Judith Butler

Posted: Gennaio 16th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, donnewomenfemmes, epistemes & società, postgender | Commenti disabilitati su Judith Butler

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Le Nouvel Observateur: Nel 1990 ha pubblicato Gender Trouble (trad. it., Questione di genere), testo che ha segnato l’irruzione, nel dibattito intellettuale, della “teoria del gender”. Di cosa si tratta?

Judith Butler: Intanto ritengo importante precisare di non aver inventato gli “studi di genere” (gender studies): la categoria di “genere” era infatti già in uso dagli anni Sessanta, negli Stati Uniti, sia all’interno della ricerca sociologica, sia in quella antropologica. In Francia, invece, in particolare sotto l’influsso di Lévi-Strauss, si è preferito parlare di “differenze sessuali”. La cosiddetta “teoria del gender” prende dunque piede solo tra gli anni Ottanta e Novanta, innestandosi proprio all’incrocio tra l’antropologia statunitense e lo strutturalismo francese.

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Transversal House: Deleuze and Guattari in Japan*

Posted: Gennaio 11th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, Arch, arts, au-delà, bio, epistemes & società | Commenti disabilitati su Transversal House: Deleuze and Guattari in Japan*

di Gary Genosko

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L’interesse di Félix Guattari per l’architettura e la cultura giapponese non è particolarmente ben conosciuto.

Forse anche meno conosciute sono le applicazioni critiche dell’importante concetto di trasversalità di Guattari da parte degli architetti e dei critici di architettura in Giappone. I soggetti convergenti di trasversalità/architettura/Giappone sono un approfondimento del mio lavoro sugli usi a cui la trasversalità è stata collocata (Genosko 2000); In questa occasione la questione è indagata in relazione ad una particolare casa. Mentre una totale piena indagine dell’importante e complessa connessione non può essere sviluppata in questo ambito, una descrizione assai concisa sarà sufficiente per dare un indirizzo a un ulteriore lavoro che si occupi di altre case ed edifici, specialmente Ark Dental Clinic of Shin Takamatsu su cui Guattari ha scritto (Guattari 1994).

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Il diagramma La Borde e il paradigma-buto

Posted: Gennaio 11th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, arts, au-delà, epistemes & società, kunst, psichè, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Il diagramma La Borde e il paradigma-buto

di ALESSANDRO TAGARIELLO

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“Trattare le persone senza cure ospedaliere è un’impostura” – tuona il dott. Jean Oury.

Secondo conflitto mondiale. Francia. I vetri infranti alla “Mecca della psicoterapia istituzionale” di Saint-Alban, irrompono da un luogo di internamento e annunciano, in qualche modo, un cambiamento; lo stesso luogo dove avevano trovato comunque riparo artisti e filosofi come Paul Eduard, Tristan Tzara, Canguilhem e profughi della guerra civile spagnola come il medico Francois Tousquelles. Quelle finestre rotte da un gruppo di psichiatri, i loro infiniti dialoghi con i rifugiati, rappresentano i segni della svolta che ci porta dritti a La Borde.

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terioanthropos

Posted: Gennaio 6th, 2014 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, epistemes & società | Commenti disabilitati su terioanthropos

terio

“Riconoscere l’animalità nell’uomo, non solo, ma affermare nell’animalità l’essenza dell’uomo: questo è il pensiero pesante, decisivo, foriero di tempesta, il pensiero di fronte al quale tutto il resto della filosofia moderna viene abbassato a ipocrisia. Schopenhauer l’ha enunciato, e Nietzsche ne è stato l’unico esegeta autentico, verificandolo nel campo degli accadimenti umani… Nel cristianesimo egli combatté la falsa religione, la religione razionalistica, antropocentrica, che ha dato all’uomo una posizione isolata nel mondo, e per far questo ha rinnegato l’animalità nell’uomo… Per questo Nietzsche, che ha usato ogni mezzo perché gli uomini ascoltassero da lui tale verità, si presenta di fronte a noi come un «liberatore», per usare un epiteto con cui i Greci designavano Dioniso”

Giorgio Collii, DOPO NIETZSCHE


Manifesto per una politica accelerazionista

Posted: Dicembre 22nd, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, arts, au-delà, digital conflict, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Manifesto per una politica accelerazionista

di ALEX WILLIAMS e NICK SRNICEK.

01. INTRODUZIONE: Sulla congiuntura

1. All’inizio della seconda decade del ventunesimo secolo, la civilizzazione globale si trova ad affrontare una nuova progenie di cataclismi. Imminenti apocalissi appaiono ridicolizzare le norme e le strutture organizzative delle politica che furono forgiate alla nascita degli stati-nazione, agli albori del capitalismo e in un ventesimo secolo contrassegnato da guerre senza precedenti.

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Sulla “teoria del gender”. Judith Butler risponde ai suoi detrattori

Posted: Dicembre 21st, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, donnewomenfemmes, epistemes & società, postgender | Commenti disabilitati su Sulla “teoria del gender”. Judith Butler risponde ai suoi detrattori

di Redazione LC 20 dicembre 2013

Un’intervista a Judith Butler apparsa su “Le Nouvel Observateur”, il 15 dicembre 2013. La traduzione è di Federico Zappino.

