David Graeber: La rivoluzione che viene

Posted: Giugno 12th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su David Graeber: La rivoluzione che viene

di Angelo Salento

David Graeber, La rivoluzione che viene. Come ripartire dopo la fine del capitalismo, San Cesario di Lecce, Manni, 2012, pp. 184, euro 10

Reduci da una stagione di depoliticizzazione lunga circa trent’anni – quelli che ci separano dalla sconfitta del movimento operaio e dalla rimozione del conflitto distributivo – e tuttora incapaci di comprendere se (e soprattutto come) ce la si possa lasciare alle spalle, possiamo leggere i saggi di David Graeber raccolti in questo volume come una risorsa di senso.

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Zizek: LA GRECIA CI SALVERA’

Posted: Giugno 8th, 2012 | Author: | Filed under: BCE, crisi sistemica, Révolution | Commenti disabilitati su Zizek: LA GRECIA CI SALVERA’

La Grecia ci salverà

Slavoj Zizek
08.06.2012

Al termine della sua vita Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, fece la famosa domanda «che cosa vuole una donna?», ammettendo la perplessità di fronte all’enigma della sessualità femminile. Una simile perplessità sorge oggi: «Che cosa vuole l’Europa?» Questa è la domanda che voi, il popolo greco, state rivolgendo all’Europa. Ma l’Europa non sa quello che vuole. Il modo in cui gli stati europei e i media riportano ciò che sta accadendo oggi in Grecia è, credo, il miglior indicatore di che tipo di Europa vogliono. È l’Europa neoliberale, è l’Europa degli stati isolazionisti. I critici accusano Syriza di essere una minaccia per l’euro, ma Syriza è, al contrario, l’unica possibilità che ha l’Europa. Ma quale minaccia. Voi state dando all’Europa la possibilità di uscire dalla sua inerzia e di trovare una nuova via.

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Il grande alibi e la grande ipocrisia

Posted: Giugno 6th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, postcapitalismo cognitivo, postgender | Commenti disabilitati su Il grande alibi e la grande ipocrisia

di Sergio Bologna

E’ finito il tempo in cui tutta la crisi del paese si poteva addossare alle responsabilità della Lega e del Cavaliere. E’ finito il Grande Alibi con il quale certi partiti e grandi organi di stampa hanno vissuto, o vegetato, coprendo le loro responsabilità storiche con le immagini marionettistiche o truci di Bossi e Berlusconi. Adesso stanno lì, mezzi nudi, e la loro pochezza è sempre più visibile. Cercano di fare un po’ lo stesso giochetto con il governo Monti, ci provano, ma è più difficile, lo hanno voluto loro, lo ha confezionato il Presidente. Come si può sconfessare una cultura, propria di quella generazione di ex comunisti, che ha sempre visto il nemico a sinistra e considerato alla stregua dell’eversione le espressioni di autonomia di pensiero che si fanno rappresentanza?

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Zizek: “Save us from saviours”

Posted: Maggio 30th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, post-filosofia, Révolution | Commenti disabilitati su Zizek: “Save us from saviours”

Slavoj Žižek on Europe and the Greeks

Imagine a scene from a dystopian movie that depicts our society in the near future. Uniformed guards patrol half-empty downtown streets at night, on the prowl for immigrants, criminals and vagrants. Those they find are brutalised. What seems like a fanciful Hollywood image is a reality in today’s Greece. At night, black-shirted vigilantes from the Holocaust-denying ne0-fascist Golden Dawn movement – which won 7 per cent of the vote in the last round of elections, and had the support, it’s said, of 50 per cent of the Athenian police – have been patrolling the street and beating up all the immigrants they can find: Afghans, Pakistanis, Algerians. So this is how Europe is defended in the spring of 2012.

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traduzione in italiano


Fred Moseley

Posted: Maggio 27th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Fred Moseley

Intervista a Fred Moseley a cura
della redazione di CONNESSIONI (maggio 2012)

1) Quali sono le cause dell’attuale crisi economica negli USA? Questa
crisi è legata alla crisi degli anni 70?

