Zizek

Posted: Settembre 7th, 2012 | Author: | Filed under: arts, post-filosofia, Révolution | Commenti disabilitati su Zizek

LA POLITICA DI BATMAN

Repubblica Popolare di Gotham

Il nuovo film della serie di Batman, Il cavaliere oscuro – Il ritorno, dimostra che i grandi successi di Hollywood sono indicatori precisi della situazione ideologica delle nostre società. La storia: a Gotham City otto anni dopo gli avvenimenti del Cavaliere oscuro – il secondo episodio della trilogia diretta da Christopher Nolan – regnano la legge e l’ordine. Grazie ai poteri straordinari concessi dalla legge anticrimine voluta da Harvey Dent, il commissario Gordon ha quasi sradicato la malavita organizzata. Si sente colpevole per aver insabbiato i crimini commessi da Dent e vuole confessare pubblicamente.

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Mediterraneo

Posted: Settembre 5th, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, crisi sistemica, Révolution | 7 Comments »

Introduzione al dossier Mediterraneo
di GLENDA GARELLI e MARTINA TAZZIOLI

Le rivoluzioni arabe hanno portato in primo piano il Mediterraneo, come spazio di lotte, come ambito a partire da cui costruire nuove linee di ricomposizione sociale e come scenario del cambiamento politico. É qui del resto, sulla sponda sud e est del Mediterraneo così come nell’Europa meridionale, che gli effetti della crisi si sono fatti sentire prima e con un impatto maggiore che altrove. I sommovimenti che dalla Tunisia si sono propagati dal Maghreb alla Libia fino alla Siria passando per i paesi del Golfo ci indicano infatti che le ragioni delle proteste vanno oltre il “dégagé!” alle dittature mettendo in atto un rifiuto radicale di quel regime economico che sulla sponde sud come su quella europea ha reso insostenibili e precarie le esistenze di milioni di persone.

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classi medie

Posted: Settembre 2nd, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, epistemes & società, vita quotidiana | 7 Comments »

QUAL È IL POTERE DELLE CLASSI MEDIE?
Tra sottomissione e ribellione

di DOMINIQUE PINSOLLE *

Corteggiate dal potere a Parigi come a Pechino, a Mosca o a Washington, le classi medie dominano al centro di tutte le strategie politiche. In periodi di crisi, oscillano tra solidarietà con le classi popolari e alleanza con l’alta borghesia. Questo gruppo particolare, dalle frontiere incerte, ha visto la sua immagine cambiare radicalmente nell’immaginario sociale, il piccolo proprietario dai ristretti orizzonti ha ceduto il passo al giovane laureato appassionato di Internet. Dall’Unità popolare cilena dell’inizio degli anni ’70 alle mobilitazioni contro Vladimir Putin, dalle lotte anticoloniali alle rivolte arabe, a quali alleanze hanno fatto ricorso le classi medie per proporre progetti progressisti? E cosa comportano le trasformazioni di queste frange intermedie quando favoriscono una rapida ascesa, come in Cina o, al contrario, un declassamento brutale, come in Spagna?

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Bernard Stiegler

Posted: Settembre 2nd, 2012 | Author: | Filed under: anthropos, post-filosofia, Révolution | 8 Comments »

La stupidità intelligente che cattura l’attenzione

di Marco Dotti

Un breve sentiero di lettura a partire dagli ultimi due libri del filosofo Bernard Stiegler. Il sapere codificato in un sistema di macchine che toglie potere agli umani in nome della telecrazia I dispositivi tecnologici sono l’interfaccia sviluppata per mettere in comunicazione la «bestia e il sovrano».

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una recensione sul portale kainòs


Weather Underground (ebook)

Posted: Settembre 1st, 2012 | Author: | Filed under: Révolution | Commenti disabilitati su Weather Underground (ebook)

The Way The Wind Blew
A History Of The Weather Underground
Author: Ron Jacobs

A detailed history of the US left-wing urban guerrilla group the Weather Underground, or Weathermen.

