Dietro la crisi della democrazia

Posted: Ottobre 6th, 2013 | Author: | Filed under: 99%, BCE, crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società, Global, Marx oltre Marx | 2 Comments »

Per comprendere la natura della crisi delle istituzioni democratiche che accompagna la crisi economica esplosa tra il 2007 e il 2008 appare sempre più urgente definire un quadro analitico di lungo periodo: la deriva plebiscitaria e carismatica non è che un frutto del trentennio neoliberista apertosi dalla metà degli anni Settanta.

di Alberto Burgio, da www.costituzionalismo.it

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Tra liberismo e fascismo

In estrema sintesi, il senso di questo intervento consiste nell’affermare che è possibile comprendere la crisi della politica, nell’ambito della quale si pongono fenomeni oggi particolarmente vistosi come l’astensionismo di massa, la critica della democrazia rappresentativa e l’invocazione della democrazia diretta, soltanto se la si inquadra in un contesto ampio e di lungo periodo. Ampio, nel senso che questa crisi si collega alla crisi sociale ed economica (in verità anche a una crisi che Gramsci definirebbe «intellettuale e morale»); di lungo periodo, poiché essa chiama in causa una «grande trasformazione» verificatasi nel corso degli ultimi 50-60 anni.

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Il marketing sonoro invade le citta’

Posted: Ottobre 6th, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, arts, epistemes & società, Révolution, vita quotidiana | 8 Comments »

«Scegliete l’atmosfera musicale della vostra stazione!» Questo invito lanciato a maggio dalla Sncf (Société nationale des chemins de fer, Società nazionale delle ferrovie francesi) agli utenti delle sue linee dell’Ile-de-France nascondeva un’intenzione meno innocente di quanto potesse apparire: i concerti di Mozart e i notturni di Chopin miravano ad allontanare i giovani e i senza fissa dimora. Ancora balbettante, il modellamento dell’universo sonoro delle città suscita una ridda di iniziative… e di questioni.

di Juliette Volcler *

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«Trent’anni fa, in Francia, ogni individuo aveva un altoparlante: la radio. Oggi, se ciascuno contasse il numero di altoparlanti a sua disposizione, ne troverebbe decine. Assistiamo a una moltiplicazione e a una diversificazione, dal momento che gli altoparlanti assumono diverse forme: non sono soltanto le casse poste ai due lati dello stereo hi-fi. Sono oggetti connessi alla vita quotidiana, cuffiette, campanelli, piccoli sistemi vocali, telefoni cellulari (1).»

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Filosofia del filo spinato

Posted: Ottobre 6th, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, bio, epistemes & società, Révolution, riots, sud, U$A, vita quotidiana | Commenti disabilitati su Filosofia del filo spinato

Nell’epoca delle telecamere per la videosorveglianza, delle tecniche biometriche di identificazione, dei dissuasori per arredo urbano, il filo spinato potrebbe sembrare obsoleto. Eppure è tuttora molto utilizzato in tutto il mondo, anche se in Occidente è limitato a impieghi molto circoscritti, poiché lo si associa ai campi di concentramento. Passare in rassegna tutti i suoi usi, e i suoi sostituti, è un esercizio che può insegnare molto.

di Olivier Razac *

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Inventato nel 1874 dall’agricoltore statunitense Joseph Glidden per recintare le proprietà delle Grandi Pianure, il filo spinato diventò subito uno strumento politico di importanza primaria. In meno di un secolo e mezzo, è servito di volta in volta a recintare le terre degli indiani d’America e a rinchiudere intere popolazioni al tempo della guerra di indipendenza di Cuba (1895-1898) o della seconda guerra dei boeri in Sudafrica (1899-1902); ha circondato le trincee nella prima guerra mondiale, e di filo spinato era l’incandescente recinzione dei campi di concentramento e sterminio nazisti.

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L’intero pianeta è sotto scacco

Posted: Ottobre 5th, 2013 | Author: | Filed under: 99%, anthropos, BCE, comune, crisi sistemica, epistemes & società, Global, racisme | 11 Comments »

di Susan George

Un intervento della sociologa americana, ospite al festival Internazionale di Ferrara. Le «autorità illegittime» dell’Europa sono le imprese transnazionali: come un governo ombra, agiscono attraverso le lobby e gli oscuri comitati di esperti, decidendo tutto ciò che riguarda la nostra vita quotidiana
Se avete a cuore il vostro cibo, la vostra salute e la sicurezza finanziaria vostra e quella della vostra famiglia, le tasse che pagate, lo stato del pianeta e della stessa democrazia, vi è un importante cambiamento politico di cui dovete essere consapevoli.

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Io chiamo questo cambiamento la «ascesa di autorità illegittima». Il governo di rappresentanti chiaramente identificabili e democraticamente eletti viene gradualmente soppiantato da un nuovo governo ombra in cui enormi imprese transnazionali (Tnc) sono onnipresenti e stanno prendendo di più in più decisioni che riguardano tutta la nostra vita quotidiana.
Essi possono agire attraverso le lobby o oscuri «comitati di esperti»; attraverso organismi ad hoc che ottengono un riconoscimento ufficiale; talvolta, attraverso accordi negoziati in segreto e preparati con cura da executive delle imprese al più alto livello. Lavorano a livello nazionale, europeo e sovranazionale, ma anche all’interno delle stesse Nazioni Unite, da una dozzina di anni nuovo campo di azione per le attività delle corporate. Non si tratta di una sorta di teoria paranoica della cospirazione: i segni sono tutti intorno a noi, ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere. Noi continuiamo a credere, almeno in Europa, di vivere in un sistema democratico.