Questa è una grande domanda proverò a rispondere anche se brevemente.
Si, penso che questa crisi sia sicuramente legata alla crisi degli anni 70.
Questa crisi è la continuazione di quella degli anni 70 e il risultato delle azioni
intraprese dai capitalisti per risolverla. Quella degli anni 70 è stata
chiaramente una crisi di profittabilità, il tasso di profitto si era ridotto di circa il
50% dai livelli del dopo guerra negli USA (e un simile andamento si è avuto in
tutti gli stati capitalisti).
Ciò che è importante sottolineare è che i capitalisti risposero a questo
imponente declino del saggio di profitto facendo tutto ciò che potevano per
ripristinare il saggio di profitto ai livelli precedenti.
Queste azioni comportarono tagli generalizzati dei salari, specialmente ai
benefit, intensificazione del lavoro, globalizzazione ed esternalizzazione della
produzione verso aree del mondo a basso salario. Tutti questi fenomeni
conosciuti nelle decadi recenti sono il risultato del tentativo capitalista di
ristabilire il saggio di profitto.

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L’avenir de l’Europe se joue en Grèce

Posted: Maggio 24th, 2012 | Author: | Filed under: BCE, crisi sistemica, Révolution | Commenti disabilitati su L’avenir de l’Europe se joue en Grèce

« Le nouveau gouvernement français, qui se cantonne dans un silence prudent, devrait affirmer haut et fort, qu’il respectera les décisions du peuple grec, et rejettera toute proposition d’exclure la Grèce de l’Europe ou de la zone euro. » Par Etienne Balibar, philosophe, Michaël Löwy, philosophe et sociologue et Eleni Varikas, professeure de science politique.

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Marazzi: bilancio in rosso di un continente

Posted: Maggio 23rd, 2012 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica | Commenti disabilitati su Marazzi: bilancio in rosso di un continente

di Christian Marazzi

L’economista Jacques Sapir risponde positivamente al provocatorio titolo del suo ultimo saggio «Bisogna uscire dall’euro?» e denuncia i rapporti di forza a favore dell’economia tedesca presenti nell’Unione Europea.

Le elezioni francesi e greche hanno aggiunto nuovi fattori di instabilità ad una Unione monetaria europea già economicamente e socialmente insostenibile. D’ora in poi l’alternativa si riduce a questo: o i Paesi forti dell’Europa accettano di finanziare i Paesi deboli o di garantirne i debiti, oppure la spaccatura dell’euro diventa inevitabile. In entrambi i casi è in gioco la definizione del piano della sovranità, della possibilità o meno di governare l’uscita dalla crisi con politiche di crescita declinate su scala nazionale o sovranazionale. In mezzo ci sta l’euro, la sua architettura, la sua «natura».

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Oltre il determinismo: una storicità sovversiva

Posted: Maggio 17th, 2012 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, Révolution | Commenti disabilitati su Oltre il determinismo: una storicità sovversiva

di ANTONIO NEGRI

Recensione di P. Dardot e C. Laval, Marx. Prenom: Karl, Edizioni Gallimard, Parigi, 2012.

Quali sono i nodi più rilevanti di questo poderoso libro? È necessario chiederselo perché (essendo appunto troppo voluminoso – 800 pagine – da poter esser letto di un solo colpo) solo apprestando dei dispositivi di lettura, esso può essere scorso utilmente e permettere approssimazioni per una lettura centrata sui temi fondamentali e che venga, per così dire, sempre più precisandosi.