Bombing its way into the headlines of the early 1970s, the Weather Underground was one of the most dramatic symbols of the anger felt by young Americans opposed to the US presence in Vietnam. Mauled in street battles with the Chicago police during the Days of Rage demonstrations, Weather concluded that traditional political protest was insufficient to end the war. They turned instead to underground guerrilla combat.

In this highly readable history, Ron Jacobs captures the hair-raising drama of a campaign which planted bombs in banks, military installations and, twice on successive days, in the US Capitol. He describes the group’s formation of clandestine revolutionary cells, its leaders’ disavowal of monogamous relationships, and their use of LSD to strengthen bonds between members. He recounts the operational failures of the group—three members died when a bomb they were building exploded in Greenwich Village—as well as its victories including a successful jailbreak of Timothy Leary. Never short-changing the fierce debates which underpinned the Weather’s strategy, Jacobs argues that the groups eventual demise resulted as much from the contradictions of its politics as from the increasingly repressive FBI attention.

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Valore e debito

Posted: Settembre 1st, 2012 | Author: | Filed under: comune, crisi sistemica, critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postcapitalismo cognitivo | Commenti disabilitati su Valore e debito

Il numero della bestia collettiva. Sulla sostanza del valore nell’era della crisi del debito

di MATTEO PASQUINELLI

Non si legge Marx per avere una grammatica con cui descrivere a posteriori e dogmaticamente le lotte sociali (come fa la corrente detta ‘Hysterical Materialism’), ma lo si studia per vedere come i rapporti di produzione e il conflitto abbiano dato forma ai suoi concetti dall’interno.

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Intervista ad Agamben

Posted: Settembre 1st, 2012 | Author: | Filed under: au-delà, crisi sistemica, philosophia, post-filosofia, postcapitalismo cognitivo, Révolution | Commenti disabilitati su Intervista ad Agamben

Amo Scicli e Guccione
Peppe Savà intervista Giorgio Agamben

E’ uno dei più grandi filosofi viventi. Amico di Pasolini e di Heidegger, Giorgio Agamben è stato definito dal Times e da Le Monde una delle dieci teste pensanti più importanti al mondo. Per il secondo anno consecutivo ha trascorso un lungo periodo di vacanza a Scicli, concedendo una intervista a Peppe Savà

Il governo Monti invoca la crisi e lo stato di necessità, e sembra essere la sola via di uscita sia dalla catastrofe finanziaria che dalle forme indecenti che il potere aveva assunto in Italia; la chiamata di Monti era la sola via di uscita o potrebbe piuttosto fornire il pretesto per imporre una seria limitazione alle libertà democratiche?

“Crisi” e “economia” non sono oggi usati come concetti, ma come parole d’ordine, che servono a imporre e a far accettare delle misure e delle restrizioni che la gente non ha alcun motivo di accettare. “Crisi” significa oggi soltanto “devi obbedire!”. Credo che sia evidente per tutti che la cosiddetta “crisi” dura ormai da decenni e non è che il modo normale in cui funziona il capitalismo nel nostro tempo. Ed è un funzionamento che non ha nulla di razionale.

Per capire quel che sta succedendo, occorre prendere alla lettera l’idea di Walter Benjamin, secondo la quale il capitalismo è, in verità, una religione e la più feroce, implacabile e irrazionale religione che sia mai esistita, perché non conosce redenzione né tregua. Essa celebra un culto ininterrotto la cui liturgia è il lavoro e il cui oggetto è il denaro. Dio non è morto, è diventato Denaro.