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Reddito di base incondizionato come reddito primario

Posted: Ottobre 3rd, 2013 | Author: | Filed under: comune, critica dell'economia politica, epistemes & società, postcapitalismo cognitivo, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Reddito di base incondizionato come reddito primario

di Andrea Fumagalli e Carlo Vercellone

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Negli ultimi mesi sia sul sito di Sbilanciamoci che su Il Manifesto sono apparsi alcuni articoli critici in materia di reddito di cittadinanza (vedi, tra gli altri, gli articoli di Pennacchi, Lunghini, Mazzetti). In questa sede, vorremmo chiarire alcuni principi di fondo per meglio far comprendere che cosa, a nostro avviso, si debba intendere quando in modo assai confuso e ambiguo si parla di “reddito di cittadinanza”. Noi preferiamo chiamarlo reddito di base incondizionato (RBI) ed è su questa concezione che vorremmo si sviluppasse un serio dibattito (con le eventuali critiche). Le note che seguono sono una parte di una più lunga riflessione che è apparsa sul n. 5 dei Quaderni di San Precario.

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Operai e capitale

Posted: Ottobre 3rd, 2013 | Author: | Filed under: comunismo, critica dell'economia politica, epistemes & società, Marx oltre Marx, postoperaismo, Révolution | Commenti disabilitati su Operai e capitale

Rileggere “Operai e capitale” – Lo stile operaista alla prova del presente

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In occasione della ripubblicazione di Operai e capitale (DeriveApprodi, settembre 2013), Commonware pubblica i materiali finora inediti del convegno in occasione della precedente edizione, a quarant’anni dalla prima. Il convegno si è tenuto mercoledì 31 gennaio 2007 alla facoltà di scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma, promosso dalla casa editrice DeriveApprodi e dalla rete per l’autoformazione.

→ Relazione di Mario Tronti

→ Relazione di Alberto Asor Rosa

→ Relazione di Toni Negri

→ Relazione di Brett Neilson

→ Relazione di Rita Di Leo

→ Conclusioni di Mario Tronti

li trovate qui


La crisi perpetua come strumento di potere. Conversazione con Giorgio Agamben

Posted: Ottobre 2nd, 2013 | Author: | Filed under: anthropos, au-delà, crisi sistemica, epistemes & società, post-filosofia, sud | Commenti disabilitati su La crisi perpetua come strumento di potere. Conversazione con Giorgio Agamben

Intervista uscita in tedesco il 24 maggio 2013 sul Frankfurter Allgemeine Zeitung e poi pubblicata in inglese dalla casa editrice Verso il 4 giugno 2013. La traduzione è di Nicola Perugini


Un impero latino contro il dominio tedesco?

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Professor Agamben, quando lo scorso marzo ha proposto l’idea di un “impero latino” contro il dominio tedesco in Europa, s’immaginava che questa idea avrebbe avuto una tale risonanza? Nel frattempo il suo saggio è stato tradotto in molte lingue e discusso appassionatamente in mezzo continente…

Giorgio Agamben: No, non me lo aspettavo. Ma credo nella forza delle parole, quando sono pronunciate al momento giusto.

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Euro al capolinea?

Posted: Ottobre 1st, 2013 | Author: | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica, epistemes & società | Commenti disabilitati su Euro al capolinea?

di RICCARDO BELLOFIORE e FRANCESCO GARIBALDO

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“C’è una linea sottile tra l’avere torto ed essere dei visionari. Sfortunatamente per vederla si deve essere dei visionari”
(Sheldon Cooper, The Big Bang Theory)

Il libro di Alberto Bagnai (Il tramonto dell’euro. Come e perchè la fine della moneta unica salverebbe salverebbe democrazia e benessere in Europa, Imprimatur , Roma 2012) è un libro utile sia lo si condivida nelle sue tesi di fondo sia, come nel nostro caso, pur apprezzandone i meriti, si abbiano su punti chiave opinioni diverse.

Il libro è utile in primo luogo perché rappresenta uno sforzo divulgativo di alto livello; ciò consente a molti di potere comprendere il merito di complesse questioni economiche e di potere quindi partecipare a una discussione, sulle sorti dell’Italia, che si vuole ristretta a minoranze tecnocratiche.

In secondo luogo perché è tra i primi, e altrettanto sicuramente lo fa con massima radicalità, che da noi pone la questione della dissoluzione dell’unione monetaria, e propone seccamente l’uscita dall’euro: una posizione che in varia forma ha preso il largo, e oggi molti, in un modo o nell’altro, vi aderiscono, senza avere forse il coraggio dell’estremismo della tesi di Bagnai. Tesi discussa, da almeno due – tre anni, da altri economisti non ortodossi italiani (tra gli altri, Bellofiore, 2010), e comunque ben presente nel dibattito tra gli economisti a livello internazionale. I dubbi sulla sostenibilità dell’euro risalgono per altro alla sua stessa nascita. (Gaffard, 1992; Grahl, 1997; in tempi più recenti Vianello, 2013, e per un inquadramento generale Toporowski 2010 e Wray 2012.

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