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Le Nouvel Observateur: Nel 1990 ha pubblicato Gender Trouble (trad. it., Questione di genere), testo che ha segnato l’irruzione, nel dibattito intellettuale, della “teoria del gender”. Di cosa si tratta?

Judith Butler: Intanto ritengo importante precisare di non aver inventato gli “studi di genere” (gender studies): la categoria di “genere” era infatti già in uso dagli anni Sessanta, negli Stati Uniti, sia all’interno della ricerca sociologica, sia in quella antropologica. In Francia, invece, in particolare sotto l’influsso di Lévi-Strauss, si è preferito parlare di “differenze sessuali”. La cosiddetta “teoria del gender” prende dunque piede solo tra gli anni Ottanta e Novanta, innestandosi proprio all’incrocio tra l’antropologia statunitense e lo strutturalismo francese.

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A chi spetta una buona vita?


il postumano

Posted: Dicembre 20th, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, epistemes & società, post-filosofia, postgender, posthumanism | Commenti disabilitati su il postumano

posthumanism

La nostra seconda vita negli universi digitali, il cibo geneticamente modificato, le protesi di nuova generazione, le tecnologie riproduttive sono gli aspetti ormai familiari di una condizione postumana. Tutto ciò ha cancellato le frontiere tra ciò che è umano e ciò che non lo è, mettendo in mostra la base non naturalistica dell’umanità contemporanea.

Sul piano della teoria politica e filosofica, urge adeguare le categorie di comprensione delle identità e dei fenomeni sociali a partire da questo salto. Sul piano dell’analisi, dopo aver constatato la fine dell’umanesimo, occorre vedere in questa trasformazione le insidie di una colonizzazione della vita nel suo complesso da parte dei mercati e della logica del profitto.

Occorre dunque adeguare la teoria ai cambiamenti in atto, senza rimpianti per un’umanità ormai perduta e cogliendo le opportunità offerte dalle forme di neoumanesimo che scaturiscono dagli studi di genere, postcoloniali e dai movimenti ambientali.

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IL FURTO LIBERALE

Posted: Dicembre 3rd, 2013 | Author: | Filed under: 99%, anthropos, bio, comune, epistemes & società, Foucault, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su IL FURTO LIBERALE

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in ALIAS – 30 novembre 2013

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presentazione editoriale


Il sesso come lavoro ed il lavoro sessuale

Posted: Dicembre 2nd, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, bio, donnewomenfemmes, epistemes & società, postgender, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Il sesso come lavoro ed il lavoro sessuale

di Laura Augustìn

Da Incroci De-Generi, traduzione di LaPantaFika

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Laura Augustìn è antropologa, autrice di Sex at the margins – migration, labour markets and the rescue industry . Il suo lavoro ha sollevato un acceso dibattito mettendo in discussione la narrazione dominante che vuole le sex workers migranti tutte indistintamente vittime di una cosiddetta tratta degli esseri umani, dunque soggetti passivi che spetterebbe alle istituzioni salvare. Agustìn, contestando e demisitificando il mito della tratta, ha così analizzato quella che lei stessa ha definito the rescue industry, ovvero l’industria del salvataggio rappresentata da enti, organizzazioni, associazioni, ma anche singoli che traggono vantaggi e profitti proprio dalla missione salvifica di cui si sono auto-investiti, sovrapponendosi alle sex workers stesse e sovradeterminandole. Per approfondire il lavoro di Laura Augustìn, The Naked Anthropologist è il suo blog.

A seguire, la traduzione di un articolo pubblicato da The Commoner, n. 15, a cura di Silvia Federici

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Cambiamenti critici del clima

Posted: Novembre 24th, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, bio, crisi sistemica, epistemes & società, Global, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Cambiamenti critici del clima

di ROSI BRAIDOTTI

L'urlo

Il lavoro di Melinda Cooper illumina con genialità e intuizione l’economia politica perversa del capitalismo avanzato. La sua perversione consiste nella coesistenza di regimi biopolitici di coltivazione e sfruttamento di tutto ciò che vive, con le pratiche crudeli tipiche della distruzione necropolitica mirata. Modi di morire e modi di vivere vengono strategicamente schierati attraverso gli spazi sociali sfaccettati e sconvolti della sostenibilità di stampo aziendale, del mix culturale globalizzato e del consumismo monotono e coercitivo.

Altrettanto perversa è l’ideologia contemporanea della “libera” mobilità. Il capitalismo avanzato è una forza centrifuga che produce freneticamente e mette in circolazione beni differenziati a livello quantitativo: dati, capitali, bit e byte di informazioni, a tutto vantaggio della mercificazione e del profitto. Gli individui, soprattutto i non europei, i migranti e i rifugiati apolidi, così come i membri delle minoranze sociali, culturali e di genere, non circolano affatto altrettanto “liberamente” (Braidotti 2003). A livello dei processi di soggettivazione, questo sistema appare come un moltiplicatore di differenze deterritorializzate, che vengono confezionate e commercializzate grazie all’etichetta del “nuovo”, identità negoziabili e fluide create su misura delle infinite scelte dei consumatori. Proliferazioni quantitative senza cambiamenti qualitativi.

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