Il primo grande nodo consiste nell’espressione della necessità di rompere con la tradizione sempre parziale e settaria (quando non fosse introvabile) degli studi francesi su Marx. Qui invece Marx viene preso per intero, il filosofo l’economista il politico, ed è solo questa lettura, storicamente e filologicamente impiantata, senza “cesure” storiche né teoriche, che può permetterci di riprendere solidamente in mano l’interezza del discorso marxiano e di avanzare ipotesi nuove che si confrontino con quelle marxiane, attorno ad un progetto di emancipazione per l’attualità. Questa distanza critica dalla continuità della tradizione francese (ed in particolare dall’althusserismo), questo sentirsi in un’altra epoca dal XIX e XX secolo, non impedisce che gli autori si impegnino attorno a talune difficoltà ereditate dal passato. Solo per fare un paio di esempi, Dardot-Laval puntano criticamente molto in alto quando, ad esempio, in una polemica che sembra solo terminologica ma non lo è, traducono il concetto marxiano di Mehrwert, con plus-de-value. Non si tratta semplicemente di un’elegante reminiscenza lacaniana ma di una forte polemica, non solo contro un uso consolidato ma (ci sembra) anche contro le concezioni quasi metafisiche del plusvalore che tanto hanno afflitto i comunismi religiosi (cosa che non può lasciare indifferente un “operaista” e rende senz’altro felice chi nell’oggi, nell’epoca del capitalismo cognitivo, considera il Mehrwert senz’altro come una “eccedenza”). Non meno decisiva sembra la presa di distanza, solo per fare un altro esempio, dalla discussione di un tema, indubbiamente centrale per i marxisti, qui preso nel rinnovamento della discussione fra Séve e Fischbach, sulla maggiore o minore rilevanza delle determinazioni oggettive o di quelle soggettive nella costruzione del progetto marxiano di comunismo. È evidente che su questa critica si dovrà ritornare più tardi al termine nella nostra riflessione.

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Intervista a Maurizio Lazzarato

Posted: Maggio 16th, 2012 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Intervista a Maurizio Lazzarato

Sovvertire la macchina del debito infinito
Intervista a Maurizio Lazzarato*

Dopo aver pubblicato la prefazione all’edizione italiana ritorniamo su La fabbrica dell’uomo indebitato di Maurizio Lazzarato con un’intervista all’autore su alcuni nodi del suo importante pamphlet.

Nel tuo saggio, riprendendo la seconda dissertazione de La Genealogia della morale di Nietzsche e L’Anti-Edipo di Deleuze e Guattari, fornisci una ricostruzione del neoliberalismo secondo la quale attorno al debito si produce un dispositivo di potere che informa interamente l’infrastruttura biopolitica. Parafrasando Marx potremmo dire che il debito non è una cosa ma un rapporto sociale. Quale nesso intercorre tra la relazione creditore-debitore e la proprietà?

Il rapporto creditore-debitore è un rapporto organizzato attorno alla proprietà, è un rapporto tra chi ha disponibilità di denaro e chi non ce l’ha. La proprietà piuttosto che essere dei mezzi di produzione come diceva Marx, ruota attorno ai titoli di proprietà del capitale, quindi c’è un rapporto di potere che si è modificato rispetto alla tradizione marxiana, è deterrittorializzato per dirla con Deleuze e Guattari – è a un livello di astrazione superiore, ma è comunque organizzato attorno a una proprietà: tra chi ha accesso al denaro e chi non ce l’ha.

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URSS, il continente scomparso

Posted: Aprile 26th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, Révolution | Commenti disabilitati su URSS, il continente scomparso

di Mario Tronti

Dal capitalismo al socialismo e ritorno. «L’esperimento profano» di Rita Di Leo ripercorre controcorrente il fiume di una storia rimossa, che illumina lo scontro di oggi fra politica ed economia
Siamo malati di anniversari. Se non ci fossero, per i giornali, bisognerebbe inventarli. E infatti spesso se ne inventano. E altrettanto spesso se ne nascondono. E’ passato tutto intero il 2011 e nessuno, o quasi, si è ricordato che, esattamente vent’anni prima, era accaduto quell’evento che si chiama «fine dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche”. Si può non avere simpatia per il presidente Putin e in effetti non ne suscita in gran quantità, ma ha detto almeno una volta la cosa essenziale e cioè che la caduta dell’Urss è stata la più grande catastrofe geopolitica del Novecento. Le futili vicende che abbiamo vissuto da allora, mascherate da improbabili accadimenti epocali, ce lo confermano. Ecco un libro che ci riporta, saltando indietro nel tempo che conta, a una vicenda, «un esperimento», si dice, che ha fatto storia e che non a caso alla sua conclusione ha fatto parlare di fine della Storia. Sto parlando di Rita di Leo, L’esperimento profano, sottotitolo eloquente Dal capitalismo al socialismo e viceversa, Ediesse, Citoyens, Roma 2012.

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