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Marx – Capitolo VI inedito

Posted: Agosto 30th, 2012 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica, Marx oltre Marx, postoperaismo | Commenti disabilitati su Marx – Capitolo VI inedito

Spunti di ‘critica preveggente’ nel Capitolo VI inedito di Marx

di TONI NEGRI

Quando si legge il Capitolo VI Inedito avendo già studiato il Libro I de Il Capitale, si è colpiti dalla potenza teorica e dalla chiarezza dell’esposizione di alcuni concetti che, quasi nel medesimo periodo, Marx costruiva, non altrimenti ma con altra intonazione, nel Libro I appunto. Non è solo su questa potenza teorica che noi vorremmo qui intrattenerci, vorremmo anche mostrare che la rilevanza del Capitolo VI Inedito consiste nel fatto che qui alcuni di quei concetti divengono la sorgente di importanti sviluppi della critica politica marxiana e permettono di cogliere, meglio, di orientare dei dispositivi teorici per una migliore comprensione del capitalismo contemporaneo. Infatti Marx qui sopravanza spesso la sua propria capacità di illustrare i perversi meccanismi dello sfruttamento capitalista e, mentre vede la tendenza svilupparsi, egli sembra collocarsi (teoricamente) nell’a-venire della lotta di classe contro il capitale. (Qui di seguito citiamo da K. Marx Il Capitale: Libro I, capitolo VI inedito. Risultati del processo di produzione immediato, La nuova Italia, Firenze, 1969 – trad. Bruno Maffi; prima ed. tedesca Arkhiv Marska i Engel’sa, tomo II (VII), 1933, pagg. 4 – 229. Vedi poi K. Marx, Lineamenti fondamentali della critica dell’economia politica, 2 vol., trad. Enzo Grillo; La nuova Italia, Firenze, 1968-70; K. Marx, Teorie sul plusvalore, trad. G Giorgetti, Editori Riuniti, Roma, 1971.)

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Giovanni Arrighi

Posted: Agosto 14th, 2012 | Author: | Filed under: crisi sistemica, critica dell'economia politica, Impero di Mezzo | Commenti disabilitati su Giovanni Arrighi

Interview conducted and transcribed by
Kevan Harris
Princeton University

Giovanni Arrighi (1937-2009) spent his life thinking and writing about what he saw on his well-traveled
path: liberation movements in Africa, worker rebellion in Italy, global inequality between North and South, the military and financial limits of US power, and the economic rise of China. In his many articles and books, including an unplanned trilogy on the origins and workings of global capitalism, Arrighi grappled with the complexities of history and the limitations of existing economic and political theories. This rethinking was fully on display in his final book, Adam Smith in Beijing: Lineages of the Twenty-First Century. Although I interviewed Arrighi on May 18, 2008, several months before the financial meltdown in global markets, his prescient statements are relevant for the crises we face today. Arrighi passed away in June 2009. His scholarly and intellectual tradition continues on at the Giovanni Arrighi Center for Global Studies at The Johns Hopkins University.

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Is capitalism a market society?

Posted: Agosto 12th, 2012 | Author: | Filed under: critica dell'economia politica, Révolution | 92 Comments »

German libertarian communist group Wildcat examine if capitalism is really a market society.

It is a common view nowadays that acts of exchange and their logic are at the centre of capitalist society and that many social processes can be explained on the basis of exchange relations. From this viewpoint the current strategies of ‘privatisation’ and ‘neoliberalism’ become more plausible—both for followers and critics of these strategies. This notion has little to do with the reality of global accumulation of capital, but it is socially confirmed in our daily atomisation, which itself is only the flipside of a lack of open struggles and new collective relationships emerging from within them. To the isolated individual, social processes actually appear to be exchange transactions, or more precisely, it rationalises the experience of powerlessness, because the essence of exchange is just the assumption of the independence and autonomy of individualised subjects. By perceiving social relations as acts of exchange—social relations, which are essentially based on organised and institutionalised violence, exploitation and oppression—the idea of ‘freedom’ and ‘autonomy’ of the individual or certain social groups is rescued. For the individual the perception of social relations as being based on exchange is more than mere imagination. It is a very real experience, given that daily reproduction is mediated by markets and acts of exchange. This form of mediation seems to confirm our individual freedom—and in a certain way actually does confirm it (see below: ‘The Political Ambivalence of the Market’).

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