politica all’Università di Pavia e accademico dei Lincei. Per l’economista l’azione del Governo Monti, improntata a una politica “dei due tempi”, è per definizione fallimentare: «È vero che il vincolo di bilancio è un problema reale, ma l’equità e la crescita lo sono altrettanto, anche perchè le condizioni del debito pubblico italiane non sono affatto disastrose, mentre ciò che spaventa gli investitori è principalmente il fatto che l’economia non cresca da almeno 10, 15 anni».
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Posted: Febbraio 7th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: crisi sistemica | Commenti disabilitati su Ulrich Beck
Il rischio globale che minaccia il capitalismo
Nel gennaio 2009, all´inaugurazione di un nuovo, sontuoso edificio della London School of Economics, la regina Elisabetta II si è rivolta all´intellighenzia del mondo economico, riunita per l´occasione, con una domanda tanto innocente quanto insidiosa – la stessa che il mondo intero si pone senza ricevere risposta: come mai nessuno di voi ci ha avvisati del rischio di tracollo dei mercati finanziari?
Di fatto, se è vero che le grandi banche e i loro manager non sono stati all´altezza, hanno fallito anche i teorici del rischio in campo economico. Nella tragicommedia rappresentata dal vivo su tutte le scene mondiali, in una successione di scompigli e trasformazioni che sembra non aver fine, i liberisti duri e puri hanno compiuto un percorso di conversione, dalla fede nel mercato alla fede nello Stato – e ritorno! Stanno chiedendo, anzi elemosinando la grazia di interventi statali: una prassi che pure hanno sempre condannato, finché è durata l´effervescenza dei profitti. Quando negli anni 1930, al tempo della prima crisi economica mondiale, Keynes tentò di decifrare i segreti dell´economia, il suo pensiero si soffermò sulla distinzione tra rischio e non conoscenza.
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Posted: Febbraio 1st, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica | Commenti disabilitati su Il gigante che dorme
di Mario Tronti
Ragioniamo. Ho letto così il discorso di Asor Rosa (“I sette pilastri della saggezza”, il manifesto….). Dai pezzi sparsi – proponeva – cerchiamo di ricostruire il puzzle, mettendo in fila eventi e fatti, ciò che di nuovo è accaduto e sta per accadere. Un saggio da rivista, più che un articolo di giornale. Ma il manifesto è un giornale pensante. E dunque sta bene così. Il passaggio è inedito. Il salto rispetto all’immediato passato c’è stato. È compito di ognuno di noi riposizionarsi sul nuovo terreno, nell’analisi e nell’iniziativa.
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Posted: Gennaio 27th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica | 51 Comments »
di TONI NEGRI
Per rilanciare il dibattito attorno alla rubrica “America Latina” di Uninomade, mi sembra importante innanzitutto giustificare qui di nuovo il fatto di aver aperto quella rubrica, insistendo sullo studio del pensiero politico e delle pratiche istituzionali, sull’informazione sulle lotte, sulle sconfitte e sulle conquiste dei movimenti popolari e di classe… insomma vorrei prima di tutto spiegare di nuovo perché per noi di Uninomade 2.0, l’America Latina costituisca un vero e proprio laboratorio politico.
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Posted: Gennaio 25th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Auto-comunicazione di massa
INTERVISTA A MANUEL CASTELLS
Dal sito www.outraspalavras.net , una intervista di Sergio Martino, della trasmissione della radio spagnola Radio Europa Abierta a Manuel Castells, sociologo e studioso di internet. Il testo è stato tradotto dallo spagnolo al portoghese da Daniela Frabasile e Gabriela Leite Martins, e dal portoghese all’italiano da www.democraziakmzero.org.
Premessa
Negli Stati Uniti, il Congresso esamina leggi (SOPA e PIPA) che possono impedire lo scambio di contenuti in rete – e, qualora fossero adottata, riguarderanno gli utenti di Internet in molti paesi. In Cina, la campagna annunciata dal presidente Hu Jintao per “promuovere l’identità culturale” del paese comprende un rafforzamento della censura su certi contenuti che circolano in rete. Ma in tutto il mondo, internet continua a mettere in relazione gli esseri umani senza alcuna intermediazione di governi o imprese – e in casi sempre più numerosi, a facilitare movimenti che rovesciano dittature e sfidano il potere economico. Qual è il futuro di Internet, in mezzo a queste tendenze tanto contraddittorie?
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Posted: Gennaio 23rd, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica, postcapitalismo cognitivo | 8 Comments »
Saggio sulla condizione neoliberista
di Maurizio Lazzarato*
€ 12.00 in uscita
Giorno dopo giorno siamo sempre più debitori: nei confronti dello Stato, delle assicurazioni private, delle imprese… E per onorare i nostri debiti siamo sempre più costretti a diventare «imprenditori» delle nostre vite, del nostro «capitale umano». Il nostro orizzonte materiale ed esistenziale viene così del tutto stravolto.
Il debito, tanto privato che pubblico, è la chiave di volta attraverso la quale leggere il progetto di un’economia fondata sul pensiero neoliberista.
Rileggendo Marx, Nietzsche, Deleuze e Foucault l’autore dimostra che il debito è anzitutto una costruzione politica e che la relazione creditore/debitore è il rapporto sociale fondamentale delle nostre società.
Perché il debito non è semplicemente un dispositivo economico, è anche, e soprattutto, una tecnica di governo e di controllo delle soggettività individuali e collettive.
Come sfuggire alla condizione neoliberista dell’uomo indebitato? Per Maurizio Lazzarato la risposta non è semplicemente economica. Ciò che dobbiamo rimettere in discussione è proprio «il sistema del debito» oggi alla base della struttura del capitalismo.
Maurizio Lazzarato, sociologo e filosofo, vive e lavora a Parigi dove svolge attività di ricerca sulle trasformazioni del lavoro e le nuove forme di movimenti sociali. In italiano sono disponibili: La politica dell’evento (Rubbettino 2004), Lavoro immateriale. Forme di vita e produzione di soggettività (ombre corte, 1997) e Videofilosofia (manifestolibri, 1997).
Posted: Gennaio 17th, 2012 | Author: agaragar | Filed under: comune, crisi sistemica | Commenti disabilitati su OWS: Occupy Everything
di Paolo Carpignano, sociologo che da molti anni vive a New York ed è impegnato nella sinistra americana, ha scritto questo articolo per Ciroma.info
Forse era nell’aria: l’aria di primavera dei paesi arabi, o l’aria della Puerta del Sol di Madrid, o del Rothchild Boulevard di Tel Aviv, tutti avvenimenti che presagivano un anno caldo a livello globale. Ma quando a New York è scoppiata Occupy Wall Street (la metafora della esplosione sembra moto più appropiata), si è avuta subito la sensazione che non si trattasse di una ventata di attivismo, di un altro episodio dell’ «anno della protesta» come lo ha definito Time magazine, ma di un avvenimento trasformatore, un «game changing», un cambiamento delle regole del gioco.
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