A Beirut per leggere il futuro

Posted: Febbraio 9th, 2012 | Author: | Filed under: bio, vita quotidiana | Commenti disabilitati su A Beirut per leggere il futuro

di Franco Berardi “Bifo”

yani

Nuovamente si spegne la luce. Quanto a lungo resteremo al buio questa volta? Mezzo minuto.
Ci sono queste brevi interruzioni dell’elettricità, nessuno ci fa caso. Ma ogni volta potrebbe essere la volta buona, you know what I mean. Yani. L’intercalare più frequente. Un attimo di sospensione. Un attimo prima.

Solo i computer non si spengono ai tavoli del bread republic, e ciascuno continua a digitare imperterrito la faccia illuminata dalla luce eterna del ciberspazio. Mi sono svegliato presto stamattina alle sei e tre quarti in preda a un’eccitazione pericolosa, folle. Ieri sera al Time out con una siriana un indiano due palestinesi un’italiana tre libanesi una mezza inglese e mezza non so cosa a parlare dei Grundrisse, del general intellect, della poesia dell’esaurimento dell’energia fisica e psichica, e della demografia mondiale. Nessuno fa cenno a quello che sta succedendo in Siria perché tutti lo sanno benissimo. Duecento morti al giorno a un’ora di auto da qui, e la violenza pronta a esplodere in ogni istante all’angolo di strada per ragioni imperscrutabili. Come reagirà Hezbollah al possibile crollo del regime siriano? Come reagirà Israele alla possibile reazione di Hezbollah?

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Zizek

Posted: Febbraio 9th, 2012 | Author: | Filed under: bio, comune | Commenti disabilitati su Zizek

La Rivolta della Borghesia Salariata

Come ha fatto Bill Gates a diventare l’uomo più ricco d’America? La sua ricchezza non ha nulla a che fare con la produzione di un buon software Microsoft a prezzi inferiori rispetto ai suoi concorrenti, o con lo ’sfruttare’ i suoi lavoratori con più successo (Microsoft paga i lavoratori intellettuali uno stipendio relativamente alto). Milioni di persone ancora acquistano il software Microsoft, perché Microsoft si è imposto come uno standard quasi universale, praticamente monopolizzando il campo, come una incarnazione di ciò che Marx chiamava il ‘General Intellect’, con la quale egli intendeva la conoscenza collettiva in tutte le sue forme, dalla scienza al know-how pratico. Gates effettivamente ha privatizzato parte del general intellect ed è diventato ricco appropriandosi della rendita che ne seguì.

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rizoma

Posted: Dicembre 21st, 2011 | Author: | Filed under: bio, Marx oltre Marx, post-filosofia | Commenti disabilitati su rizoma

di Edoardo Acotto

Presentato per la prima volta in un testo omonimo pubblicato dalle Éditions de Minuit nel 1976 e poi ripubblicato come primo capitolo (Introduzione) di Millepiani quello di rizoma è un concetto cardinale della coppia filosofica formata dai francesi Gilles Deleuze (filosofo) e da Félix Guattari (antipsichiatra).

“Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale” (da Wikipedia). Tuttavia nel repertorio concettuale di Deleuze & Guattari il rizoma indica tutt’altro che radicamento, verticalità e gerarchia (si pensi alla metaforica heideggeriana legata al Grund): il rizoma cresce infatti orizzontalmente e ha struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura.

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lo sradicamento del desiderio

Posted: Dicembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: anthropos, bio | 6 Comments »

Una lettura dell’angoscia a partire da Kierkegaard, Freud e Lacan

di Antonella Famiani

1. Tra filosofia e psicanalisi

La categoria dell’angoscia è la messa in discussione radicale del soggetto moderno. Il suo sapere segna la definitiva espropriazione delle certezze razionali del cogito imperanti nella scena filosofica fino ad Hegel. Dopo l’angoscia nulla è come prima. Lo specchio nel quale la coscienza moderna si è per secoli riflessa è infranto al grido di un soggetto che chiede di essere ripensato attraverso la presa d’atto della sua frammentarietà strutturale.

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Il suicidio ai tempi della crisi

Posted: Dicembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: au-delà, bio | Commenti disabilitati su Il suicidio ai tempi della crisi

By Valerio Monteventi

“Ammazzarsi di lavoro”, mai metafora è diventata una realtà così tragica così come quella che ha legato la morte alla attività lavorativa.

Pur di fronte a un aumento della disoccupazione e della cassa integrazione, in Italia, il bilancio delle vittime è già superiore a quello del 2010: alla fine di ottobre i morti sul lavoro erano 460 contro i 441 dello stesso periodo dell’anno scorso.

Ma la morte arriva sempre più frequente, causata anche dalla crisi e dalla perdita del lavoro. Si tratta delle cosiddette “morti lente”, morti per suicidio provocate dalla disoccupazione e dalla precarietà, lente perché non avvengono improvvisamente, seguono un travaglio che accompagna il soggetto per giorni e per mesi prima di arrivare alla tragica scelta.

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